Milan, Leonardo: ''Io e Berlusconi? Incompatibili''

Calcio
Leonardo ai tempi del Milan. Una breve avventura con pochissime soddisfazioni
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Il brasiliano, ex allenatore dei rossoneri, torna a commentare il suo addio al club: ''Me ne sono andato per ragioni di incompatibilità di carattere e di stile. Sono tutte cose che ho detto anche a lui...''

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Barbara Berlusconi confessa: io nel Milan, può essere

Leonardo, ex allenatore del Milan, torna a commentare il suo addio al club rossonero in una lunga intervista pubblicata oggi da "La Gazzetta dello Sport". L'ex giocatore e tecnico brasiliano del Milan ha tenuto a precisare i motivi del suo divorzio. "Non è stato Berlusconi a cacciarmi perché giocavo male? Non me ne sarei mai andato dopo 13 anni per ragioni tattiche. Anche perché il Milan oggi gioca come prima. Sono io che ho deciso di andarmene, io ho rinunciato ad un anno di contratto per lasciarci nel migliore dei modi. Me ne sono andato per ragioni di incompatibilità di carattere e di stile. Sono tutte cose che ho detto anche a lui. A Narciso tutto quello che non è specchio non piace. Berlusconi è stato duro contro di me? Non so perché parli tanto di me. Dentro di lui deve esserci qualcosa che non è a posto. Allegri non ha un compito facile. Deve augurarsi che stiano tutti bene. Io spero che gli lascino tempo e spazio. Altrimenti tra un anno dovrà arrivare un altro. Non è da Milan cambiare un allenatore all'anno".

Tra i vari argomenti, il pensiero di Leonardo si sposta poi su chi vincerà lo scudetto ("L'Inter è ancora la favorita ma quest'anno vedo molto più equilibrio"), su Massimo Moratti ("Se mi chiamasse? In nessu'altra lingua esiste un concetto nitido come il vostro mai dire mai..."), su Mourinho ("Un esempio di lavoro. Non vince per caso") e sull'Italia di Cassano e Balotelli ("Mi
piacciono i giocatori così, non è facile essere Balotelli nella nostra società. Allenarlo ed aiutarlo a crescere sarebbe una bella sfida").