Milan schiacciasassi: 3-0 al Brescia. Roma sprecona a Chievo
CalcioA S. Siro vanno a segno i tre colpi del mercato d'agosto: Boateng, Robinho e Ibra stendono le Rondinelle e i rossoneri tornano al comando della classifica. Nell'altro anticipo, al Bentegodi il Chievo rimonta la doppietta di Simplicio: finisce 2-2. LE FOTO
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LE PAGELLE
MILAN-BRESCIA 3-0
4' pt Boateng, 28' pt Robinho, 31' pt Ibrahimovic
Guarda la cronaca del match
Senza il pensiero della Champions è tutta un'altra cosa. Archiviato il passaggio agli ottavi di finale della massima competizione europea, i rossoneri possono affrontare la gara interna con il Brescia con grande serenità e la giusta concentrazione. Dopo 240 secondi dal calcio d'inizio, ecco quindi che i tifosi rossoneri possono già gustarsi il replay del gol che rompe il ghiaccio. La firma la mette Kevin Prince Boateng, pupillo della curva, che ringrazia Ibra per l'assist e dà sfogo alla sua creatività con una spettacolare esultanza.
Il Brescia appare confuso e impacciato: la rete del 2-0, dopo 28' di gioco, rende bene l'idea. Hetemaj serve un assist a Robinho e il brasiliano ringrazia senza sensi di colpa. Il doppio vantaggio dà una maggiore carica ai rossoneri e anestetizza le Rondinelle: dopo soli tre minuti infatti Martinez lascia uno spiraglio di troppo a Ibrahimovic che scarica una fucilata delle sue che non lascia scampo a Sereni. Ottava rete in campionato per lo svedese che aggancia Di Natale e Matri.
Con l'avvio della ripresa Yepes rileva Nesta e i rossoneri gestiscono il risultato. Allegri può far respirare Ambrosini e Ibrahimovic e dà spazio a Flamini e Ronaldinho, che probabilmente verranno impiegati dal primo minuto mercoledì contro l'Ajax. Con questo risultato il Milan si riporta a +3 dalla Lazio e, dato non indifferente, a +10 dai cugini nerazzurri sconfitti nell'anticipo dell'Olimpico. Delicata la situazione del Brescia, che rimane a 12 punti ed è costretto a tifare per le genovesi, impegnate con le due squadre pugliesi che, insieme al Cesena, occupano momentaneamente la zona rossa della classifica.
CHIEVO-ROMA 2-2
26' e 44' pt Simplicio (R), 16' st Moscardelli (C), 38' st Granoche (C)
Guarda la cronaca del match
Su un campo ai limiti della praticabilità, ricoperto di sabbia a poche ore dal fischio d'inizio, una Roma priva di molti titolari in vista dell'ultimo atto della fase a gironi della Champions League sfiora una vittoria che sembrava già sua dopo 45' e aggancia l'Inter, fermata nell'anticipo del venerdì dalla Lazio.
Le novità per i giallorossi si chiamano Simplicio, Adriano e Vucinic, che sostituiscono Borriello, Totti e Menez lasciati a riposo da Ranieri. Il piano tattico organizzato dal tecnico testaccino nella prima frazione riesce a bloccare gli attacchi dei padroni di casa: il terreno pesante rende impossibile giocare palla a terra e la difesa alta dei giallorossi fa sì che i lanci lunghi dei difensori di Pioli trovino quasi sempre Pellissier in posizione di offside. Nel primo tempo è la Roma a fare la partita, mentre i veneti cercano la ripartenza in verticale. Al 26' arriva la rete che spezza l'equilibrio: Rigoni controlla di petto al centro della propria area, ma viene "scippato" del pallone da Simplicio che da dietro sbuca all'improvviso e, in palleggio, si porta a tu per tu con Sorrentino, battendolo in uscita. La reazione del Chievo non si concretizza e così la Roma raddoppia: Adriano libera sulla fascia Cassetti che mette al centro, dove Simplicio è lestissimo ad anticipare i difensori in spaccata e segnare la prima doppietta in maglia giallorossa.
Nella ripresa Pioli tenta il tutto per tutto inserendo Granoche e rischiando il tridente. Dopo un inizio nervoso il Chievo rientra nel match al 61' grazie al tiro di Moscardelli che, complice un rimbalzo fortunato, beffa Julio Sergio. Tre minuti dopo Cesar mantiene vive le speranze salvando alla disperata su una conclusione quasi a botta sicura del "solito" Simplicio. Il Chievo ci prova con maggior insistenza, mentre la Roma pare in riserva. Al 34' Pioli si gioca la carta Bogliacino, schierando un Chievo decisamente a trazione anteriore. L'azzardo lo premia 4 minuti dopo, quando proprio Bogliacino imbecca Granoche che trafigge Julio Sergio in uscita e riequilibra l'incontro. La Roma sembra stanca, fisicamente e mentalmente: De Rossi entra duro su Moscardelli e Rizzoli non ci pensa due volte a mandarlo anzitempo sotto la doccia.
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MILAN-BRESCIA 3-0
4' pt Boateng, 28' pt Robinho, 31' pt Ibrahimovic
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Senza il pensiero della Champions è tutta un'altra cosa. Archiviato il passaggio agli ottavi di finale della massima competizione europea, i rossoneri possono affrontare la gara interna con il Brescia con grande serenità e la giusta concentrazione. Dopo 240 secondi dal calcio d'inizio, ecco quindi che i tifosi rossoneri possono già gustarsi il replay del gol che rompe il ghiaccio. La firma la mette Kevin Prince Boateng, pupillo della curva, che ringrazia Ibra per l'assist e dà sfogo alla sua creatività con una spettacolare esultanza.
Il Brescia appare confuso e impacciato: la rete del 2-0, dopo 28' di gioco, rende bene l'idea. Hetemaj serve un assist a Robinho e il brasiliano ringrazia senza sensi di colpa. Il doppio vantaggio dà una maggiore carica ai rossoneri e anestetizza le Rondinelle: dopo soli tre minuti infatti Martinez lascia uno spiraglio di troppo a Ibrahimovic che scarica una fucilata delle sue che non lascia scampo a Sereni. Ottava rete in campionato per lo svedese che aggancia Di Natale e Matri.
Con l'avvio della ripresa Yepes rileva Nesta e i rossoneri gestiscono il risultato. Allegri può far respirare Ambrosini e Ibrahimovic e dà spazio a Flamini e Ronaldinho, che probabilmente verranno impiegati dal primo minuto mercoledì contro l'Ajax. Con questo risultato il Milan si riporta a +3 dalla Lazio e, dato non indifferente, a +10 dai cugini nerazzurri sconfitti nell'anticipo dell'Olimpico. Delicata la situazione del Brescia, che rimane a 12 punti ed è costretto a tifare per le genovesi, impegnate con le due squadre pugliesi che, insieme al Cesena, occupano momentaneamente la zona rossa della classifica.
CHIEVO-ROMA 2-2
26' e 44' pt Simplicio (R), 16' st Moscardelli (C), 38' st Granoche (C)
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Su un campo ai limiti della praticabilità, ricoperto di sabbia a poche ore dal fischio d'inizio, una Roma priva di molti titolari in vista dell'ultimo atto della fase a gironi della Champions League sfiora una vittoria che sembrava già sua dopo 45' e aggancia l'Inter, fermata nell'anticipo del venerdì dalla Lazio.
Le novità per i giallorossi si chiamano Simplicio, Adriano e Vucinic, che sostituiscono Borriello, Totti e Menez lasciati a riposo da Ranieri. Il piano tattico organizzato dal tecnico testaccino nella prima frazione riesce a bloccare gli attacchi dei padroni di casa: il terreno pesante rende impossibile giocare palla a terra e la difesa alta dei giallorossi fa sì che i lanci lunghi dei difensori di Pioli trovino quasi sempre Pellissier in posizione di offside. Nel primo tempo è la Roma a fare la partita, mentre i veneti cercano la ripartenza in verticale. Al 26' arriva la rete che spezza l'equilibrio: Rigoni controlla di petto al centro della propria area, ma viene "scippato" del pallone da Simplicio che da dietro sbuca all'improvviso e, in palleggio, si porta a tu per tu con Sorrentino, battendolo in uscita. La reazione del Chievo non si concretizza e così la Roma raddoppia: Adriano libera sulla fascia Cassetti che mette al centro, dove Simplicio è lestissimo ad anticipare i difensori in spaccata e segnare la prima doppietta in maglia giallorossa.
Nella ripresa Pioli tenta il tutto per tutto inserendo Granoche e rischiando il tridente. Dopo un inizio nervoso il Chievo rientra nel match al 61' grazie al tiro di Moscardelli che, complice un rimbalzo fortunato, beffa Julio Sergio. Tre minuti dopo Cesar mantiene vive le speranze salvando alla disperata su una conclusione quasi a botta sicura del "solito" Simplicio. Il Chievo ci prova con maggior insistenza, mentre la Roma pare in riserva. Al 34' Pioli si gioca la carta Bogliacino, schierando un Chievo decisamente a trazione anteriore. L'azzardo lo premia 4 minuti dopo, quando proprio Bogliacino imbecca Granoche che trafigge Julio Sergio in uscita e riequilibra l'incontro. La Roma sembra stanca, fisicamente e mentalmente: De Rossi entra duro su Moscardelli e Rizzoli non ci pensa due volte a mandarlo anzitempo sotto la doccia.