La Juve lavora al dopo Delneri: Mancini il favorito
Calcio
Il sogno resta Spalletti, ma una settimana fa i dirigenti bianconeri hanno incontrato a Londra il tecnico del City. Le alternative sarebbero Mazzarri e Villas Boas, che sembra intenzionato a restare un altro anno al Porto. IL COMMENTO DI BUFFON: VIDEO
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di Antonio Boselli
Cambiare, subito. Ecco perché i dirigenti juventini non hanno perso tempo e una settimana fa hanno incontrato a Londra Roberto Mancini. Per il momento solo una visita di cortesia, ma significativa. Eccome. Tanto più che il giorno dopo Marotta e Paratici - a Milano - hanno ripetuto più o meno le stesse parole anche a Giorgio De Giorgis, l'uomo di fiducia di Roberto Mancini.
Dall'incontro non è nato un no. La Juventus non solo deve strappare l'allenatore al Manchester City, una delle squadre più ricche del mondo, ma soprattutto deve proporre al Mancio un ingaggio pesante e un mercato da grande. E non è facile. Anche perché Mancini, con il suo passato interista e gli attacchi alla vecchia dirigenza juventina, non è amato dai tifosi, ma serve un allenatore con queste caratteristiche: giovane, abile a gestire uno spogliatoio importante, capace di aprire un ciclo. Per questo, ci stanno provando, anche se i contorni sono quelli di una Mission Impossible.
Naturalmente esistono le alternative. in cima alla lista Luciano Spalletti, da sempre il preferito alla dirigenza juventina. Ma, anche in questo, caso l'accordo è praticamente impossibile. Più addirittura di Mancini. Il contratto con lo Zenit e i soldi da investire sono ostacoli difficili da superare. L'alternativa allora potrebbe essere un allenatore emergente: su tutti Villas Boas. Il portoghese sta incantando l'Europa con il suo Porto : vi ricorda qualcuno? L'altro nome è Walter Mazzarri, protagonista di una stagione strepitosa con il Napoli. Ma se Villas Boas sembra intenzionato a rimanere un altro anno al Porto, Mazzarri è blindato da De Laurentiis che proprio non vuole privarsi del suo allenatore. Difficile convincere il presidente, impensabile andare allo scontro. Da qui i tanti dubbi e una sola certezza, la Juve vuole tornare a vincere, subito.
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Cambiare, subito. Ecco perché i dirigenti juventini non hanno perso tempo e una settimana fa hanno incontrato a Londra Roberto Mancini. Per il momento solo una visita di cortesia, ma significativa. Eccome. Tanto più che il giorno dopo Marotta e Paratici - a Milano - hanno ripetuto più o meno le stesse parole anche a Giorgio De Giorgis, l'uomo di fiducia di Roberto Mancini.
Dall'incontro non è nato un no. La Juventus non solo deve strappare l'allenatore al Manchester City, una delle squadre più ricche del mondo, ma soprattutto deve proporre al Mancio un ingaggio pesante e un mercato da grande. E non è facile. Anche perché Mancini, con il suo passato interista e gli attacchi alla vecchia dirigenza juventina, non è amato dai tifosi, ma serve un allenatore con queste caratteristiche: giovane, abile a gestire uno spogliatoio importante, capace di aprire un ciclo. Per questo, ci stanno provando, anche se i contorni sono quelli di una Mission Impossible.
Naturalmente esistono le alternative. in cima alla lista Luciano Spalletti, da sempre il preferito alla dirigenza juventina. Ma, anche in questo, caso l'accordo è praticamente impossibile. Più addirittura di Mancini. Il contratto con lo Zenit e i soldi da investire sono ostacoli difficili da superare. L'alternativa allora potrebbe essere un allenatore emergente: su tutti Villas Boas. Il portoghese sta incantando l'Europa con il suo Porto : vi ricorda qualcuno? L'altro nome è Walter Mazzarri, protagonista di una stagione strepitosa con il Napoli. Ma se Villas Boas sembra intenzionato a rimanere un altro anno al Porto, Mazzarri è blindato da De Laurentiis che proprio non vuole privarsi del suo allenatore. Difficile convincere il presidente, impensabile andare allo scontro. Da qui i tanti dubbi e una sola certezza, la Juve vuole tornare a vincere, subito.
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