Sono arrivate coppe e medaglie per la festa sia a Siena che a Verona. Come due anni fa, le rivali sono loro. Conta poco che il Siena sià già retrocesso e che il Chievo sia appagato. Che brividi. GUARDA IL VIDEO
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Come andrà a finire? Sono trentasette giornate che ce lo chiediamo, le risposte hanno spesso superato le attese. Inter o Roma? Proprio come due anni fa, ma allora non c'era Mourinho, e neppure Ranieri. La differenza si vede, e non solo per le dispute letterarie evocate dalla contrapposizione tra noia romana e nausea esistenziale portoghese.
All'appuntamento finale arrivano due squadre vere, che non si reggono solo sui nervi. Straordinaria la stagione interista con una coppa Italia già vinta e una finale Champions da giocare, straordinaria la rimonta romanista dopo un inizio disastroso. E straordinario è l'amore che circonda Inter e Roma. Il bivacco per i biglietti di Madrid, la spedizione che ha scelto di seguire la Roma dopo la notte della sconfitta con la Samp all'Olimpico sono segnali veri di un amore che resta sconfinato. E i simboli sono proprio loro due, gli allenatori.
E' un fatto insolito, almeno in Italia siamo portati a personalizzare le squadre nelle figure dei loro giocatori più rappresentativi. Ranieri ha battuto Totti, come Mourinho ha stracciato tutti i suoi Ma questo è passato, il presente è una sfida a distanza che non ha nulla di scontato. Conta poco che il Siena sia già retrocesso, oppure che il Chievo sia ormai da settimane salvo e appagato. Conta solo che cosa succederà in campo. Loro due, apparentemente non c'entrano. Ma nel calcio mai fidarsi delle apparenze.
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All'appuntamento finale arrivano due squadre vere, che non si reggono solo sui nervi. Straordinaria la stagione interista con una coppa Italia già vinta e una finale Champions da giocare, straordinaria la rimonta romanista dopo un inizio disastroso. E straordinario è l'amore che circonda Inter e Roma. Il bivacco per i biglietti di Madrid, la spedizione che ha scelto di seguire la Roma dopo la notte della sconfitta con la Samp all'Olimpico sono segnali veri di un amore che resta sconfinato. E i simboli sono proprio loro due, gli allenatori.
E' un fatto insolito, almeno in Italia siamo portati a personalizzare le squadre nelle figure dei loro giocatori più rappresentativi. Ranieri ha battuto Totti, come Mourinho ha stracciato tutti i suoi Ma questo è passato, il presente è una sfida a distanza che non ha nulla di scontato. Conta poco che il Siena sia già retrocesso, oppure che il Chievo sia ormai da settimane salvo e appagato. Conta solo che cosa succederà in campo. Loro due, apparentemente non c'entrano. Ma nel calcio mai fidarsi delle apparenze.