Brescia-Milan e Inter-Lazio: gemellate sì, ma non troppo

Calcio
Il "drammatico" Lazio-Inter del 5 maggio, con Ronaldo e tutti i nerazzurri finiti in lacrime (Foto Ansa)
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La 34.a giornata di Serie A potrebbe risultare decisiva su diversi fronti, dallo scudetto alla salvezza. Ma in calendario si troveranno una contro l'altra due coppie di squadre storicamente amiche, perfino dopo un 5 maggio...

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di Alfredo Corallo

"Non dimenticherò mai le emozioni vissute lì...". Ma anche: "Mi piacerebbe far perdere lo scudetto al 'mio' Milan...". C'è stato un tempo, insomma, in cui uno era laziale e l'altro di fede rossonera. Ma oggi Dejan Stankovic è il leader dell'Inter, Andrea Caracciolo l'uomo-speranza delle rondinelle bresciane. Fatto sta che c'è un gemellaggio, forte, dietro le sfide incrociate che potrebbero risultare decisive nella volata scudetto-champions-salvezza (al bando i "salvi matematicamente", "quelli che...ci toglieremo qualche soddisfazione" e gli "scoppiati" da Europa League). Solo Inter-Lazio e Brescia-Milan: la doppia-coppia che si giocherà la partita cruciale - parola di Allegri - di questa stagione.

Il legame tra nerazzurri e biancocelesti nasce intorno alla metà degli anni '80, un po' per "affini" interessi politici (robe da curvaioli), un po' per l'avversione viscerale di entrambi (odio, meglio) per la Roma. Sono rimasti uniti in momenti delicati, altroché: dalla finale di Coppa Uefa del '98 (quella del 3-0 con slalom ubriacante di Ronaldo a Marchegiani) al "tragico" 5 maggio; fino ai tre punti-scudetto dello "scansamose" concessi gentilmente da Reja & Co. l'anno passato ai ragazzi di Mourinho, fondamentali per la vittoria finale in campionato (alla faccia della Roma, appunto).

Tra Brescia e Milan è un'altra bella storietta (con l'antipatia per Atalanta denominatore comune). Nel '93, alla festa-tricolore di quel Diavolo di Capello - reduce sì dagli anni dei record, ma che per poco non si faceva rimontare dalle magie di Ruben Sosa - i leoni di Lucescu, al grido corale di San Siro "resterete, resterete, resterete in serie A" strappavano il punto di cortesia (poi inutile). Romanticissimo invece il ricordo del 16 maggio 2004 - nella domenica, peraltro, dell'ultimo titolo nazionale milanista - quando Roberto Baggio lasciava il calcio giocato, coccolato dall'abbraccio di Paolo Maldini e dalla standing ovation del Meazza (cinque-minuti-cinque di applausi scoscianti).

Ci sarà poco spazio per cadò pasquali e smancerie in questa 34.a giornata. Se l'Inter vuole evitare noie da preliminari (di Champions) deve fare fuori la Lazio, soltanto tre punti più indietro e pronta ad addentare la preda. E se il Milan vorrà cucirsi in fretta il 18° scudettino sulla maglia, non potrà fare certo sconti al Brescia (seppur con l'acqua alla gola). Dopo, promesso, amici come prima.

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