Nesta: "Allegri fondamentale, altri big per la Champions"
CalcioIl difensore del Milan ha commentato a "I signori del calcio" la stagione rossonera: "C'è molto del mister in questo scudetto". Sull'addio di Pirlo: "E' uno degli ultimi geni del calcio". Per vincere ancora: "Occorre qualche altro campione". L'ALBUM
LO SPECIALE: Lo scudetto 2011 è rossonero
FOTO: L'album dello scudetto
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Fresco di rinnovo per un anno, Alessandro Nesta guarda avanti con fiducia avendo come obiettivo quello di sempre: vincere. Ancora con il Milan per cui dalla prossima stagione si aspetta "di non trascinarmi, soprattutto quello. Ci sono degli obiettivi importanti, mi auguro di giocare, di stare bene fisicamente, visto che ne ho passate tante. E poi, di vincere ancora perché chi è abituato a vincere non s'accontenta mai. Un'altra Champions? Non sarebbe male, speriamo" ha detto. Per Nesta lo scudetto è arrivato "perché la società ha speso tanto e ha comprato giocatori importanti. Avevamo un gap importante nei confronti dell'Inter. L'anno scorso non avremmo mai potuto competere con loro perché erano più forti di noi".
L'arrivo di Allegri ha certamente rappresentato una svolta in questo senso e si è visto sul campo ed anche fuori. "Questa squadra aveva bisogno di un cambiamento per ritrovare anche le motivazioni. Allegri è arrivato con molta umiltà, mettendo delle regole, facendosi rispettare. Poi, credo abbia fatto anche un grande lavoro tattico, inserendo i nuovi nel modo giusto. L'importanza di Allegri in questo scudetto è notevole". Finito il campionato, Nesta si è trovato con parecchi suoi compagni a discutere con il Milan per un eventuale nuovo contratto ("Dopo questo un altro rinnovo? Vediamo, andiamo mese per mese e vediamo come va"). Molti, tra cui lui, hanno rinnovato mentre ad esempio il suo grande amico Pirlo è finito alla Juve.
"Eravamo tutti in bilico, il Milan ci ha dato appuntamento, uno o due al giorno. A qualcuno era arrivato qualche segnale, a lui ancora niente. Alla fine lui ha scelto di andare alla Juve ma è stata una decisione consensuale col Milan, una decisione che andava bene ad entrambe le parti. Pirlo - contina - per me è uno degli ultimi geni del calcio perché quello che ho visto fare a lui in questi nove anni di Milan, l'ho visto fare a pochi". "Cosa manca al Milan per tornare ad essere competitivo in Champions League? Bisogna comprare qualche campione importante, ci vuole qualcosa in più perché in questo momento dobbiamo confrontarci con Barcellona e Real Madrid che sono squadre piene di campioni. Penso che il Milan abbia le idee chiare e punterà a quello".
Si tocca anche il capitolo Leonardo, l'ex tecnico che quest'anno è finito sulla panchina dei cugini interisti. Nesta gli rimarrà sempre amico. "Con lui ho avuto un bel rapporto. Poi, una volta che vai via dal Milan, ti chiama l'Inter e che fai? Non ci vai? Se pensi di continuare a fare il mestiere dell'allenatore e ti chiama l'Inter che l'anno prima ha vinto la Coppa dei Campioni, è normale che ci vai. Quando ti ricapita? Non lo vedo come un traditore. E' un professionista che ha fatto le sue scelte, è stato coraggioso e da me avrà sempre rispetto".
Per Nesta i momenti chiave sono stati "Il derby di ritorno e la partita a Torino con la Juventus". Il difensore ha sempre rifiutato l'etichetta di Milan Ibra-dipendente. "Ibra è forse il giocatore più importante che abbiamo, ci ha fatto fare un salto di qualità importante. Ci sono però altri campioni davanti: Pato, Cassano, Robinho, Pippo Inzaghi, se si riprende. In un sistema di gioco collaudato come quello del Milan, si può sostituire chiunque. Chi sarà il mio erede? Il Milan avrà sempre giocatori importanti. Adesso c'è Thiago Silva, che nel suo ruolo credo sia il più forte difensore in questo momento".
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Fresco di rinnovo per un anno, Alessandro Nesta guarda avanti con fiducia avendo come obiettivo quello di sempre: vincere. Ancora con il Milan per cui dalla prossima stagione si aspetta "di non trascinarmi, soprattutto quello. Ci sono degli obiettivi importanti, mi auguro di giocare, di stare bene fisicamente, visto che ne ho passate tante. E poi, di vincere ancora perché chi è abituato a vincere non s'accontenta mai. Un'altra Champions? Non sarebbe male, speriamo" ha detto. Per Nesta lo scudetto è arrivato "perché la società ha speso tanto e ha comprato giocatori importanti. Avevamo un gap importante nei confronti dell'Inter. L'anno scorso non avremmo mai potuto competere con loro perché erano più forti di noi".
L'arrivo di Allegri ha certamente rappresentato una svolta in questo senso e si è visto sul campo ed anche fuori. "Questa squadra aveva bisogno di un cambiamento per ritrovare anche le motivazioni. Allegri è arrivato con molta umiltà, mettendo delle regole, facendosi rispettare. Poi, credo abbia fatto anche un grande lavoro tattico, inserendo i nuovi nel modo giusto. L'importanza di Allegri in questo scudetto è notevole". Finito il campionato, Nesta si è trovato con parecchi suoi compagni a discutere con il Milan per un eventuale nuovo contratto ("Dopo questo un altro rinnovo? Vediamo, andiamo mese per mese e vediamo come va"). Molti, tra cui lui, hanno rinnovato mentre ad esempio il suo grande amico Pirlo è finito alla Juve.
"Eravamo tutti in bilico, il Milan ci ha dato appuntamento, uno o due al giorno. A qualcuno era arrivato qualche segnale, a lui ancora niente. Alla fine lui ha scelto di andare alla Juve ma è stata una decisione consensuale col Milan, una decisione che andava bene ad entrambe le parti. Pirlo - contina - per me è uno degli ultimi geni del calcio perché quello che ho visto fare a lui in questi nove anni di Milan, l'ho visto fare a pochi". "Cosa manca al Milan per tornare ad essere competitivo in Champions League? Bisogna comprare qualche campione importante, ci vuole qualcosa in più perché in questo momento dobbiamo confrontarci con Barcellona e Real Madrid che sono squadre piene di campioni. Penso che il Milan abbia le idee chiare e punterà a quello".
Si tocca anche il capitolo Leonardo, l'ex tecnico che quest'anno è finito sulla panchina dei cugini interisti. Nesta gli rimarrà sempre amico. "Con lui ho avuto un bel rapporto. Poi, una volta che vai via dal Milan, ti chiama l'Inter e che fai? Non ci vai? Se pensi di continuare a fare il mestiere dell'allenatore e ti chiama l'Inter che l'anno prima ha vinto la Coppa dei Campioni, è normale che ci vai. Quando ti ricapita? Non lo vedo come un traditore. E' un professionista che ha fatto le sue scelte, è stato coraggioso e da me avrà sempre rispetto".
Per Nesta i momenti chiave sono stati "Il derby di ritorno e la partita a Torino con la Juventus". Il difensore ha sempre rifiutato l'etichetta di Milan Ibra-dipendente. "Ibra è forse il giocatore più importante che abbiamo, ci ha fatto fare un salto di qualità importante. Ci sono però altri campioni davanti: Pato, Cassano, Robinho, Pippo Inzaghi, se si riprende. In un sistema di gioco collaudato come quello del Milan, si può sostituire chiunque. Chi sarà il mio erede? Il Milan avrà sempre giocatori importanti. Adesso c'è Thiago Silva, che nel suo ruolo credo sia il più forte difensore in questo momento".