Mezzo Destro, mezzo sinistro: Genova in testa per 7 minuti

Calcio
Destro e Pozzi fanno sognare Genoa e Samp: primo posto per qualche minuto della seconda giornata di A (foto Ansa)
L'attaccante del Genoa Mattia Destro esulta dopo il gol durante la partita di Serie A Genoa-Chievo allo stadio Luigi Ferraris di Genova, 11 settembre 2010. ANSA/LUCA ZENNARO

I sostituti di Toni e Pazzini fanno sognare rossoblù e blucerchiati per un tempo. La vetta della classifica condivisa poi, crollata una, cade anche l'altra. E ad approfittare è il piccolo Chievo

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di VANNI SPINELLA

Sono quasi finiti i primi tempi quando la classifica di Serie A incorona Genova regina del calcio italiano. Alle 15.36 di domenica 12 settembre, Genoa e Sampdoria si ritrovano lì, davanti a tutte, a punteggio pieno. Guardano le “grandi” dall’alto in basso. Non dall’altissimo, perché 6 punti non sono ancora niente. Ma pensando che Inter e Milan, insieme, ne hanno collezionati 7, un sorriso scappa anche al più malinconico dei genovesi.

Cugine a braccetto, ma per poco. Il primo squillo è del Genoa: dopo 6' Mattia Destro, classe '91 all'esordio in Serie A, porta in vantaggio i rossoblu sul Chievo.

Doveva essere in panchina a imparare come si segna guardando Luca Toni, ed invece è in campo a mostrare che ha già appreso a sufficienza nel corso dello "stage" all'Inter, durato dai Giovanissimi alla Primavera.

I tifosi genoani si stropicciano gli occhi: vedono la maglia numero 22 esultare sotto la gradinata e per un attimo rivedono Milito, o Borriello.

Mezzo Destro, mezzo sinistro: è il tiro mancino che la Samp gioca all'ex Del Neri al 36°, quando Pozzi porta in vantaggio i blucerchiati sulla Juventus, facendo felice anche l’altra metà di Genova.

Doveva essere in panchina ad ammirare Pazzini, ed invece è in campo a mostrare che intendersi con Cassano non è poi così difficile. Anche i tifosi sampdoriani stentano a crederci: quello che esulta come Bebeto non è il Pazzo, che di solito si porta le dita agli occhi: è il Pozzi.

Alle 15.36 la Genova rossoblucerchiata è in testa alla classifica. Durerà poco, appena 7', ma è stato bello lo stesso. Al 43° Marchisio ne ha abbastanza di vedere la Juventus all’ultimo posto in classifica, a quota 0, e pareggia: Juve-Samp 1-1, il Genoa torna da solo al comando.

I tifosi rossoblu esultano, non gradivano il primato in condivisione. E la loro ingordigia viene punita: al 45° Moscardelli trova il pareggio per il Chievo, che poi andrà addirittura a vincere, prendendosi la testa della classifica in solitaria. Un altro tiro mancino, stavolta in tutti i sensi, rende pan per fügassa alla Genova calcistica.

E così, tra le due litiganti, il Chievo gode.

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