Tifosi e violenza, il questore: "Prima faccio e poi parlo"
CalcioFrancesco Tagliente non parla di tessera del tifoso e mantiene un cauto low profile: "Siamo impegnati a garantire ai tifosi il diritto di andare in sicurezza allo stadio". Intanto multa di 20.000 euro alla Roma per il comportamento dei propri ultrà
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Inutile insistere, il neo questore di Roma Francesco Tagliente non parla di calcio e soprattutto non parla dell'ormai famoso 'modello Firenze' che, nel periodo in cui Tagliente era questore, ha consentito agli sportivi di godersi la partita e alla città di vivere tranquillamente le domeniche di campionato. Tagliente è l'uomo del "prima faccio e poi parlo": e intanto la struttura lavora per "garantire i diritti dei tifosi a godersi lo spettacolo e agire contro quelli che non rispettano le regole". Come a Pescara, nel dopo-amichevole con la Roma che ha portato a 14 Daspo. O come domenica, trecento tifosi romanisti diretti a Milano per la partita Inter-Roma per la Supercoppa italiana identificati, e alcuni già denunciati: risultato, Digos al lavoro. La tecnica del 'sottotraccia' piace a Tagliente che non parla di tessera del tifoso né della realtà romano/laziale che Tagliente sta studiando con approccio scientifico e tantomeno del calendario di Campionato. Non esclude il ricorso all'intelligence, ovviamente, ma mantiene sempre un cauto low profile: "siamo impegnati - ribadisce - a garantire ai tifosi il diritto di andare in sicurezza allo stadio".
Intanto il giudice sportivo, Gianpaolo Tosel, ha inflitto un'ammenda di 20.000 euro alla Roma per il comportamento dei propri tifosi durante la sfida di Supercoppa di sabato scorso in casa dell'Inter. La società giallorossa è stata punita per "avere suoi sostenitori: 1) al 20’ del primo ed al 19’ del secondo tempo, lanciato numerose bottiglie in plastica nel settore occupato dalla tifoseria avversaria; 2) al 26’ del secondo tempo, lanciato sul terreno di giuoco alcune bottiglie e alcuni bengala e fumogeni, determinando, per il venir meno delle condizioni di visibilità, l'interruzione della gara per circa quattro minuti; 3) al 19’ del secondo tempo, lanciato nel settore avversario un petardo ad alto potenziale". Nel comunicato della Lega, il giudice sportivo precisa che "l'entità della sanzione" è stata attenuata per "avere la società concretamente operato con le forze dell'ordine a fini preventivi e di vigilanza".
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