Maroni: tragedia sfiorata. Blatter: imparate dagli inglesi

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Mentre Platini ribadisce la tolleranza zero per i tifosi violenti, il Ministro dell'Interno risponde alle critiche sulla gestione degli scontri di Genova. Blatter attacca: in Inghilterra non sarebbe accaduto. Telefonata tra Tadic e Berlusconi FOTO E VIDEO

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Maroni - A Genova abbiamo evitato una strage come quella di Heysel (maggio 1985 dove persero la vita 39 persone) e dalle autorità serbe non è arrivato nessun allarme. Il ministro dell'Interno Roberto Maroni lo afferma in un'intervista alla Gazzeta dello Sport replicando così alle polemiche scaturite dopo gli incidenti scatenati a Genova dagli ultrà serbi. "Il fax delle autorità serbe - afferma Maroni - era arrivato negli uffici della Polizia Italiana, ma era una comunicazione burocratica di routine e non conteneva alcun allarme sull'arrivo di ultrà violenti. Si parlava semplicemente del numero dei tifosi che sarebbero arrivati, circa 200".

Il responsabile del Viminale si dice colpito, ma soddisfatto del comportamento delle forze dell'ordine: "Lo voglio dire chiaro, il lavoro della Polizia Italiana prima, sottolineo prima, durante e dopo la partita, ha evitato una strage, un Heysel 2, tanto per intenderci. Si parla di quello che è successo, parliamo anche di quello che non è successo: non ci sono stati feriti gravi, non ci sono stati morti".

Maroni chiede anche all'Uefa un "esame di coscienza": "Se fosse stato vigente il sistema italiano, Daspo più tessera del tifoso, non ci sarebbero stati i fatti di Genova. Scriverò una lettera a Platini, in cui chiederò all'Uefa di adottare il sistema italiano". Frasi che suonano anche come una risposta alle critiche del massimo dirigente del calcio europeo alla tessera del tifoso. Quanto alle parole del suo collega serbo, "a Belgrado non sarebbe successo", Maroni parla di "una critica ingenerosa" e ricorda i recenti e violenti incidenti nella capitale serba con l'attacco al Gay Pride: "Francamente mi sembra che proprio loro non possano dare lezioni. E i serbi avrebbero potuto fare una cosa semplicissima con gli ultrà: vietare loro di uscire dalla Serbia". Maroni spiega poi che non c'è stata nessuna complicità fra ultrà serbi e gruppi italiani. Anzi, i tifosi di Samp e Genoa hanno collaborato con le forze dell'ordine e questa è una nota positiva nella brutta serata di Genova".

Blatter - Indiretto il consiglio inviato a Maroni e più in generale all'Italia da parte del presidente della Fifa Joseph Blatter: "Se l'Italia avesse seguito l'esempio del calcio inglese nella lotta agli hooligan, si sarebbero potuti evitare gli scontri accaduti ieri sera a Genova, in occasione di Italia-Serbia".

Blatter, ricordando le misure prese negli anni Ottanta per combattere il fenomeno della violenza in occasione delle partite di calcio, ha affermato che l'Inghilterra ha mostrato al mondo come debellarlo ed ha espresso l'auspicio che anche gli altri paesi costruiscano stadi moderni e sicuri, come ha fatto questo paese negli ultimi 20 anni. "Se fosse stato così a Genova - ha detto - non avremmo avuto i disordini che invece ci sono stati. Questa è un grande eredità che avete lasciato al mondo".

Telefonata Tadic-Berlusconi - Nella tarda serata di mercoledì il presidente serbo Boris Tadic ha telefonato al presidente del consiglio Silvio Berlusconi, dicendosi dispiaciuto per i fatti di Genova. I due leader si sono trovati d'accordo nell'attribuire le violenze ad un gruppo di estremisti: i rapporti tra Italia e Serbia rimangono amichevoli.


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