Galliani: "Il Milan ai milanisti. Beh, anche Allegri lo è"
CalcioL'ad del Milan ha ribadito la "regola aurea" della società rossonera: la panchina va ad allenatori milanisti. Poi ha smentito di aver offerto a Ronaldinho una spalmatura del suo attuale ingaggio: "Con Roberto De Assis abbiamo parlato di altre cose"
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Allegri "milanista" - Il Milan ad allenatori milanisti, "questa è una regola aurea". Ci tiene a ribadirlo Adriano Galliani, che nel club degli ex rossoneri inserisce di diritto anche Massimiliano Allegri. "Anche lui è un milanista, perché ha fatto una tournee con noi", spiega l'ad, ricordando quando nel 1994 l'ex tecnico del Cagliari, allora centrocampista, fu ingaggiato per una serie di amichevoli negli Stati Uniti nel Milan allenato da Fabio Capello. Manca poco per conoscere il futuro di Leonardo e della panchina del Milan. "Aspettiamo la fine del campionato e poi verrà presa una decisione", ha spiegato Galliani, osservando che le ultime dichiarazioni di Marco Van Basten sono "la prova provata che noi non abbiamo mai parlato con lui". Se l'olandese e Allegri sono ex rossoneri, Marcello Lippi? "Non è milanista però è un amico", ha sorriso Galliani lasciando la Lega Calcio.
Il contratto di Ronaldinho - A proposito di mercato, l'ad milanista ha ribadito: "Pato non è in vendita e Ronaldinho ha un contratto di un altro anno, per cui non ci sono problemi". Galliani ha confermato di aver incontrato il fratello manager di Ronaldinho: "L'incontro con Roberto De Assis non aveva nulla a che vedere con Ronaldinho. Abbiamo parlato d'altro". Così Adriano Galliani smentisce ridiscussioni del contratto del brasiliano legate ad eventuali 'spalmature' del compenso del brasiliano. "Ronadinho ha ancora un contratto anche per la prossima stagione - ha aggiunto Galliani -. Nessuno gli ha proposto spalmature e per parlare di un eventuale rinnovo ci vedremo a gennaio dell'anno prossimo".
Milan-Juve anticipata - Il vicepresidente del Milan parla anche della decisione di anticipare la sfida con la Juventus a sabato sera. "Io non commento, ci sono gli addetti all'ordine pubblico, il ministero degli interni - spiega -. Hanno deciso così, giocheremo sabato sera. Mi sembra una scelta assolutamente logica visto che si tratta di una gara che non decide nulla. Poi ci sono i cultori della contemporaneità, io non sono tra questi", precisa Galliani rigettando l'idea che "episodi curiosi" nello stile di Lazio-Inter siano dipendenti dalla contemporanietà. "Io non credo - ha detto il vicepresidente rossonero - che se ci sono stati episodi curiosi sono dovuti alla non contemporaneità".
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Allegri "milanista" - Il Milan ad allenatori milanisti, "questa è una regola aurea". Ci tiene a ribadirlo Adriano Galliani, che nel club degli ex rossoneri inserisce di diritto anche Massimiliano Allegri. "Anche lui è un milanista, perché ha fatto una tournee con noi", spiega l'ad, ricordando quando nel 1994 l'ex tecnico del Cagliari, allora centrocampista, fu ingaggiato per una serie di amichevoli negli Stati Uniti nel Milan allenato da Fabio Capello. Manca poco per conoscere il futuro di Leonardo e della panchina del Milan. "Aspettiamo la fine del campionato e poi verrà presa una decisione", ha spiegato Galliani, osservando che le ultime dichiarazioni di Marco Van Basten sono "la prova provata che noi non abbiamo mai parlato con lui". Se l'olandese e Allegri sono ex rossoneri, Marcello Lippi? "Non è milanista però è un amico", ha sorriso Galliani lasciando la Lega Calcio.
Il contratto di Ronaldinho - A proposito di mercato, l'ad milanista ha ribadito: "Pato non è in vendita e Ronaldinho ha un contratto di un altro anno, per cui non ci sono problemi". Galliani ha confermato di aver incontrato il fratello manager di Ronaldinho: "L'incontro con Roberto De Assis non aveva nulla a che vedere con Ronaldinho. Abbiamo parlato d'altro". Così Adriano Galliani smentisce ridiscussioni del contratto del brasiliano legate ad eventuali 'spalmature' del compenso del brasiliano. "Ronadinho ha ancora un contratto anche per la prossima stagione - ha aggiunto Galliani -. Nessuno gli ha proposto spalmature e per parlare di un eventuale rinnovo ci vedremo a gennaio dell'anno prossimo".
Milan-Juve anticipata - Il vicepresidente del Milan parla anche della decisione di anticipare la sfida con la Juventus a sabato sera. "Io non commento, ci sono gli addetti all'ordine pubblico, il ministero degli interni - spiega -. Hanno deciso così, giocheremo sabato sera. Mi sembra una scelta assolutamente logica visto che si tratta di una gara che non decide nulla. Poi ci sono i cultori della contemporaneità, io non sono tra questi", precisa Galliani rigettando l'idea che "episodi curiosi" nello stile di Lazio-Inter siano dipendenti dalla contemporanietà. "Io non credo - ha detto il vicepresidente rossonero - che se ci sono stati episodi curiosi sono dovuti alla non contemporaneità".