L'irascibile Zlatan vede ancora rosso. Ma quanti precedenti

Calcio
L'espulsione di Ibra a Firenze nelle fasi finali della partita (Getty)
ibra_milan_espulione

C'è poco da stare Allegri al Milan, ora che Ibra ha rimediato la seconda espulsione consecutiva, appena rientrato dalla precedente squalifica. Ma lui non è nuovo alle sanzioni. Ed è in buona e nutrita compagnia. GUARDA IL VIDEO: BAD BOY ZLATAN

Guarda la moviola di Mario Sconcerti

Sfoglia l'Album del Milan

di Alfredo Corallo

Ce l'aveva con Nicoletti o si è mandato a quel paese da solo? Al giudice sportivo l'ardua sentenza. Di sicuro Zlatan Ibrahimovic salterà Milan-Samp perché era diffidato e il giallo con la Fiorentina - prima del rosso diretto di Morganti per l'insulto al guardalinee, o l'autocritica che dir si voglia - già di per sè gli sarebbe costato una giornata. Se poi Giampaolo Tosel opterà per i due o addirittura 3 turni di stop (la più probabile sanzione) l'attaccante rossonero dovrà rinunciare a Brescia e al Bologna (in casa).

Il precedente. Prima di lui si ricordano le gesta di Peppe Mascara, che al primo anno del Catania di Pulvirenti in A (2006) riuscì nell'impresa di farsi espellere 3 volte nelle iniziali 12 partite degli etnei, con il capolavoro proprio all'Olimpico, al cospetto della Roma (quella del 7-0), gomitata a Chivu e tre giornate per recidività. Tornava da una squalifica per comportamento violento (come Ibra, assente nel derby per il pugnetto al barese Rossi del 13 marzo).

Nervosetto lo è sempre stato, il gigante svedese (chiedere a Chiellini, Mexes, Dacourt, Thiago Motta, Roberto Mancini, Canizares, vabbé la lista di quest'altri stinchi di santo è lunghetta), ma stavolta, diciamolo, se lo son messo un pochino sul naso (proprio lui, un esperto). Forse gli era andata bene le altre volte? Quella di ieri è stata la quarta espulsione in serie A, la settima complessiva con la maglia di club italiani: due con la Juventus nel 2005-06 (Juve-Bayern di Champions nel 2005; Roma-Juve di Coppa Italia nel 2006); tre nell'Inter nel 2006-07.

Proprio ai tempi dell'Inter, il periodo di maggiore nervosismo, a Roma (2-0 con la Lazio) calciò in porta quando l'arbitro aveva appena fischiato il suo quarto fuorigioco, meritandosi un secondo - fiscalissimo - cartellino giallo subito trasformato in rosso. Poi, in pieno recupero, a Parma, due gialli in sei minuti (lite con Coly e perdita di tempo). Fuori anche in Champions contro il Bayern. E le due col Milan.

Fatto sta che, nei precedenti campionati nazionali cui ha preso parte, dal Malmoe (nel '99) passando per Ajax, Juventus, Inter e Barcellona, era stato espulso solo 2 volte, alla prima stagione con i nerazzurri, come detto. Scordiamoci, quindi, di farne un altro Sivori o peggio ancora un Montero, distante anni luce con i suoi 16, irraggiungibili rossi.



Ma il problema, ora, sarà un altro. Ibrahimovic dà il meglio quando fiorisce la primavera: 6 gol con i blaugrana l'anno passato (checché se ne dica), nientemeno 9 con l'Inter la stagione prima (senza dimenticare la doppietta scudetto di Parma nuovamente per la squadra di Moratti sulle sole 3 presenze del 2007). Nel 2005, gli juventini lo ricorderanno, ancora 6 reti in 8 gare e titolo al primo anno in bianconero. Paradossalmente, stavolta, il Milan potrebbe anche farne a meno: nelle ultime due partite senza la punta svedese ha incrementato il vantaggio sull'Inter. Col Bari il pareggio di Cassano ha portato il +4 (con Ibra in campo) a +5, stesso margine riguadagnato nel derby e confermato dalla vittoria di Firenze. Insomma, milanisti: Allegri.

Riguarda lo speciale derby Milan-Inter

Commenta nel Forum di Milan