Scommesse, Signori nega. La Procura: "Conferme su gara di A"

Calcio
A Cremona è il giorno di Beppe Signori. Nuovi interrogatori nell'ambito dell'inchiesta sul calcio scommesse (Foto Getty)
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Lo ha detto il legale dell'ex bomber dopo l'interrogatorio: "Rifiutò l'esborso di una somma" per truccare Inter-Lecce. Per Berlusconi così si sporca l'immagine del calcio. Di Martino non esclude nuovi indagati: non sono Vieri e Totti. FOTO E VIDEO

LE NEWS: scommesse, Signori nega. La Procura: "Conferme su gara di A" - Le intercettazioni: tutto in 1800 pagine - Tutti i numeri dell'inchiesta "Last Bet"Erodiani cita “capitano giallorossa”. Ma Totti non c’entra nulla - Scommesse, il Gip: "Falsati i campionati" - Scommesse, arrestato Signori. "Manipolazioni impressionanti"

I VIDEO: guarda i match sospetti

LE FOTO: i protagonisti dello scandalo vanno in procura - I protagonisti del nuovo scandalo -  Le tre partite sotto la lente della procura di Napoli - La camorra al San Paolo, Antonio Lorusso a bordo campo

Ore 21.40, possibili altri indagati - "Per ora non ci sono state nuove iscrizioni, ma è verosimile che ce ne siano, sarebbe normale in un procedimento così ampio. Queste, però, potrebbero non essere a livello associativo". Sui giornali sono usciti "nomi che non esistono". Lo ha spiegato il procuratore di Cremona, Roberto Di Martino, facendo un sunto della giornata di interrogatori di oggi, giorno in cui è stato interrogato, soprattutto, il titolare di agenzia di scommesse, Massimo Erodiani. Il procuratore ha spiegato che l'interrogatorio di Erodiani non è finito, in quanto, tra le gare citate dal suo coindagato, Marco Pirani (complessivamente una trentina, comprese quella già contenute nell'ordinanza di custodia cautelare) "ve ne sono molte ancora da prendere in considerazione". "Qualora dovessero esserci episodi che non appartengono alla nostra giurisdizione - ha spiegato Di Martino - si valuterà se trasmettere gli atti ad altre autorita' giudiziarie". Per quanto riguarda gli aspetti chiariti "una delle partite di serie A è certamente riconducibile al gruppo, mentre ve ne sono altre che necessitano di altri approfondimenti".

Ore 20.50, altre foto Ansa di Antonio Lo Russo in campo a Napoli
- Spuntano dall'archivio dell'ANSA, nuove foto che ritraggono Antonio Lo Russo, il figlio di Salvatore, 'boss' dell'omonimo clan camorristico detto anche dei  'Capitoni', mentre assiste ad altre due gare interne del Napoli, oltre a quel Napoli-Parma del 10 aprile 2010 di cui tanto si è parlato. Con il caldo o con il freddo, in posticipo notturno o nel più tradizionale appuntamento pomeridiano delle 15.00, Antonio Lo Russo prima dell'emissione nei suoi confronti di una ordinanza di custodia cautelare, non si perdeva una partita del Napoli, squadra della quale, evidentemente, deve essere un tifoso accanito. "Le indagini che stiamo facendo noi e che riguardano gli interessi della camorra sul gioco delle scommesse, per ora, non hanno alcun riferimento a partite di Serie A - ha detto il procuratore di Napoli Lepore - L'episodio di Antonio Lo Russo a bordo campo non ha niente a che fare con la nostra inchiesta. Stiamo arrivando quasi all'assurdo che i processi li facciamo nei campi sportivi e nelle piazze pubbliche. Il fatto della presenza del figlio del boss a bordo campo dal punto di vista penale non è un reato, al momento non è latitante e quindi non è di nostro interesse se è entrato abusivamente o meno in campo. Se un giorno uscirà una prova che Lo Russo stava a bordo campo e minacciava i singoli giocatori in campo, allora è un'altra faccenda. Ad oggi risulta che fosse lì solo per vedere la partita".

Ore 20.40, Per Berlusconi così si sporca l'immagine del calcio italiano -
Il premier oggi ha incontrato a palazzo Grazioli alcuni esponenti del Pdl e con loro non ha nascosto la sua preoccupazione. L'amarezza - ha sottolineato - è perchè in questo modo si sporca l'immagine del calcio italiano. A parlare in questo caso non è solo il Presidente del Consiglio, ma anche il presidente del Milan che attende di capire - da appassionato di questo sport - se i fatti contestati dagli inquirenti supereranno la prova dei fatti.

Ore 19.56, nel DL sviluppo tetto alle scommesse-
Nel decreto sviluppo, all'esame delle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera, verrà presentato un emendamento per porre un argine allo scandalo del calcioscommesse. Lo ha annunciato uno dei due relatori al provvedimento, il leghista Maurizio Fugatti. L'emendamento prevede un tetto alle singole scommesse e l'obbligo di segnalarle ai Monopoli dello Stato.

Ore 19.23, finito l'interrogatorio di Erodiani: pochi accenni alla A - Dopo sette ore si è concluso  l'interrogatorio di Massimo Erodiani nell'ambito dell'inchiesta sul  calcio scommesse, ma il procuratore capo di Cremona Roberto Di Martino, si è riservato di risentirlo nei prossimi giorni. Al termine del lungo interrogatorio il difensore di Erodiani, Giancarlo De Marco ha spiegato come si sia fatto solo qualche accenno ad alcune partite di serie A, ed in particolare Inter-Lecce, Genova-Lecce, Lecce-Cagliari, Atalanta-Piacenza ma non Genoa-Fiorentina. "Erodiani - ha spiegato il suo legale - non ha avuto contatti con  giocatori o dirigenti di società di calcio e l'unico contatto, via chat, fasullo è stato con una persona che si qualificava come ex giocatore, cioè Daniele Corvia. Erodiani tuttavia ritiene che non si trattasse di Corvia ma, forse, dello stesso Marco Paoloni", l'ex portiere della Cremonese dal quale è partita l'inchiesta. Prima di  lasciare il tribunale di Cremona De Marco ha poi fatto sapere che nei  prossimi giorni chiederà l'istanza degli arresti domiciliari per il suo assistito.

Ore 19.18, gli atti giovedì in Federcalcio -
La Procura della Federcalcio avrà a disposizione gli atti dell'inchiesta di Cremona giovedì. Lo ha annunciato il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, al termine della cerimonia per i 100 anni dell'Associazione italiana arbitri. "I prossimi campionati partono regolarmente soprattutto alla luce del fatto che domani, come ha detto il procuratore Di Martino, saranno disponibili gli atti in Procura
federale", ha spiegato Abete, aggiungendo che la Federazione sta "seguendo con grande attenzione tutta la vicenda".

Ore 18.45, il legale di Signori chiederà la revoca della custodia cautelare -
Il legale di Beppe Signori, Silvio Caroli, chiederà domani la revoca della custodia cautelare per l'ex attaccante della nazionale, arrestato nell'ambito dell'inchiesta sulle partite truccate della procura di Cremona. Lo ha annunciato, al termine dell'interrogatorio di garanzia del giocatore, lo stesso legale, che ha più volte puntualizzato come l'interrogatorio sia stato incentrato soprattutto sull'incontro del 15 marzo a Bologna di cui si parla nell'ordinanza, dove sarebbe stato proposto a Signori una partecipazione su Inter-Lecce, piuttosto che sull'associazione a delinquere che rappresenta il motivo per cui il giocatore è stato arrestato.

Ore 18.25, "Signori disse no ad Erodiani"
- L'avvocato di Signori, Silvio Caroli, prosegue spiegando che l'interrogatorio davanti al Gip ha avuto "come materia solo l'incontro del 15 marzo in studio, con Erodiani e Bellavista che gli propongono un affare con natura illecita, a cui lui da subito una risposta negativa". Secondo quanto riferito, la proposta rivolta a Signori riguardava "l'esborso di una somma per ammorbidire Inter-Lecce", ma che in quel momento "ancora non si sapeva se ci fossero giocatori arrendevoli", cosa che era più un auspicio che altro. Signori si sarebbe recato all'incontro "su invito del proprio commercialista", che però non gli avrebbe esplicitato i motivi, al punto che lui "ignorava chi fossero i due interlocutori". In particolare l'ex attaccante di Lazio e Bologna avrebbe dovuto fornire "30-40 euro" ma, secondo l'interpretazione dei legali, già da un'intercettazione presente nell'ordinanza emessa dal gip, quella del 19 marzo, si "trova la risposta su chi ha finanziato l'operazione andata male", ovvero il commercialista Francesco Giannone. "C'è una frase in cui dice che la garanzia la presta lui", puntualizza Caroli, che ha anche aggiunto che l'interrogatorio è stato perimetrato solo su Inter-Lecce, mentre "non abbiamo parlato del reato di associazione" che "è alla base della custodia".

Ore 17.49, la difesa di Corvia - Daniele Corvia aveva presentato un esposto dettagliato alla Procura della Repubblica di Roma e alla Procura della Federcalcio già il 16 maggio scorso, tre giorni dopo "aver ricevuto per la prima volta una telefonata di contenuto sospetto da persona sconosciuta, oggi individuabile come il signor Massimo Erodiani". Lo fa sapere il suo legale, Giovanni Del Re, precisando che il contenuto degli articoli sul giocatore del Lecce nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse "è assolutamente fuorviante, perché lo stesso è totalmente estraneo ai fatti per l'assenza del suo nome nelle 612 pagine dell'ordinanza emessa dal Gip".

Ore 17.46, parla il legale del bomber -
Da Giuseppe Signori, quando gli fu prospettata la possibilità di 'giocare' la partita Inter-Lecce, in un incontro nello studio del suo commercialista il 15 marzo scorso, venne un "secco no". Lo ha spiegato la difesa al termine dell'interrogatorio di garanzia dell'ex calciatore.

Ore 17.10
, si è concluso l'interrogatorio di Signori
- L'ex giocatore di Lazio e Bologna è uscito dall'ufficio del gip Guido Salvini.

Ore 17.00, Aams: "Nessun flusso anomalo su Napoli-Parma" -
E' al centro dell'inchiesta degli inquirenti napoletani, ma Napoli-Parma del 10 aprile 2010 non ha  creato problemi di flussi anomali agli operatori di scommesse che  fanno capo ai Monopoli di Stato. Al blitz del Parma avevano creduto in pochi: appena lo 0,7% delle scommesse effettuate sulla rete dei  bookmaker italiani era finito sui gialloblu (dati a 7,00), mentre il  Napoli (a 1,50) poteva contare sul 97% di giocate piazzato sulla sua  vittoria, un vantaggio netto ma naturale visto il divario tecnico tra  le due squadre.

Ore 16.29, il procuratore di Napoli: "Napoli non coinvolto" -
Se ci sono dei reati è nostro dovere intervenire. Allo stato attuale posso escludere che il Napoli sia coinvolto". Lo ha detto il procuratore di Napoli, Giovandomenico Lepore. "Per cambiare il risultato di una partita c'è bisogno dell'accordo di tante persone come giocatori, allenatori, arbitri e così via. Non sappiamo ancora il meccanismo tramite il quale il travisamento dei risultati sia avvenuto. Il denaro muove le montagne, poi ci possono essere anche altri interressi collaterali. Siamo all'inizio delle indagini ma penso che verranno fuori molte cose", ha aggiunto Lepore.

Ore 16.09, continua l’interrogatorio di Erodiani - Prosegue nel pomeriggio, dopo una breve pausa, l'interrogatorio di Massimo Erodiani, il titolare di agenzie di scommesse arrestato nell'ambito dell'inchiesta sulle partite truccate. Erodiani da oltre tre ore sta rispondendo alle domande del procuratore Roberto Di Martino. Uno dei suoi legali, durante la pausa, ha spiegato che l'interrogatorio del suo assistito "è ancora in una fase embrionale" e solamente più tardi "si parlerà delle partite di serie A" a cui aveva fatto cenno il coindagato Marco Pirani nella giornata di ieri.

Ore 16.02, parla Prandelli -
"Bisogna aver pazienza e far lavorare i magistrati e la giustizia. Però attenti, viviamo in un mondo di millantatori". E' il monito lanciato da Cesare Prandelli, commissario tecnico della nazionale di calcio, a proposito del scandalo scommesse. "Ho detto dal primo giorno - ha detto all'ANSA il tecnico azzurro - che serve massimo rigore e severità. I calciatori si devono assumere le proprie responsabilità, e noi dobbiamo dire basta all'omertà. Però ho anche l'impressione che in questa vicenda ci siano persone che parlano e millantano cose molto più grandi di loro, per sminuire le proprie, di responsabilità".

Ore 15.49, venerdì vertice Interni-Figc-Coni -
Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni ha convocato per venerdì una riunione al Viminale con i vertici di Figc e Coni per fare il punto sulla task force investigativa per il contrasto alle organizzazioni  criminali attive nel settore delle scommesse illegali sul calcio.

Ore 14.19, reazioni Cesena -
"Sorpresi" per il nome del Cesena comparso nei dialoghi tra Gianfranco Parlato e Massimiliano Erodiani - due dei principali indagati nella vicenda del calcioscommesse - e pronti ad "agire nelle sedi competenti". Reagiscono così, i vertici bianconeri, dopo la pubblicazione sulla stampa di stralci delle conversazioni tra Parlato e Erodiani in cui si fa riferimento alla gara tra la squadra romagnola e il Chievo, finita 1-0 per il Cesena - non come avevano previsto gli scommettitori - e in cui viene tirato in ballo anche l'ex arbitro Treossi ora team manager cesenate.

"Siamo sorpresi di essere chiamati in causa da questi personaggi  - viene osservato dai vertici romagnoli - riscontrando anche che non ci sono coinvolgimenti diretti di tesserati bianconeri. E' sufficiente comunque aver visto la partita per capire che tipo di gara sia stata - viene aggiunto -: noi dovevamo assolutamente vincere. Anche il nome di Fiorenzo Treossi viene soltanto dedotto: stiamo valutando se agire nella sedi competenti nei confronti di chi ha fatto in questo caso il nome del Cesena".

Ore 14.18, Signori è a Cremona -
L'ex bomber azzurro Beppe Signori è giunto in tribunale a Cremona per essere interrogato dal gip Guido Salvini nell'ambito dell'inchiesta sulle partite truccate. Stando al suo avvocato, Silvio Caroli, l'ex calciatore, ora ai domiciliari, ha intenzione di rispondere alle domande del giudice.

Ore 13.00, a Napoli si indaga su 3 match di A -
La Procura di Napoli ha delegato la squadra mobile ad acquisire i filmati relativi a tre partite del campionato di serie A, sia di quello appena concluso sia del precedente. Secondo quanto si è appreso, l'attenzione degli inquirenti si concentra - oltre che su Napoli-Parma del 10 aprile 2010, conclusa 2-3 con la vittoria in rimonta degli emiliani e già al centro dell'attenzione per la presenza a bordo campo del boss Lo Russo - anche su Lecce-Napoli dell'8 maggio scorso, finita 2-1, e su Sampdoria-Napoli 1-0, ultima partita del campionato 2009-2010.

Ore 12.39, legale Erodiani: "Paoloni aveva un debito di 100mila euro"
- Marco Paoloni aveva un debito con Massimo Erodiani di 100mila euro. A confermarlo è lo stesso legale del gestore di numerosi punti  scommessa, arrestato nel corso delle indagini, Giancarlo De Marco, entrando in tribunale dove oggi, il suo assistito sarà interrogato  dal pm Di Martino. Secondo De Marco "Paoloni sembra si sia inventato di potere intervenire su numerose partite, come ad esempio Inter-Lecce e Benevento-Taranto. Per questi incontri il portiere aveva assicurato un alto numero di gol. Così non è stato".

Ore 12.26, Monopoli di Stato, solo sull'Inter gioco anomalo -
16 partite di Lega Pro, 13 di Serie B, 6 di Serie A ed una di Coppa Italia: questo l'elenco delle segnalazioni di gioco anomalo inviate, negli ultimi 12 mesi, dai Monopoli di Stato alla Federcalcio. Per quanto riguarda la Serie A, tra le grandi società solo l'Inter è coinvolta nel flusso di puntate anomale segnalate dall'Aams, mentre non risultano coinvolte in questo elenco Milan, Juventus, Roma e Lazio. "Per garantire la massima sicurezza e regolarità di tutto il settore del gioco stiamo collaborando con le autorità che stanno svolgendo le indagini a Cremona, mettendo a disposizione degli inquirenti tutti i dati di cui siamo in possesso". E' quanto ha detto Antonio Tagliaferri, direttore per i giochi dei Monopoli di Stato (Aams).

Ore 12.07, Erodiani davanti ai pm -
Massimo Erodiani, una delle persone arrestate nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse della procura di Cremona, è intenzionato a rispondere al procuratore Roberto Di Martino, davanti a al quale, nelle prossime ore, dovrebbe ribadire l'assenza di ogni collegamento verso la Serie A. Lo hanno spiegato, entrando nella procura di Cremona, i legali Paolo D'Incecco e Gianfranco De Marchi. "Per quanto riguarda la Seria A ha escluso ogni collegamento", hanno ricordato i legali, parlando dell'interrogatorio di garanzia. Erodiani, comunque, "non si avvarrà" della facoltà di non rispondere, specialmente dopo le dichiarazioni rese dall'altro arrestato Marco Pirani. "Non mi pare che la posizione del mio assistito si sia aggravata (dopo le parole di Pirani, ndr)", ha concluso De Marco.

Ore 11.46, nessun "tesoretto" -
Due anelli e un bracciale d'oro. Nessun 'tesoretto', assegni o denaro contante frutto delle scommesse su partite di calcio truccate. C'erano solo i tre monili nella cassetta di sicurezza di un parente di Marco Pirani, che ieri, mentre il dentista marchigiano raccontava di almeno 30 partite sospette al pm di Cremona, gli agenti della Squadra mobile di Ancona hanno ispezionato nella Banca di Credito Cooperativo di Camerano. Un accesso autorizzato dalla procura di Cremona, che non ha portato ad alcuna scoperta eclatante. Qualche altra verifica sui movimenti bancari dell'indagato era stata ipotizzata, ma vista la sua piena collaborazione con gli inquirenti è possibile che non vi sia dato corso.

Ore 11.45, nessun nuovo indagato -
Non ci sono nuovi indagati nell'inchiesta sul Calcioscommesse di Cremona. E' quanto l'Agi apprende da fonti investigative. Indiscrezioni di stampa avevano ipotizzato nuovi indagati, tra cui anche l'ex calciatore dell'Inter Bobo Vieri, tirato in ballo in un'intercettazione di cui alcuni stralci sono stati pubblicati oggi.

Ore 11.18, spuntano diversi nomi -
Nomi anche importanti, di protagonisti e gregari del calcio passato e presente (società, dirigenti, calciatori e persino arbitri) in alcuni passaggi delle tantissime telefonate tra gli indagati intercettate dalla Squadra Mobile di Cremona nel corso delle indagini sul calcio scommesse. Sono certosinamente annotate sui cosiddetti "brogliacci" allegati ai faldoni delle indagine da chi da mesi sta lavorando senza sosta per inchiodare chi da tempo condiziona (o ci prova) molte partite delle prime tre Serie del calcio nazionale per lucrarci attraverso le puntate. Sono nomi eclatanti che gli scommettitori, calciatori e professionisti arrestati o indagati dal 1 giugno scorso, tirano continuamente in ballo ma dalle indagini non è mai emerso un loro coinvolgimento. Gli investigatori spiegano a TMNews che "non si tratta altro che di nomi, per i quali non è stato provato assolutamente nulla".

Tracce? "Nomi, che riteniamo vengano usati dagli indagati per vantare rapporti magari anche inesistenti - chiosa l'investigatore - probabilmente al fine di accreditarsi nell'ambiente delle scommesse sulle partite truccate". Dunque anche volendo forzare sul fatto che si tratti di tracce, si tratta di elementi assolutamente parziali che, se non emergeranno fatti nuovi ed eclatanti al momento imprevisti dalla polizia, non dimostrano nulla e che per questo non sono nemmeno stati approfonditi. "Noi ci preoccupiamo dei riscontri emersi in questa inchiesta la cui validità è stata fin qui ampiamente confermata dagli indagati nel corso dei loro interrogatori e dal proseguo delle nostre investigazioni" continua l'investigatore senza nascondere una certa soddisfazione.

E oggi gli interrogatori proseguiranno. Davanti al Procuratore Roberto Di Martino arriveranno  Massimo Erodiani, il titolare di diversi punti scomessa, e Giorgio Buffoni, direttore sportivo del Ravenna Calcio. Alle 15 il Gip Guido Salvini farà l'interrogatorio di garanzia all'ex attaccante della Nazionale Beppe Signori.

Ore 10.44, l'inchiesta di Napoli -
"Questo signore presentato nelle foto era vicino a un rappresentante delle forze dell'ordine ed era alle dipendenze di un manutentore del campo di gioco, quindi non è che il calcio Napoli può stare all'entrata a verificare la fedina penale di tutti quelli che entrano, altrimenti dovremmo anche investigare, e non solo sui frequentatori dello stadio". Così il presidente del Calcio Napoli Aurelio de Laurentiis ha risposto ai cronisti che gli chiedevano della presenza a bordo campo, durante Napoli-Parma del 2010, di Antonio Lo Russo, figlio del boss della camorra Salvatore.

De Laurentiis ha poi proposto l'istituzione di un "tavolo immediato" con Fifa e Uefa per "stabilire regole ferree, chiare e inopinabili", per disciplinare a livello internazionale il mondo delle scommesse sportive.

Sull'episodio del figlio del boss al San Paolo, ha poi parlato anche il neo-sindaco Luigi De Magistris: "Troveremo le soluzioni migliori per evitare qualsiasi tipo di situazioni spiacevoli. Creeremo le condizioni affinché tutto si possa svolgere  nella massima trasparenza e serenità com'è giusto che sia nello sport".

Ore 10.41, il giorno di Signori -
Attesa in Tribunale a Cremona  per l'arrivo di Beppe Signori. Già dalle prime ore di questa mattina  numerose telecamere e fotografi stanno aspettando l'arrivo di 'Beppe goal' che alle 14 sarà sentito dal gip, Guido Salvini. Prima di lui  invece il procuratore capo Roberto Di Martino ascolta quanto Massimo Erodiani avrà da raccontargli su questa intricata vicenda di calcio scommesse. Dopo il lungo interrogatorio di Marco Pirani, in tarda serata sono intanto spuntati i primi nomi illustri dalle intercettazioni. Intanto nelle ultime ore i Monopoli di Stato hanno inviato alla  Procura della Repubblica di Cremona il dossier con le 37 partite interessate da scommesse anomale nella stagione calcistica 2010-2011 già segnalate alla Federcalcio. Nel fascicolo ci sarebbero 5 incontri di Serie A, 12 di serie B e 20 di Lega Pro.

Ore 9.41, spunta il nome di Vieri
- L'ex calciatore Christian Vieri, tramite il suo legale Danilo Buongiorno, dichiara "la propria totale estraneità alla vicenda del calcioscommesse". Vieri fa sapere di aver dato mandato al suo legale di "querelare chiunque offenda la sua reputazione e comunque utilizzi impropriamente il suo nome in riferimento ad attività illecite di questa inchiesta".

LE REAZIONI: Berlusconi: "Si sporca l'immagine del calcio" - Zeman: questo calcio ormai è malato - La risposta dei club: "Estranei ai fatti" - L'avvocato Grassani: i verdetti sono a rischio... - L'intervista: parla Mariotto, il ds di Paoloni

TIFOSI IN ANSIA: la paura dei tifosi corre sul webE anche l'ironia impazza online...