Allegri: "Il Milan lotterà fino in fondo per lo Scudetto"

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Massimiliano Allegri conta su Zlatan Ibrahimovic e gli altri attaccanti che ha a disposizione per rilanciare il Milan in campionato
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Il tecnico toscano alla vigilia della sfida tra i rossoneri e il Genoa carica i suoi: mercoledì la squadra mi è piaciuta. Ha dato segno di concretezza e compattezza. Bisogna migliorare lo sviluppo offensivo. Col potenziale che abbiamo dobbiamo fare meglio

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"Il Milan gioca male? Barzellette. Sono straconvinto che fino alla fine lotteremo per vincere il campionato. Dobbiamo credere in quello che facciamo". Massimiliano Allegri scommette ad occhi chiusi sul suo Milan. I rossoneri, reduci dal pareggio sul campo della Lazio, hanno ottenuto solo 5 punti nelle prime 4 giornate di campionato. Alla vigilia dell'impegno casalingo contro il Genoa, il gap dall'Inter capolista è già evidente. "In questo momento si pensa ai 5 punti di ritardo dall'Inter. Ma noi siamo in costruzione", dice Allegri.

"E' fuori Pato, un giocatore fondamentale per noi. Fino al 30 agosto, poi, non ho potuto avere tutti i giocatori a disposizione. Se vogliamo raccontare le barzellette... raccontiamole. Si dice che il Milan gioca male, ma mi sarebbe piaciuto sapere cosa sarebbe successo se mercoledì avessimo vinto, come era anche giusto", dice ripensando alla gara infrasettimanale. "Io sono straconvinto che questa squadra alla fine si ritroverà a lottare per vincere il campionato. Si dice che il Milan è lento e vecchio, è difficile togliersi di dosso etichette che altri vogliono attaccare a tutti i costi. Se facciamo uno sforzo, riusciamo a toglierci questa etichetta e a lottare per  traguardi importanti. Quando sembra tutto da buttare, bisogna ripartire dalla semplicità e dalla concretezza", aggiunge. "Il campionato - osserva il tecnico - non è la Champions: se non c'è equilibrio, non si riesce a vincere con continuità. In questo momento, la classifica rispecchia il rendimento della squadra. Contro la Lazio abbiamo avuto equilibrio, c'è tempo per costruire".

"Sarebbe stato più semplice se avessi avuto a disposizione tutti dal 20 luglio e se non ci fosse stata la sosta per  la Nazionale - dice dopo la prima fase della sua avventura -. Avremmo potuto lavorare di più sul campo, ma sono sereno. C'è la consapevolezza di allenare una grande squadra e di poter vincere qualcosa di importante. Quando non arriva un risultato, si può pensare che si faccia tutto nel modo sbagliato. E' in questo momenti che bisogna valutare le cose in maniera approfondita".

Domani, il Milan potrebbe cambiare parzialmente volto rispetto alle ultime esibizioni. "Può darsi che uno tra Seedorf e Pirlo abbia un turno di riposo. Gattuso è fresco, ha fatto una grande partita con la Lazio. Flamini sta ritrovando la condizione e ha bisogno di giocare. Recuperiamo Antonini, che ha riposato mercoledì. In generale, la squadra sta bene fisicamente. Abbiamo giocato finora solo 10 partite, non penso ci sia stanchezza fisica. Semmai, certe partite  possono portare via energie mentali", dice Allegri, che non si  sbilancia sull'assetto offensivo.

"Sono convinto che nel calcio d'oggi siano determinanti i cambi in corso. Metteri Inzaghi, Ibrahimovic e Robinho se fossi sicuro di  essere 3-0 dopo mezz'ora. Al 70' potrei avere bisogno di 2 cambi fondamentali e rischierei di non averli a disposizione". Una battuta sul rapporto con il patron Silvio Berlusconi: "Abbiamo parlato prima della partita con il Catania. Lui è molto impegnato con il governo, ma segue sempre il Milan con attenzione".