Garella dixit: Mazzarri è il nuovo Maradona del Napoli
CalcioL'ex portiere della squadra che vinse il campionato con Diego vede nel tecnico degli azzurri il pibe de oro attuale, capace di far sognare un'intera città. "Io mi auguro sia quest'anno quello dello scudetto...". GUARDA LE FOTO
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Negli anni '80 l'uomo in più era Maradona, adesso c'è Mazzarri. Claudio Garella, l'ex portiere che tra i pali del Napoli vinse lo scudetto 86-87, vede nel tecnico degli azzurri il pibe de oro attuale, capace di far sognare un'intera città e che gara dopo gara tiene il passo del Milan inseguendolo a soli tre punti.
"Il Napoli può coltivare il terzo sogno - dice Garella ospite di Radio anch'io lo sport -, per la forza che dimostra tutte le domeniche, per la capacità tecnica e quella mentale, per il pubblico che lo segue. Per tutti questi motivi il Napoli puo' inseguire il terzo scudetto".
L'ex portiere condivide la filosofia dell'allenatore: "A sei giornate dalla fine Mazzarri dice che il calendario nemmeno lo guarda e ha ragione, giusto andare avanti giornata dopo giornata: non c'è una favorita, il Napoli deve giocare partita per partita. Questa squadra ha tantissimi margini di crescita, a questo Napoli si possono aggiungere un paio di giocatori top e con il gruppo che ha ha grandissimi margini, più delle grandi, se non si riesce a guastare il giocattolo. Io mi auguro sia quest'anno quello dello scudetto, ma comunque si è inaugurato un ciclo. Il calcio del resto è bellissimo perché ci sono tante realtà, penso all'Udinese che ha uno come Di Natale che ha rifiutato la Juve e che ora lotta per la Champions: meno male che c'è una squadra così, perché almeno non si parla solo di Inter, Milan".
Sulla regolarità del campionato, nessun dubbio: "Gli arbitri alla fine non influiscono sull'esito, forse mancano di personalità rispetto ad alcuni del passato, ma sono molto bravi e non influiscono sul campionato". Quanto al Napoli, secondo in classifica a tre lunghezze dal Milan, deve crederci, perché non in campo ma in panchina ha un grande. "Noi avevamo il più grande giocatore del mondo con la sua follia, con il suo gioco - conclude Garella - e la squadra attuale non può essere paragonata alla nostra. Ma Mazzarri è il Maradona del Napoli: un allenatore che è riuscito a legare la società, il pubblico, i giocatori ed è diventato un idolo per tutto questo. La grande personalità che ha questo allenatore si riflette su tutta la squadra".
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Negli anni '80 l'uomo in più era Maradona, adesso c'è Mazzarri. Claudio Garella, l'ex portiere che tra i pali del Napoli vinse lo scudetto 86-87, vede nel tecnico degli azzurri il pibe de oro attuale, capace di far sognare un'intera città e che gara dopo gara tiene il passo del Milan inseguendolo a soli tre punti.
"Il Napoli può coltivare il terzo sogno - dice Garella ospite di Radio anch'io lo sport -, per la forza che dimostra tutte le domeniche, per la capacità tecnica e quella mentale, per il pubblico che lo segue. Per tutti questi motivi il Napoli puo' inseguire il terzo scudetto".
L'ex portiere condivide la filosofia dell'allenatore: "A sei giornate dalla fine Mazzarri dice che il calendario nemmeno lo guarda e ha ragione, giusto andare avanti giornata dopo giornata: non c'è una favorita, il Napoli deve giocare partita per partita. Questa squadra ha tantissimi margini di crescita, a questo Napoli si possono aggiungere un paio di giocatori top e con il gruppo che ha ha grandissimi margini, più delle grandi, se non si riesce a guastare il giocattolo. Io mi auguro sia quest'anno quello dello scudetto, ma comunque si è inaugurato un ciclo. Il calcio del resto è bellissimo perché ci sono tante realtà, penso all'Udinese che ha uno come Di Natale che ha rifiutato la Juve e che ora lotta per la Champions: meno male che c'è una squadra così, perché almeno non si parla solo di Inter, Milan".
Sulla regolarità del campionato, nessun dubbio: "Gli arbitri alla fine non influiscono sull'esito, forse mancano di personalità rispetto ad alcuni del passato, ma sono molto bravi e non influiscono sul campionato". Quanto al Napoli, secondo in classifica a tre lunghezze dal Milan, deve crederci, perché non in campo ma in panchina ha un grande. "Noi avevamo il più grande giocatore del mondo con la sua follia, con il suo gioco - conclude Garella - e la squadra attuale non può essere paragonata alla nostra. Ma Mazzarri è il Maradona del Napoli: un allenatore che è riuscito a legare la società, il pubblico, i giocatori ed è diventato un idolo per tutto questo. La grande personalità che ha questo allenatore si riflette su tutta la squadra".
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