Roma-DiBenedetto, fumata grigia: il matrimonio è rinviato

Calcio
Thomas Di Benedetto al suo arrivo nella Capitale (Ansa)
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Ieri, dopo circa dieci ore di incontro, nulla di fatto per l'acquisto, da parte dell'imprenditore americano, del club capitolino: "C'è ancora da lavorare", ha spiegato l'avvocato Cappelli, legale di Unicredit. L'incontro è ripreso stamattina. IL VIDEO

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Il rush finale per la conquista dell'As Roma da parte della cordata Usa capitanata da Mr Red Sox, Tom DiBenedetto, si preannuncia essere una trattativa a oltranza. Anche se l'intenzione è quella di chiudere in fretta. Dopo dieci ore di incontro nella giornata di lunedì, le parti si sono riaggiornate e la nuova riunione è ripresa nella mattinata odierna.

La maratona, iniziata in tarda mattinata di ieri (guarda il video) nello studio che affianca ormai da mesi UniCredit in questa partita, è destinata ad andare avanti. "I am very happy to be in Rome", e poi "forza Roma, forza Roma", ha detto l'imprenditore americano appena arrivato all'aeroporto di Fiumicino prima di chiudersi per 10 ore intorno al tavolo con i vertici della banca di Piazza Cordusio, Paolo Fiorentino e Piergiorgio Peluso. Per la famiglia Sensi, presente l'avvocato Gianumberto de Giovanni (studio Lovells).

E al termine del primo round di trattative, intorno alle 22, il consulente legale di UniCredit, Roberto Cappelli, legale di Unicredit, ha detto ai giornalisti: "Stiamo lavorando, c'è ancora molto da lavorare. Ci rivediamo domani mattina". L'incontro è infatti ripreso poco dopo le 9.30 di martedì. Al centro della discussione è il contratto per la vendita del 67% dell'As Roma, in mano alla Italpetroli (51% Sensi - 49% UniCredit). In base alla struttura dell'operazione la Newco americana, DiBenedetto As Roma Llc, acquisterà la partecipazione per un prezzo che si aggira intorno ai 110 milioni di euro insieme alla stessa banca di Piazza Cordusio, che ne deterrà il 40 per cento (con possibilità di scendere al 20 in modo da far entrare altri soci italiani). A questi soldi inoltre si aggiungeranno altre risorse per ricapitalizzare la societa'.

Una volta raggiunta l'intesa, la parola passera' quindi al Cda di Roma2000 (forse domani), che custodisce il pacchetto azionario, per dare il via libera che sancira' il passaggio di proprieta' e l'addio dei Sensi da Trigoria. Incassato anche questo disco verde si procedera' con il deposito della documentazione per il lancio dell'Opa obbligatoria sul 100% del capitale dell'As Roma. Che avverra' subito dopo l'ok di Antitrust e Consob. In particolare, le parti hanno iniziato le discussioni in mattinata analizzando la struttura finanziaria dell'operazione passando poi al sistema di garanzie fino ad arrivare nel tardo pomeriggio ad affrontare il contratto definitivo.

Salvo colpi di scena quindi martedì potrebbe arrivare la fumata bianca in modo da poter presentare l'accordo alle autorita' e alla stampa il giorno successivo. L'ottimismo si e' visto anche in Borsa: il titolo As Roma e' cresciuto di oltre due punti percentuali (+2,22% a 1,99 euro).


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