La Juve secondo Delneri: "Abbiamo sette vite"
CalcioIl tecnico bianconero si gode il colpaccio in casa del Milan e racconta così l'altalenante inizio di stagione della sua squadra: "Abbiamo fiducia e voglia di lavorare. Ci saranno momenti non semplici, ma c'è l'atteggiamento giusto"
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Mancavano Krasic e Iaquinta, Amauri era acciaccato in panchina, nel riscaldamento si è fatto male Chiellini e durante la gara hanno dovuto alzare bandiera bianca De Ceglie e Martinez. Ma la Juventus vista a San Siro è capace di andare oltre tutto. Gigi Delneri non poteva chiedere di più ai suoi, che contro il Milan hanno dimostrato di potersela giocare con tutti. "Ho avuto la risposta di un gruppo che lavora - le prime parole del tecnico friulano - chi sta fuori, si impegna sempre e i risultati si vedono sul campo. Sono molto soddisfatto della prestazione dei mie giocatori, come ho sempre detto la Juve non deve dipendere da un giocatore ma dalla Juve".
Un successo non facile: "la squadra a tratti ha giocato bene, a tratti ha sofferto ma ha lottato su ogni pallone e questo è fondamentale per fare bene in campionato. Siamo una squadra che soffre l'avversario, come è giusto che sia, ma che sa controbattere, che sa sacrificarsi, oggi Quagliarella e Del Piero, oltre ai gol, si sono sacrificati su Pirlo. L'atteggiamento è stato fantastico, ma non dobbiamo cullarci: andiamo avanti domenica dopo domenica ma ci stiamo riconquistando un posto importante".
E' stata proprio questa voglia di lottare che ha entusiasmato Del Neri: "Questa Juventus ha dimostrato di avere sette vite - sottolinea ancora - abbiamo fiducia, voglia di lavorare, ci saranno momenti non semplici ma l'atteggiamento, lo spirito è quello della Juve ed e' quello che interessa a me".
E se poi arrivano anche i risultati, allora lo scudetto non è tabù. "Noi vogliamo essere protagonisti - aggiunge Del Neri - non abbiamo limiti, giochiamo domenica dopo domenica e vediamo a maggio dove siamo. Ma questo spirito, questa applicazione sono l'immagine della Juve di adesso, che può lottare per ogni obiettivo ma senza porsi obiettivi che non siano quelli domenicali".
Da Dalneri anche i complimenti alla terna arbitrale ("tutti bravi a essere sempre in partita, corretti in tutte le situazioni") e il nuovo invito alla sua squadra a tenere i piedi per terra: "La squadra è consapevole di quello che fa, continuiamo su questa strada, senza cullarci e lavorando sodo".
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Mancavano Krasic e Iaquinta, Amauri era acciaccato in panchina, nel riscaldamento si è fatto male Chiellini e durante la gara hanno dovuto alzare bandiera bianca De Ceglie e Martinez. Ma la Juventus vista a San Siro è capace di andare oltre tutto. Gigi Delneri non poteva chiedere di più ai suoi, che contro il Milan hanno dimostrato di potersela giocare con tutti. "Ho avuto la risposta di un gruppo che lavora - le prime parole del tecnico friulano - chi sta fuori, si impegna sempre e i risultati si vedono sul campo. Sono molto soddisfatto della prestazione dei mie giocatori, come ho sempre detto la Juve non deve dipendere da un giocatore ma dalla Juve".
Un successo non facile: "la squadra a tratti ha giocato bene, a tratti ha sofferto ma ha lottato su ogni pallone e questo è fondamentale per fare bene in campionato. Siamo una squadra che soffre l'avversario, come è giusto che sia, ma che sa controbattere, che sa sacrificarsi, oggi Quagliarella e Del Piero, oltre ai gol, si sono sacrificati su Pirlo. L'atteggiamento è stato fantastico, ma non dobbiamo cullarci: andiamo avanti domenica dopo domenica ma ci stiamo riconquistando un posto importante".
E' stata proprio questa voglia di lottare che ha entusiasmato Del Neri: "Questa Juventus ha dimostrato di avere sette vite - sottolinea ancora - abbiamo fiducia, voglia di lavorare, ci saranno momenti non semplici ma l'atteggiamento, lo spirito è quello della Juve ed e' quello che interessa a me".
E se poi arrivano anche i risultati, allora lo scudetto non è tabù. "Noi vogliamo essere protagonisti - aggiunge Del Neri - non abbiamo limiti, giochiamo domenica dopo domenica e vediamo a maggio dove siamo. Ma questo spirito, questa applicazione sono l'immagine della Juve di adesso, che può lottare per ogni obiettivo ma senza porsi obiettivi che non siano quelli domenicali".
Da Dalneri anche i complimenti alla terna arbitrale ("tutti bravi a essere sempre in partita, corretti in tutte le situazioni") e il nuovo invito alla sua squadra a tenere i piedi per terra: "La squadra è consapevole di quello che fa, continuiamo su questa strada, senza cullarci e lavorando sodo".
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