Iachini smorza le polemiche: "Abbiamo compiuto un'impresa"

Calcio
beppe_iachini_brescia_getty

L'allenatore delle Rondinelle non accetta che il merito del successo sulla Roma sia da attribuire soltanto agli errori arbitrali: "Vittoria di cuore, ma anche di organizzazione. Sono felicissimo che alla gente sia tornata la voglia di vederci allo stadio"

Commenta nel forum del Brescia

La moviola con gli episodi incriminati

Corioni: "A parti invertite l'arbitro avrebbe preso sette"

Il Brescia chiude la porta. La sbatte in faccia alle polemiche, ma, allo stesso tempo, smorza l'entusiasmo in classifica. Nove punti in classifica: è un Brescia da Champions League. Il "titolo", però, non piace nel quartier delle Rondinelle dove  ambizioni e prospettive, rispetto all'obiettivo salvezza, non sono cambiate di una virgola. Il mantra è sempre lo stesso: testa bassa e pedalare. Lo va ripetendo l'allenatore, Beppe Iachini, e gli fanno eco ad uno ad uno tutti i giocatori.

Piuttosto che sulla posizione di classifica, al Brescia piacerebbe che l'attenzione fosse posta sulla prestazione effettuata dalla squadra contro la Roma: un aspetto passato  oscurato dalle feroci proteste giallorosse per la direzione arbitrale di Carmine Russo. Della questione ha trattato direttamente il presidente Gino Corioni il quale, a margine dell'assemblea di Lega, ha detto che: "A parti invertite, se a subire i torti fosse stato il Brescia e non la Roma, posto che torti abbia subito, l'arbitro avrebbe preso 7 in pagella". Non ha invece voluto tornare sul codazzo polemico al match di ieri Iachini che stamattina, alla ripresa del lavoro della sua squadra, ha spostato l'attenzione : "Un po' - ha commentato - mi disturba il fatto che le recriminazioni della Roma abbiano impedito che si parlasse della nostra prestazione che è stata di un certo tipo. Mi spiacerebbe se la nostra partita non venisse presa in considerazione".

L'allenatore si coccola il suo gruppo: "Al quale non manca niente e non ci sono nè titolari nè riserve: gioca chi è in forma" e spiega che nessuno culla nuovi sogni: "Nel nostro spogliatoio si parla solo di lavoro. Ci alleniamo molto intensamente per fare un calcio sì aggressivo, ma fatto anche di  gioco. Per questo non voglio che si parli solo di vittorie del cuore quando si parla dei nostri successi. Si deve parlare anche di organizzazione". Se Iachini si gode con il consueto equilibrio il momento della sua squadra, si lascia andare quando si tratta di commentare il ritrovato feeling tra piazza e squadra: "Sono contentissimo di vedere gente che ha ritrovato gusto di venire allo stadio... Voglio andare a vedere le immagini delle tribune dell'anno scorso e confrontarle con quelle di quest'anno: c'è una grande differenza. Per me è un piacere perchè questo era uno degli obiettivi che mi sono posto".

Facce sorridenti tra i giocatori. Con Eder che se la sente però di spendere qualche parola per il suo connazionale Julio Sergio, uscito malconcio dalla partita di ieri sera: "Mi ha fatto male - dice - vederlo in lacrime. Essendo brasiliano come lui mi ha colpito particolarmente. Ma come me erano dispiaciuti anche tutti i miei compagni". Sul momento della squadra, così il leader del gruppo, Ciccio Bega: "Sono rimasto a Brescia rinunciando a due grandi offerte economiche, perchè per me più dei soldi contano altri valori. Quelli che qui ho trovato in un gruppo che questi valori li mette in campo. Siamo felici, ma noi la pensiamo tutti come Iachini: non abbiamo fatto niente di niente. Nella testa c'è già il Bari".