Cassano ci ha preso gusto: "Il Milan può vincere tutto"
Calcio
Fantantonio traccia un primo bilancio della sua avventura rossonera: "Qui si sta da Dio, sono uscito dalla sabbia e sono felice. Ibra è un extraterrestre, Pato il migliore della sua generazione. E con Balotelli ci ritroveremo in Nazionale"
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"Al Milan si sta da Dio". Antonio Cassano è felice, il primo bilancio della sua avventura rossonera è più che positiva ed è lo stesso attaccante barese a parlarne in una lunga intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport. "Sono al top e farò di tutto per restarci sino a fine contratto. Sono uscito dalla sabbia, mi danno per morto perché vado a incasinarmi da solo, ma ora sono felice", le sue parole.
Dalla Samp ai rossoneri primi in classifica, Cassano ora ha appetito, calcisticamente parlando, e non lo nasconde: "Il Milan può vincere tutto, campionato e Coppa Italia. Siamo i più forti e non temiamo nessuno. Peccato io non possa esserci, ma anche in Champions abbiamo possibilità, perché in Europa il Milan lo temono". Fantantonio ha parole al miele per Ibrahimovic, che definisce "un extraterrestre": "Abbiamo un carattere simile, in campo ci troviamo facilmente e poi vi giuro che non è così scontroso come sembra. E' generoso e aiuta tutti".
Cassano ringrazia Berlusconi e Galliani, si prepara alla sfida con il Genoa ("sarà come un derby per me perché dopo tre anni e mezzo ho la Samp nel cuore") e parla dei fischi ricevuti dal suo ex pubblico: "Sono stati ingenerosi, mi sarei aspettato dei dissensi, ma non una contestazione corale, evidentemente s'è diffusa una sola versione dei fatti che mi ha messo in cattiva luce". Ora che è rossonero, Cassano parla anche dell'Inter e di una storia che non ha mai visto il lieto fine: "Né Mourinho né Branca mi volevano all'Inter, invece Moratti e' sempre stato un mio estimatore, mi chiamò già ai tempi di Madrid".
Pato? "E' il piu' forte al mondo della sua generazione. Ha tutti i colpi e nessuno alla sua età ha segnato 50 gol. Se togliamo il Ronaldo vero, forse solo Messi e Maradona hanno fatto meglio ai suoi anni". Qualche commento anche su Balotelli: "Glielo dico sempre, non deve fare i miei stessi errori, prima o poi ci ritroveremo in Nazionale. Io voglio vincere, anche in azzurro".
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"Al Milan si sta da Dio". Antonio Cassano è felice, il primo bilancio della sua avventura rossonera è più che positiva ed è lo stesso attaccante barese a parlarne in una lunga intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport. "Sono al top e farò di tutto per restarci sino a fine contratto. Sono uscito dalla sabbia, mi danno per morto perché vado a incasinarmi da solo, ma ora sono felice", le sue parole.
Dalla Samp ai rossoneri primi in classifica, Cassano ora ha appetito, calcisticamente parlando, e non lo nasconde: "Il Milan può vincere tutto, campionato e Coppa Italia. Siamo i più forti e non temiamo nessuno. Peccato io non possa esserci, ma anche in Champions abbiamo possibilità, perché in Europa il Milan lo temono". Fantantonio ha parole al miele per Ibrahimovic, che definisce "un extraterrestre": "Abbiamo un carattere simile, in campo ci troviamo facilmente e poi vi giuro che non è così scontroso come sembra. E' generoso e aiuta tutti".
Cassano ringrazia Berlusconi e Galliani, si prepara alla sfida con il Genoa ("sarà come un derby per me perché dopo tre anni e mezzo ho la Samp nel cuore") e parla dei fischi ricevuti dal suo ex pubblico: "Sono stati ingenerosi, mi sarei aspettato dei dissensi, ma non una contestazione corale, evidentemente s'è diffusa una sola versione dei fatti che mi ha messo in cattiva luce". Ora che è rossonero, Cassano parla anche dell'Inter e di una storia che non ha mai visto il lieto fine: "Né Mourinho né Branca mi volevano all'Inter, invece Moratti e' sempre stato un mio estimatore, mi chiamò già ai tempi di Madrid".
Pato? "E' il piu' forte al mondo della sua generazione. Ha tutti i colpi e nessuno alla sua età ha segnato 50 gol. Se togliamo il Ronaldo vero, forse solo Messi e Maradona hanno fatto meglio ai suoi anni". Qualche commento anche su Balotelli: "Glielo dico sempre, non deve fare i miei stessi errori, prima o poi ci ritroveremo in Nazionale. Io voglio vincere, anche in azzurro".
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