C'era una volta la Juve: il Lecce domina i bianconeri

Calcio
Juve al tappeto, Mesbah può esultare (Foto Getty)
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Al Via del Mare i giallorossi superano 2-0 la squadra di Delneri, in inferiorità numerica dopo 10' per l'espulsione di Buffon. Amaro il tecnico: "Non sappiamo affrontare le gare facili, non siamo grandi". LE PAGELLE

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di LORENZO LONGHI

Si rassegni, Gigi Delneri: se la trasferta di Lecce doveva rappresentare per la sua Juventus un bivio, allora sappia il tecnico bianconero che la sua squadra ha imboccato la strada sbagliata. Perché non può bastare l'espulsione di Buffon dopo appena dieci minuti per giustificare il crollo (2-0) contro i giallorossi, una Juventus ormai provinciale, capace di sfornare prestazioni di livello con Milan e Inter (sette punti in tre sfide sinora contro le milanesi) e crollare con regolarità impressionante contro le piccole. Se è vero che il Lecce in realtà in casa non ha reso la vita facile a nessuno, va anche detto che per i bianconeri la trasferta salentina nasceva sotto i migliori auspici: rosa al completo, stessa formazione di quella schierata nella settimana precedente - per la prima volta nella stagione - e Lecce decimato dalle squalifiche di ben quattro giocatori e del tecnico De Canio.

Così per la Juventus è stata l'ennesima giornata da incubo: in rete sono andati Djamel Mesbah, al primo gol stagionale, e Andrea Bertolacci, ventenne centrocampista al primo gol in assoluto fra i professionisti. Reti arrivate con i bianconeri in inferiorità numerica, ma non è che prima dell'espulsione di Buffon la Juventus avesse mostrato alcunché, tanto che se il portiere non si fosse immolato, toccando con le mani il pallone fuori area, sul tiro di Di Michele, gli uomini di Delneri sarebbero andati sotto già in quella occasione. In un colpo, cancellate le prestazioni contro Cagliari e Inter, con la settima sconfitta in questo campionato, e una rincorsa al quarto posto sempre più dura.

Tanto che Delneri, per una volta, non ha nascosto i guai: "Abbiamo fatto una partita  bruttissima - ha detto - forse la peggiore dell'annata della Juventus. Squadra presuntuosa, approccio sbagliato. E' un passaggio che deve far riflettere molto, abbiamo meritato di perdere la partita". Lo stesso tecnico, alla fine, ha confermato il processo di 'provincializzazione' di quella che un tempo fu la grande Juventus: "Non siamo grandi perché non abbiamo questa mentalità per poter affrontare le partite facili". Amara constatazione. Ma tant'è.

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