Sciopero Serie A: "Posticiparlo? Decideranno i calciatori"
CalcioIl presidente della Lega di Serie A Beretta: "Credo che sarebbe sensato anche solo posticipare questo sciopero". L'Aic: "Accordo impensabile". Campana: "C'è disponibilità su due punti, ma le trattative continuano". Martedì nuovo incontro
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Lo sciopero dei calciatori il 25 settembre
Campana - "Abbiamo fatto passi avanti ma non esagerati. Continuano le trattative, abbiamo approfondito la questione ma abbiamo rimandato la discussione a martedi"'. Sono le parole di Sergio Campana, presidente dell'Associazione italiana calciatori (Aic), dopo la nuova giornata di colloqui sulla Lega per cercare l'intesa sull'accordo collettivo. Il sindacato di categoria ha proclamato uno sciopero per il 25 e il 26 settembre. È azzardato parlare di sciopero scongiurato? "In questo momento è ancora presto, riferiremo ai giocatori sull'incontro di oggi e martedì torneremo a discutere", dice Campana lasciando la sede della Figc. "Su due punti c'é disponibilità: uno riguarda la flessibilità della retribuzione e l'altro è relativo ai collegi arbitrali e all'individuazione di una sede neutra", afferma Campana. Secondo il presidente dell'Aic, le distanze rimangono notevoli quando si parla di esclusione dei giocatori dalla rosa e di obbligo del trasferimento in caso di passaggio ad un club di pari livello. "Su questi due punti non c'è assolutamente consenso da parte nostra. I giocatori non devono essere emarginati e il trasferimento non regge dal punto di vista giuridico. Ora dobbiamo dare comunicazione ai calciatori entro lunedi' e martedi' torneremo a discutere", dice Campana.
Beretta - "I tempi molto stretti della trattativa sul rinnovo dell'accordo collettivo dei calciatori sono determinati dall'avvicinarsi dello sciopero proclamato dall'Assocalciatori per il 25 e 26 settembre. Credo che sarebbe sensato anche solo posticipare questo sciopero per avere tempi più dilatati".
Così il presidente della Lega di Serie A, Maurizio Beretta, all'ingresso in Federcalcio, dove oggi tornano ad incontrarsi le parti per raggiungere un accordo sul contratto collettivo scaduto lo scorso giugno. Beretta - accompagnato in Figc dal presidente della Lazio, Claudio Lotito, e dall'avvocato della Juventus, Michele Briamonte, - ha poi sottolineato che la Lega "vuole un nuovo contratto più moderno, che consenta la sostenibilità economica del calcio italiano e che sia nell'interesse di tutto il settore". "Percentuali di trovare oggi stesso l'accordo o di scongiurare lo sciopero? Questo esercizio è meglio non farlo perché spesso fa collezionare brutte figure" ha concluso il numero uno di via Rosellini.
Grosso - "E' impensabile che in tre giorni si trovi un accordo sul rinnovo del contratto collettivo, poiché le pesanti richieste della Lega di Serie A sono sul tavolo della trattativa solo da pochi giorni". Così anche il vicepresidente dell'Assocalciatori, Leonardo Grosso, ha escluso che arrivi già oggi la fumata bianca tra le parti sul nuovo contratto che scongiuri lo sciopero proclamato per la quinta giornata di campionato. "Per l'accordo serve tempo - le parole di Grosso all'ingresso della Federcalcio - Lo sciopero è stato proclamato perché la Lega ha volutamente portato una situazione di deregulation. La nostra proposta è sempre la stessa, ovvero prorogare il vecchio contratto fino a dicembre per non rischiare di giungere a soluzioni frettolose. Ci sarebbe così il tempo di trovare un accordo nei prossimi mesi prima della finestra di mercato invernale". Insomma, l'ipotesi che porterà sul tavolo l'Aic è quella di allungare i tempi della trattativa in cambio di una possibile revoca dello sciopero.
"Credo sia un discorso di buonsenso - ha concluso Grosso, accompagnato dal legale dall'Aic, Umberto Calcagno - e ribadisco che l'Alta Corte di Giustizia presso il Coni ha scritto nel suo parere che il commissario ad acta debba intervenire solo come extrema ratio, non che debba intervenire dopo solo tre giorni di trattative".
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Lo sciopero dei calciatori il 25 settembre
Campana - "Abbiamo fatto passi avanti ma non esagerati. Continuano le trattative, abbiamo approfondito la questione ma abbiamo rimandato la discussione a martedi"'. Sono le parole di Sergio Campana, presidente dell'Associazione italiana calciatori (Aic), dopo la nuova giornata di colloqui sulla Lega per cercare l'intesa sull'accordo collettivo. Il sindacato di categoria ha proclamato uno sciopero per il 25 e il 26 settembre. È azzardato parlare di sciopero scongiurato? "In questo momento è ancora presto, riferiremo ai giocatori sull'incontro di oggi e martedì torneremo a discutere", dice Campana lasciando la sede della Figc. "Su due punti c'é disponibilità: uno riguarda la flessibilità della retribuzione e l'altro è relativo ai collegi arbitrali e all'individuazione di una sede neutra", afferma Campana. Secondo il presidente dell'Aic, le distanze rimangono notevoli quando si parla di esclusione dei giocatori dalla rosa e di obbligo del trasferimento in caso di passaggio ad un club di pari livello. "Su questi due punti non c'è assolutamente consenso da parte nostra. I giocatori non devono essere emarginati e il trasferimento non regge dal punto di vista giuridico. Ora dobbiamo dare comunicazione ai calciatori entro lunedi' e martedi' torneremo a discutere", dice Campana.
Beretta - "I tempi molto stretti della trattativa sul rinnovo dell'accordo collettivo dei calciatori sono determinati dall'avvicinarsi dello sciopero proclamato dall'Assocalciatori per il 25 e 26 settembre. Credo che sarebbe sensato anche solo posticipare questo sciopero per avere tempi più dilatati".
Così il presidente della Lega di Serie A, Maurizio Beretta, all'ingresso in Federcalcio, dove oggi tornano ad incontrarsi le parti per raggiungere un accordo sul contratto collettivo scaduto lo scorso giugno. Beretta - accompagnato in Figc dal presidente della Lazio, Claudio Lotito, e dall'avvocato della Juventus, Michele Briamonte, - ha poi sottolineato che la Lega "vuole un nuovo contratto più moderno, che consenta la sostenibilità economica del calcio italiano e che sia nell'interesse di tutto il settore". "Percentuali di trovare oggi stesso l'accordo o di scongiurare lo sciopero? Questo esercizio è meglio non farlo perché spesso fa collezionare brutte figure" ha concluso il numero uno di via Rosellini.
Grosso - "E' impensabile che in tre giorni si trovi un accordo sul rinnovo del contratto collettivo, poiché le pesanti richieste della Lega di Serie A sono sul tavolo della trattativa solo da pochi giorni". Così anche il vicepresidente dell'Assocalciatori, Leonardo Grosso, ha escluso che arrivi già oggi la fumata bianca tra le parti sul nuovo contratto che scongiuri lo sciopero proclamato per la quinta giornata di campionato. "Per l'accordo serve tempo - le parole di Grosso all'ingresso della Federcalcio - Lo sciopero è stato proclamato perché la Lega ha volutamente portato una situazione di deregulation. La nostra proposta è sempre la stessa, ovvero prorogare il vecchio contratto fino a dicembre per non rischiare di giungere a soluzioni frettolose. Ci sarebbe così il tempo di trovare un accordo nei prossimi mesi prima della finestra di mercato invernale". Insomma, l'ipotesi che porterà sul tavolo l'Aic è quella di allungare i tempi della trattativa in cambio di una possibile revoca dello sciopero.
"Credo sia un discorso di buonsenso - ha concluso Grosso, accompagnato dal legale dall'Aic, Umberto Calcagno - e ribadisco che l'Alta Corte di Giustizia presso il Coni ha scritto nel suo parere che il commissario ad acta debba intervenire solo come extrema ratio, non che debba intervenire dopo solo tre giorni di trattative".