Aquilani: "La Juve non è da scudetto. Roma? Non ho tradito"
CalcioIl centrocampista bianconero analizza il momento della Signora che dopo un avvio tra alti e bassi sembra aver trovato maggiore continuità: "Stiamo migliorando pian piano". Sul passaggio alla Juve: "E' stata una chance e non ho tradito i miei ex tifosi"
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"La squadra sta crescendo piano piano, la stessa cosa vale per me e sono contento. Come ho detto quando sono arrivato la Juve è una squadra che ha cambiato tanto e ci vuole tempo, ma piano piano i piccoli passi avanti si vedono". Il centrocampista Alberto Aquilani fa un'analisi sulla Juve che ha trovato dopo la sua esperienza inglese al Liverpool. "Prime settimane in panchina? Non mi faceva piacere ovviamente, ma il tecnico ha fatto le sue scelte". La partita contro l'Inter è stata l'occasione per rivedere il suo vecchio allenatore al Liverpool Rafa Benitez: "Mi ha fatto un buon effetto, ho avuto un buon rapporto nonostante un anno difficile per entrambi, abbiamo parlato un po' del Liverpool e poi abbiamo pensato alla nostra gara. Comunque vada il club inglese sarà un passaggio fondamentale della mia carriera. Non so se il passaggio societario può aiutare la Juve o il Liverpool a riprendermi".
Tornando a parlare della Juve Aquilani si sofferma sulla concorrenza: "Quando mi hanno chiamato mi hanno detto che avevano bisogno di un giocatore con le mie caratteristiche, la Juve ha grandissimi centrocampisti, tornare in Italia in prestito non era una scelta facile perché la concorrenza è tanta". Aquilani non vuole sentirsi chiamare traditore dai suoi ex tifosi della Roma: "Mi sono arrivati tanti messaggi quando sono tornato - racconta - ma colgo l'occasione per chiarire: si parla di tradimenti, di parole non vere messe sulla mia bocca. La verità è una ovvero ero un giocatore della Roma, sapevano che stavo bene lì, sono stato venduto a una cifra importante, sono andato via a malincuore e dopo un anno la Juve mi ha dato l'opportunità di tornare in italia, ho colpo l'occasione ma la Roma ormai rappresenta il passato".
Il 14 novembre Juve-Roma? "E' ovvio che ci penso - risponde Aquilani - magari per me sarà una partita diversa ma non mi pregiudica niente. Adesso sono della Juve, devo fare bene con la maglia bianconera, per la società che mi paga. Lazio in testa? E' ancora presto, stanno facendo un grande campionato, ma è presto. Juve può competere per lo scudetto? Penso che non sia giusto parlare di questo, pensiamo a fare bene partita dopo partita per poi tirare le somme. Secondo me ancora siamo un passo dietro. La Nazionale? Diventerà un obiettivo nel momento in cui riuscirò a giocare con continuità con la Juve"
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"La squadra sta crescendo piano piano, la stessa cosa vale per me e sono contento. Come ho detto quando sono arrivato la Juve è una squadra che ha cambiato tanto e ci vuole tempo, ma piano piano i piccoli passi avanti si vedono". Il centrocampista Alberto Aquilani fa un'analisi sulla Juve che ha trovato dopo la sua esperienza inglese al Liverpool. "Prime settimane in panchina? Non mi faceva piacere ovviamente, ma il tecnico ha fatto le sue scelte". La partita contro l'Inter è stata l'occasione per rivedere il suo vecchio allenatore al Liverpool Rafa Benitez: "Mi ha fatto un buon effetto, ho avuto un buon rapporto nonostante un anno difficile per entrambi, abbiamo parlato un po' del Liverpool e poi abbiamo pensato alla nostra gara. Comunque vada il club inglese sarà un passaggio fondamentale della mia carriera. Non so se il passaggio societario può aiutare la Juve o il Liverpool a riprendermi".
Tornando a parlare della Juve Aquilani si sofferma sulla concorrenza: "Quando mi hanno chiamato mi hanno detto che avevano bisogno di un giocatore con le mie caratteristiche, la Juve ha grandissimi centrocampisti, tornare in Italia in prestito non era una scelta facile perché la concorrenza è tanta". Aquilani non vuole sentirsi chiamare traditore dai suoi ex tifosi della Roma: "Mi sono arrivati tanti messaggi quando sono tornato - racconta - ma colgo l'occasione per chiarire: si parla di tradimenti, di parole non vere messe sulla mia bocca. La verità è una ovvero ero un giocatore della Roma, sapevano che stavo bene lì, sono stato venduto a una cifra importante, sono andato via a malincuore e dopo un anno la Juve mi ha dato l'opportunità di tornare in italia, ho colpo l'occasione ma la Roma ormai rappresenta il passato".
Il 14 novembre Juve-Roma? "E' ovvio che ci penso - risponde Aquilani - magari per me sarà una partita diversa ma non mi pregiudica niente. Adesso sono della Juve, devo fare bene con la maglia bianconera, per la società che mi paga. Lazio in testa? E' ancora presto, stanno facendo un grande campionato, ma è presto. Juve può competere per lo scudetto? Penso che non sia giusto parlare di questo, pensiamo a fare bene partita dopo partita per poi tirare le somme. Secondo me ancora siamo un passo dietro. La Nazionale? Diventerà un obiettivo nel momento in cui riuscirò a giocare con continuità con la Juve"