Milan solo al comando, l'Inter si ferma. Il Napoli è terzo
CalcioE' già derby: i rossoneri stendono 3-1 il Palermo e scavalcano la Lazio, battuta 1-0 a Cesena. I nerazzurri pareggiano 1-1 a Lecce, come la Juve a Brescia. Colpaccio di Mazzarri, 1-0 a Cagliari. Vince ancora la Roma, 3-2 alla Fiorentina. GUARDA LE FOTO
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Il Milan torna da solo in testa alla classifica dopo 2 anni ed otto giorni. Non succedeva dal 2 novembre del 2008 quando i rossoneri, battendo per 1-0 il Napoli (autorete dell'argentino Denis) volarono in vetta con 22 punti e una lunghezza di vantaggio su Inter (che poi vinse il titolo 2008-2009) e Udinese.
Pato più Ibrahimovic più Robinho. E' la formula vincente con la quale i rossoneri hanno avuto la meglio su un Palermo mai domo e scavalcato la Lazio al primo posto in classifica. E' del "Papero" il primo gol di un turno infrasettimanale in cui si è segnato pochissimo (16 gol, 2 nel primo tempo). La difficile sfida di San Siro, al termine della quale i siciliani hanno contestato alcune decisioni arbitrali, si complica per i rossoneri quando proprio Pato è costretto ad uscire per infortunio (fitta alla coscia) e, sempre nella ripresa, Bacinovic trova il pareggio. Per Allegri è un sospiro di sollievo il rigore trasformato da Ibra dopo un fallo del portiere Sirigu su Ambrosini, mentre Robinho nel finale fissa il risultato sul 3-1. Come se non bastasse, infortunio anche per Inzaghi. L'attaccante milansita fa in tempo a festeggiare il 100° gol con squadre italiane di Ibrahimovic e poi si fa male al ginocchio. La sua partita dura 15 minuti. Per lui e Pato a rischio la partitissima di domenica contro l'Inter.
Scorie di derby per una Lazio che dunque non è più al comando dopo il ko per 1-0 a Cesena. I biancocelesti sfiorano il gol nel bunker romagnolo con Foggia, che prima del break centra in pieno la traversa. A cinque minuti dal termine del confronto Parolo manda in frantumi i sogni dei romani.
Complicata anche la partita dell'Inter a Lecce. Al Via del Mare i campioni d'Italia non vanno oltre l'1-1 nonostante il vantaggio firmato Milito al 31'. Bel gesto dell'argentino che ha mostrato a tutto lo stadio la maglia nerazzurra numero 25 di Samuel passatagli dalla panchina. Il tutto per incoraggiare il compagno che, gravemente infortunatosi sabato scorso contro il Brescia, salterà il resto della stagione. Dopo la rete di Milito, anche Zanetti ha mostrato una divisa (bianca con scritta nera) pro-Samuel. Poco dopo la mezz'ora Olivera pareggia i conti per un Lecce ancora imbattutto in casa.
Pari anche per la Juventus. A Brescia la squadra di delneri soffre le improvvise accelerazioni dei padroni di casa per tutto il primo tempo. Nella ripresa il solito Quagliarella sblocca per i bianconeri (sesta rete in campionato), mentre un eurogol di Diamanti fissa il risultato sull'1-1 e impedisce ai bianconeri di scattare al secondo posto.
Terzo successo di fila invece per la Roma, che dopo il derby si aggiudica anche la sfida contro la Fiorentina per 3-2. Gol e spettacolo all'Olimpico, con i viola che nel finale tentano la disperata rimonta. Per Mihajlović, tecnico dei toscani, è la sesta sconfitta, quarta lontano dal Franchi.
Emozioni a go go allo stadio Ferraris, dove i tifosi del Genoa hanno esposto prima del match contro il Bologna uno striscione per ricordare Gabbo, Gabriele Sandri, il tifoso laziale ucciso in un autogrill di Badia la Pino, in provincia di Arezzo, mentre era al seguito della formazione biancoceleste. Ma non solo. Mentre Ballardini faceva il suo esordio sulla panchina ligure, la gradinata nord ha voluto salutare l'esonerato Gian Piero Gasperini: "Gaspe, il popolo genoano ti ringrazia", recitava un altro striscione. Emozioni sugli spalti, poche in campo. Nella ripresa l'acuto di Milanetto, tra l'altro un fedelissimo di Gasperini, firma l'1-0 per i padroni di casa.
Colpaccio del Napoli a Cagliari. Finisce 1-0 grazie al gol di Lavezzi a recupero praticamente scaduto. Il Pocho spedisce la squadra di Mazzarri al terzo posto. Per l'argentino è il quarto gol in campionato. Stesso risultato, 1-0, per il Catania contro l'Udinese. Friulani raggiunti a quota 14 punti. Pari senza reti tra Chievo e Bari. L'undicesima giornata si chiude giovedì con il posticipo tra Parma e Sampdoria.
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Il Milan torna da solo in testa alla classifica dopo 2 anni ed otto giorni. Non succedeva dal 2 novembre del 2008 quando i rossoneri, battendo per 1-0 il Napoli (autorete dell'argentino Denis) volarono in vetta con 22 punti e una lunghezza di vantaggio su Inter (che poi vinse il titolo 2008-2009) e Udinese.
Pato più Ibrahimovic più Robinho. E' la formula vincente con la quale i rossoneri hanno avuto la meglio su un Palermo mai domo e scavalcato la Lazio al primo posto in classifica. E' del "Papero" il primo gol di un turno infrasettimanale in cui si è segnato pochissimo (16 gol, 2 nel primo tempo). La difficile sfida di San Siro, al termine della quale i siciliani hanno contestato alcune decisioni arbitrali, si complica per i rossoneri quando proprio Pato è costretto ad uscire per infortunio (fitta alla coscia) e, sempre nella ripresa, Bacinovic trova il pareggio. Per Allegri è un sospiro di sollievo il rigore trasformato da Ibra dopo un fallo del portiere Sirigu su Ambrosini, mentre Robinho nel finale fissa il risultato sul 3-1. Come se non bastasse, infortunio anche per Inzaghi. L'attaccante milansita fa in tempo a festeggiare il 100° gol con squadre italiane di Ibrahimovic e poi si fa male al ginocchio. La sua partita dura 15 minuti. Per lui e Pato a rischio la partitissima di domenica contro l'Inter.
Scorie di derby per una Lazio che dunque non è più al comando dopo il ko per 1-0 a Cesena. I biancocelesti sfiorano il gol nel bunker romagnolo con Foggia, che prima del break centra in pieno la traversa. A cinque minuti dal termine del confronto Parolo manda in frantumi i sogni dei romani.
Complicata anche la partita dell'Inter a Lecce. Al Via del Mare i campioni d'Italia non vanno oltre l'1-1 nonostante il vantaggio firmato Milito al 31'. Bel gesto dell'argentino che ha mostrato a tutto lo stadio la maglia nerazzurra numero 25 di Samuel passatagli dalla panchina. Il tutto per incoraggiare il compagno che, gravemente infortunatosi sabato scorso contro il Brescia, salterà il resto della stagione. Dopo la rete di Milito, anche Zanetti ha mostrato una divisa (bianca con scritta nera) pro-Samuel. Poco dopo la mezz'ora Olivera pareggia i conti per un Lecce ancora imbattutto in casa.
Pari anche per la Juventus. A Brescia la squadra di delneri soffre le improvvise accelerazioni dei padroni di casa per tutto il primo tempo. Nella ripresa il solito Quagliarella sblocca per i bianconeri (sesta rete in campionato), mentre un eurogol di Diamanti fissa il risultato sull'1-1 e impedisce ai bianconeri di scattare al secondo posto.
Terzo successo di fila invece per la Roma, che dopo il derby si aggiudica anche la sfida contro la Fiorentina per 3-2. Gol e spettacolo all'Olimpico, con i viola che nel finale tentano la disperata rimonta. Per Mihajlović, tecnico dei toscani, è la sesta sconfitta, quarta lontano dal Franchi.
Emozioni a go go allo stadio Ferraris, dove i tifosi del Genoa hanno esposto prima del match contro il Bologna uno striscione per ricordare Gabbo, Gabriele Sandri, il tifoso laziale ucciso in un autogrill di Badia la Pino, in provincia di Arezzo, mentre era al seguito della formazione biancoceleste. Ma non solo. Mentre Ballardini faceva il suo esordio sulla panchina ligure, la gradinata nord ha voluto salutare l'esonerato Gian Piero Gasperini: "Gaspe, il popolo genoano ti ringrazia", recitava un altro striscione. Emozioni sugli spalti, poche in campo. Nella ripresa l'acuto di Milanetto, tra l'altro un fedelissimo di Gasperini, firma l'1-0 per i padroni di casa.
Colpaccio del Napoli a Cagliari. Finisce 1-0 grazie al gol di Lavezzi a recupero praticamente scaduto. Il Pocho spedisce la squadra di Mazzarri al terzo posto. Per l'argentino è il quarto gol in campionato. Stesso risultato, 1-0, per il Catania contro l'Udinese. Friulani raggiunti a quota 14 punti. Pari senza reti tra Chievo e Bari. L'undicesima giornata si chiude giovedì con il posticipo tra Parma e Sampdoria.
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