Milan: 25 anni firmati Berlusconi, oggi con l'autografo sulla maglia

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Fu l'inizio di una lunga storia, che ancora dura, costellata di trofei. Come la Coppa dei Campioni del 1989, vinta contro la Steaua Bucarest: "Ho battuto i comunisti", disse Berlusconi allora

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Era il Milan degli olandesi: qui Rijkaard (n. 8), l'inimitabile Van Basten (n. 9) e Gullit (n. 10). Sulla sinistra, col numero 11, Carlo Ancelotti

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Una storia di campioni e vittorie: qui Berlusconi è ritratto a Fiumicino con Gianluigi Lentini (che fu un colpo costosissimo di mercato) e Arrigo Sacchi

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18 maggio 1994: Marcel Desailly festeggia la rete nella finale di Champions League contro il Barcellona allo stadio Olimpico di Atene. Il Milan vinse 4-0

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Un'esultanza di Demetrio Albertini e Zvonimir Boban, uomoni chiave del Milan di Capello

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Tipico di Berlusconi, atterrare in elicottero sui campi di Milanello: come dimostra la foto, lo ha fatto spesso. E proprio così si presentò anche nel 1986 ai calciatori: scendendo dal suo Agusta 109 bianco e blu

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Adriano Galliani è stato, ed è, il più fedele scudiero rossonero di Berlusconi. Come lui, Silvano Ramaccioni e Ariedo Braida

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Franco Baresi, capitano storico e leggenda rossonera, era al Milan già prima di Berlusconi

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Non così Ruud Gullit, colpaccio di mercato strappato alla Juventus

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Lo scudetto del 1999 venne vinto dal Milan con Alberto Zaccheroni in panchina. Ma il rapporto del "sarto" Zac con Berlusconi non fu tutto rose e fiori...

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Così come rose e fiori non è sempre stato nemmeno il rapporto con i tifosi rossoneri

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I quali, soprattutto la scorsa stagione, hanno più volte contestato Berlusconi accusandolo di pensare più alla politica che al Milan