L'ex attaccante di Cesena, Brescia e Piacenza non ha definitivamente smesso con il calcio: ora gioca fra gli amatori e allena i '99 del Pergocrema. Poi si diletta coltivando pomodori, frutta e verdura, oltre ad aiutare il cognato in un bar. FOTO E VIDEO
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E' stato uno dei bomber più longevi, e forse più sottovalutati, del calcio italiano: Dario Hubner festeggerà 44 anni ad aprile, ma non ha ancora del tutto appeso le scarpe al chiodo. "Sto giocando negli amatori per divertimento, ma ho intrapreso la carriera di mister". Hubner, soprannominato Tatanka (il Bisonte) da quando vestiva la maglia del Cesena, ora allena i bambini nati nel 1999 del Pergocrema. E, dopo anni e anni passati sul rettangolo verde, si dedica... all'orto: "Pomodori, insalata, cose naturali, che fanno bene", dice.
Poi aiuta nel bar di suo cognato, bar che serve anche panini uno dei quali, inevitabilmente, si chiama Tatanka: "Non potevo non farlo, tra l'altro quel soprannome era giusto per me". Niente male, per uno che ha esordito in serie A in un Inter-Brescia nel quale debuttò nella massima categoria anche un certo Ronaldo. E lo fece andando in rete: "Ricordo che fu un'emozione grandissima. Poi purtroppo, sullo 0-1, si è svegliato Recoba". Per lui, che fu capocannoniere della Serie A assieme a Trezeguet, un solo grande rammarico: “Non avere giocato nemmeno un minuto in Nazionale”.
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E' stato uno dei bomber più longevi, e forse più sottovalutati, del calcio italiano: Dario Hubner festeggerà 44 anni ad aprile, ma non ha ancora del tutto appeso le scarpe al chiodo. "Sto giocando negli amatori per divertimento, ma ho intrapreso la carriera di mister". Hubner, soprannominato Tatanka (il Bisonte) da quando vestiva la maglia del Cesena, ora allena i bambini nati nel 1999 del Pergocrema. E, dopo anni e anni passati sul rettangolo verde, si dedica... all'orto: "Pomodori, insalata, cose naturali, che fanno bene", dice.
Poi aiuta nel bar di suo cognato, bar che serve anche panini uno dei quali, inevitabilmente, si chiama Tatanka: "Non potevo non farlo, tra l'altro quel soprannome era giusto per me". Niente male, per uno che ha esordito in serie A in un Inter-Brescia nel quale debuttò nella massima categoria anche un certo Ronaldo. E lo fece andando in rete: "Ricordo che fu un'emozione grandissima. Poi purtroppo, sullo 0-1, si è svegliato Recoba". Per lui, che fu capocannoniere della Serie A assieme a Trezeguet, un solo grande rammarico: “Non avere giocato nemmeno un minuto in Nazionale”.