Prandelli e gli stadi del mito: così comincia una vita da ct
CalcioLa "prima" da ct sarà al Craven Cottage di Londra nella notte di San Lorenzo, notte di stelle cadenti e di desideri espressi, e per una volta quelli degli italiani coincideranno: mai più un'Italia come quella vista in Sudafrica. GUARDA IL VIDEO E LE FOTO
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di Veronica Baldaccini
Dice la Bibbia-Times che il Craven Cottage è il decimo stadio più bello al mondo. Per Cesare Prandelli entrerà di certo nella top ten di quelli più importanti della sua vita. Perché nell'antica casa del Fulham, sulla Stevenage Road, sarà per la prima volta il commissario tecnico della nazionale italiana, contro un avversario ancora da stabilire tra Costa d'Avorio, Egitto e Uruguay. Accadrà la notte di San Lorenzo, notte di stelle cadenti e di desideri espressi, e per una volta quelli degli italiani coincideranno: mai più un'Italia come quella vista in Sudafrica. Di sicuro sarà meno bianconera di quella portata in Sudafrica e non è un male, visto che proprio dal Craven Cottage, in questa stagione, arrivarono le prime avvisaglie di come sarebbe finita: Fulham-Juve 4-1.
Ma l'Inghilterra è comunque il blocco di partenza giusto per Prandelli, visto che sempre oltre Manica ha conquistato la vittoria internazionale più prestigiosa della sua carriera. Ecco perché nella classifica dei suoi stadi del cuore c'è sicuramente l'Anfield Road.
Non camminerà solo neppure lui: dal primo luglio avrà una nazionale e una nazione al seguito, e un altro stadio entrerà nel suo cuore. L'Olimpico, dove avrebbe potuto camminare da allenatore della Roma e invece sarà presentato da allenatore dell'Italia. Nessuno stadio però è come l'Artemio Franchi per Prandelli, e all'orizzonte ce n'è solo uno che possa scalzarlo. E' il Maracanà: ignorato dalla Bibbia-Times, ma che per i tifosi di tutto il mondo è un po' come la capanna di Betlemme: la culla sacra del calcio.
di Veronica Baldaccini
Dice la Bibbia-Times che il Craven Cottage è il decimo stadio più bello al mondo. Per Cesare Prandelli entrerà di certo nella top ten di quelli più importanti della sua vita. Perché nell'antica casa del Fulham, sulla Stevenage Road, sarà per la prima volta il commissario tecnico della nazionale italiana, contro un avversario ancora da stabilire tra Costa d'Avorio, Egitto e Uruguay. Accadrà la notte di San Lorenzo, notte di stelle cadenti e di desideri espressi, e per una volta quelli degli italiani coincideranno: mai più un'Italia come quella vista in Sudafrica. Di sicuro sarà meno bianconera di quella portata in Sudafrica e non è un male, visto che proprio dal Craven Cottage, in questa stagione, arrivarono le prime avvisaglie di come sarebbe finita: Fulham-Juve 4-1.
Ma l'Inghilterra è comunque il blocco di partenza giusto per Prandelli, visto che sempre oltre Manica ha conquistato la vittoria internazionale più prestigiosa della sua carriera. Ecco perché nella classifica dei suoi stadi del cuore c'è sicuramente l'Anfield Road.
Non camminerà solo neppure lui: dal primo luglio avrà una nazionale e una nazione al seguito, e un altro stadio entrerà nel suo cuore. L'Olimpico, dove avrebbe potuto camminare da allenatore della Roma e invece sarà presentato da allenatore dell'Italia. Nessuno stadio però è come l'Artemio Franchi per Prandelli, e all'orizzonte ce n'è solo uno che possa scalzarlo. E' il Maracanà: ignorato dalla Bibbia-Times, ma che per i tifosi di tutto il mondo è un po' come la capanna di Betlemme: la culla sacra del calcio.