Amarcord Genoa: quel derby di 2 anni fa che incoronò Milito

Calcio
Diego Milito e Raffaele Palladino festeggiano dopo un gol in maglia rossoblù
diego_milito_raffaele_palladino_genoa_getty_1

C'è un video che gira insistentemente nei forum e nei siti dei tifosi genoani in queste ore: è quello che riporta alla memoria i ricordi del 3 maggio di due anni fa. Il Principe segna la prima tripletta nella storia della stracittadina e sbanca Marassi

Guarda le statistiche della Serie A

C'è un video che gira insistentemente nei forum e nei siti dei tifosi genoani in queste ore. Non è un video creato dai tifosi per motivare la squadra in vista del derby, anche se l'obiettivo non si discosta troppo. 3 maggio 2009, esattamente due anni fa, una data che qualsiasi tifoso rossoblù ha segnato sul calendario, quella del derby vinto tre a uno con tripletta del Principe del Bernal Diego Milito.

Quel derby è entrato nella storia del Genoa per diversi motivi: i rossoblù non vincevano entrambe le stracittadine da 44 anni, nessuno aveva mai segnato una tripletta nel Derby della Lanterna e da oltre 50 anni il Grifone non si imponeva sui blucerchiati con oltre un gol di scarto. Al di là dei numeri e del risultato, i tifosi della Gradinata Nord lo ricordano per l'esultanza del loro Principe sotto la gradinata opposta: lo sguardo quasi perso nel vuoto, incredulo, la mano che si alza nel cielo di un Marassi traboccante entusiasmo con le tre dita della mano aperte, sventolate in faccia ai sampdoriani che, in superiorità numerica, tentavano gli ultimi disperati assalti per raggiungere il pareggio.

L'anno dopo il Genoa avrebbe conquistato la vittoria più netta in una derby dell'era moderna vincendo per 3-0. Gioia grande sì, ma imparagonabile a quella regalata da Milito alla sua gente pochi mesi prima. Un derby vinto, messo in cassaforte nel recupero ma dominato, uno dei più belli a livello emozionale i i sostenitori del Vecchio Balordo ricordino. Con un solo protagonista. Del passato, e forse anche del futuro.

Commenta nel forum del Genoa


IL VIDEO