Santon non firma per il pareggio: "Già fatto, ora vinciamo"
CalcioIl difensore del Cesena in vista del big match con la Juventus di sabato sera vuole solo i tre punti: "Ho già pareggiato contro i bianconeri quando ero all'Inter. Ora si vince, la quota salvezza si è alzata"
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Il Bambino mostra gli artigli alla Vecchia Signora. Davide Santon, passato dall'Inter al Cesena nel mercato di gennaio, ritrova i bianconeri dopo lo 0-0 di San Siro quando ancora vestiva la maglia nerazzurra: "Non ho mai vinto contro la Juve. Con Mourinho sono restato in panchina due volte, e all'andata a San Siro ho giocato il secondo tempo ma non siamo riusciti a vincere. Non firmo per un altro pareggio, ora bisogna pensare a vincere anche perché la quota salvezza si è alzata parecchio e la corsa al quartultimo posto ha invischiato molte squadre".
La Juve attraversa un periodo negativo, mentre il Cesena viene da due vittorie consecutive e 7 punti nelle ultime tre partite: "Buon per noi, puntiamo al gran colpo in casa anche se bisogna stare attenti a dare la Juventus per spacciata. Hanno grandi giocatori, penso a Matri e Krasic, che posso risolvere le partite".
Da giovane talento coccolato da tutti all'Inter campione di tutto a qualche panchina al Cesena, in lotta per non retrocedere, condizione particolare per un predestinato. Santon però tiene a ricordare come in carriera abbia dovuto lottare altre volte per affermarsi, e che l'esordio in prima squadra con i nerazzurri a 17 anni è arrivato dopo tante esperienze in provincia e a Ravenna. "Qui a Cesena mi sono trovato subito benissimo, tutti i miei compagni mi hanno aiutato nell'inserimento e mi hanno fatto sentire importante. Uno in particolare? Forse Antonioli: ha 41 anni e merita tutto il rispetto del mondo per come da l'anima in allenamento e in partita. E' un esempio, soprattutto per me che potrei essere suo figlio!"
Il Bambino mostra gli artigli alla Vecchia Signora. Davide Santon, passato dall'Inter al Cesena nel mercato di gennaio, ritrova i bianconeri dopo lo 0-0 di San Siro quando ancora vestiva la maglia nerazzurra: "Non ho mai vinto contro la Juve. Con Mourinho sono restato in panchina due volte, e all'andata a San Siro ho giocato il secondo tempo ma non siamo riusciti a vincere. Non firmo per un altro pareggio, ora bisogna pensare a vincere anche perché la quota salvezza si è alzata parecchio e la corsa al quartultimo posto ha invischiato molte squadre".
La Juve attraversa un periodo negativo, mentre il Cesena viene da due vittorie consecutive e 7 punti nelle ultime tre partite: "Buon per noi, puntiamo al gran colpo in casa anche se bisogna stare attenti a dare la Juventus per spacciata. Hanno grandi giocatori, penso a Matri e Krasic, che posso risolvere le partite".
Da giovane talento coccolato da tutti all'Inter campione di tutto a qualche panchina al Cesena, in lotta per non retrocedere, condizione particolare per un predestinato. Santon però tiene a ricordare come in carriera abbia dovuto lottare altre volte per affermarsi, e che l'esordio in prima squadra con i nerazzurri a 17 anni è arrivato dopo tante esperienze in provincia e a Ravenna. "Qui a Cesena mi sono trovato subito benissimo, tutti i miei compagni mi hanno aiutato nell'inserimento e mi hanno fatto sentire importante. Uno in particolare? Forse Antonioli: ha 41 anni e merita tutto il rispetto del mondo per come da l'anima in allenamento e in partita. E' un esempio, soprattutto per me che potrei essere suo figlio!"