Cuadrado, allegria Udinese: "Un mio gol per volare"
CalcioL'esterno colombiano, dopo la partita con il Bari, potrebbe essere riconfermato titolare. Solo 5 le presenze in questa stagione, 166 i minuti giocati: "Forse era meglio andare in prestito. Ma sono tranquillo e aspetto il mio momento"
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Dei tre colombiani in rosa, è quello meno famoso. E anche quello meno utilizzato. Di sicuro, è il più allegro e giocherellone. La Colombia bianconera, dopo la rinascita di Zapata e l'esplosione di Armero, aggiunge un altro tassello all'Udinese formato Europa di Guidolin. Con il Bari, il ritorno in campo di Cuadrado, alla sua quinta presenza stagionale.
Solo 166 minuti giocati, due incontri da titolare, con uno score migliorato solo grazie alla rete di Di Natale su rigore. Quest'anno, con Cuadrado in campo, l'Udinese non aveva mai vinto (3 sconfitte e un pari). Ora Guidolin, con i problemi fisici di Isla (ancora in dubbio per la sfida di Cagliari), potrebbe puntare di nuovo sull'esterno colombiano. Che però ha caratteristiche differenti rispetto al cileno. "Io sono un attaccante", scherza Cuadrado. "Faccio sempre quello che mi dice Guidolin, ma voglio segnare. Con il Bari ci sono andato vicino, arriverà presto il gol". Una stagione però che non ha dato molte soddisfazioni al giovane colombiano. "A gennaio pensavo di andare in prestito, per giocare. Sono rimasto e sono contento, so aspettare il mio momento". Il gol lo festeggerebbe sicuramente in maniera pittoresca, con l'amico Armero: "Noi colombiani siamo fatti così: sempre felici e sorridenti. Pablo ha un’allegria contagiosa, è lui il direttore d’orchestra delle esultanze".
E sulla corsa per l'Europa, Cuadrado non si sbilancia, anche se l'obiettivo è solo uno: "Andare in Champions League. Certo, noi, Napoli e Lazio abbiamo le stesse possibilità. Con l'aiuto di Dio possiamo arrivare più in alto possibile".
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Dei tre colombiani in rosa, è quello meno famoso. E anche quello meno utilizzato. Di sicuro, è il più allegro e giocherellone. La Colombia bianconera, dopo la rinascita di Zapata e l'esplosione di Armero, aggiunge un altro tassello all'Udinese formato Europa di Guidolin. Con il Bari, il ritorno in campo di Cuadrado, alla sua quinta presenza stagionale.
Solo 166 minuti giocati, due incontri da titolare, con uno score migliorato solo grazie alla rete di Di Natale su rigore. Quest'anno, con Cuadrado in campo, l'Udinese non aveva mai vinto (3 sconfitte e un pari). Ora Guidolin, con i problemi fisici di Isla (ancora in dubbio per la sfida di Cagliari), potrebbe puntare di nuovo sull'esterno colombiano. Che però ha caratteristiche differenti rispetto al cileno. "Io sono un attaccante", scherza Cuadrado. "Faccio sempre quello che mi dice Guidolin, ma voglio segnare. Con il Bari ci sono andato vicino, arriverà presto il gol". Una stagione però che non ha dato molte soddisfazioni al giovane colombiano. "A gennaio pensavo di andare in prestito, per giocare. Sono rimasto e sono contento, so aspettare il mio momento". Il gol lo festeggerebbe sicuramente in maniera pittoresca, con l'amico Armero: "Noi colombiani siamo fatti così: sempre felici e sorridenti. Pablo ha un’allegria contagiosa, è lui il direttore d’orchestra delle esultanze".
E sulla corsa per l'Europa, Cuadrado non si sbilancia, anche se l'obiettivo è solo uno: "Andare in Champions League. Certo, noi, Napoli e Lazio abbiamo le stesse possibilità. Con l'aiuto di Dio possiamo arrivare più in alto possibile".
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