Catania, pazienza finita: la protesta corre anche online

Calcio
Tifosi arrabbiati. Il Catania deve riscattarsi con la Sampdoria (Foto Ansa)
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Il giorno dopo gli striscioni e i petardi al campo di Torre del Grifo, i tifosi condannano la violenza usata ma condividono i motivi della contestazione. "Ballerini di tango", "mercenari", "a fine anno se ne andranno tutti in squadre più grandi"

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Il giorno dopo la contestazione, gli striscioni, i cori e i fumogeni, i tifosi del Catania masticano ancora amaro. Giovedì a Torre del Grifo il clima è stato piuttosto pesante. Lo striscione: "Non ci somigliate per niente, fuori i coglioni" è stato più che eloquente. Nemmeno il colloquio con Diego Simeone sembra aver calmato le acque attorno alla squadra etnea.

Perché le scorie di una serie negativa, di risultati pessimi in trasferta e altalenanti in casa si sta facendo sentire e sta avvelenando tutto l'ambiente. Sul muro dei tifosi sul sito ufficiale della società si discute in continuazione. La contestazione può avere un risvolto positivo? Di sicuro la violenza, l'utilizzo dei petardi e delle bombe carta è stato condannato da tutti.

Ma i giocatori non ricevono certo parole dolci, non vengono difesi. Vengono ormai definiti 'ballerini di tango'. "Devono capire che la maglia che indossano ha un valore preciso. Non hanno palle, non hanno riconoscenza, sono pronti a scappare. L'hanno prossimo saranno tutti in altre società più grosse. Loro vanno, noi restiamo. Pensiamo solo a salvarci!" Chiara, chiarissima la linea dei tifosi. A cui è stato più volte chiesto di sostenere la squadra, ma la sciagurata trasferta di Firenze ha segnato il passo.

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