Lippi allenerà all'estero: "In Italia non ci si diverte"
CalcioL'ex commissario tecnico della nazionale è pronto a tornare in panchina dopo l'anno sabbatico, osservato per scelta personale: "Ho tante proposte ma scarterò l'Italia. Preferirei una Nazionale, ma non escludo club di un certo tipo...". IL VIDEO
Soltanto un mese fa si candidava per la panchina del Chelsea, forse stregato dal fascino del calcio inglese. Oggi, Marcello Lippi, non esclude l'ipotesi di accettare offerte da grossi club, ma si dice più propenso a tornare ad allenare una nazionale. Per l'ex ct azzurro l'anno sabbatico, che è stato una scelta, come ci tiene a precisare, si può dunque considerare terminato.
La voglia di rimettersi in gioco c'è, ma non in Italia e non con un club. "Meglio una nazionale" ha commentato ospite su Radio Monte Carlo nel programma di 'Teo in tempo reale': "Quest'anno ho avuto tante proposte, ma non le ho prese in considerazione perché avevo deciso di stare fermo tutto l'anno. Quelle che verranno per la prossima stagione le valuterò bene e se ci sarà qualcosa di interessante, come Paese, si vedrà ".
Si vocifera di un possibile approdo al Napoli, se Mazzarri dovesse andare via, ma Lippi smentisce: "No, io in Italia preferirei non lavorare più, quello che dovevo fare l'ho fatto. In Italia è difficile divertirsi: se perdi due partite non si diverte nessuno". "Preferirei una Nazionale - ha aggiunto l'ex ct azzurro -. E' evidente che se dovesse arrivare un club di un certo tipo...".
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La voglia di rimettersi in gioco c'è, ma non in Italia e non con un club. "Meglio una nazionale" ha commentato ospite su Radio Monte Carlo nel programma di 'Teo in tempo reale': "Quest'anno ho avuto tante proposte, ma non le ho prese in considerazione perché avevo deciso di stare fermo tutto l'anno. Quelle che verranno per la prossima stagione le valuterò bene e se ci sarà qualcosa di interessante, come Paese, si vedrà ".
Si vocifera di un possibile approdo al Napoli, se Mazzarri dovesse andare via, ma Lippi smentisce: "No, io in Italia preferirei non lavorare più, quello che dovevo fare l'ho fatto. In Italia è difficile divertirsi: se perdi due partite non si diverte nessuno". "Preferirei una Nazionale - ha aggiunto l'ex ct azzurro -. E' evidente che se dovesse arrivare un club di un certo tipo...".
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