Calciopoli, radiato Moggi: "Non mi arrendo, farò ricorso"
CalcioLa commissione disciplinare della Figc motiva così il provvedimento per l'ex dg della Juventus, ma anche per Antonio Giraudo e Innocenzo Mazzini: "Sanzione proporzionata ai fatti commessi, alla loro intrinseca gravità e alle aberranti conseguenze"
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Luciano Moggi, Antonio Giraudo e Innocenzo Mazzini sono radiati. Lo ha deciso la commissione disciplinare, presieduta da Sergio Artico, che ha accolto la richiesta del Procuratore federale, Stefano Palazzi, decretando "la preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della Figc" nei confronti dell'ex direttore generale della Juventus, dell'ex amministratore delegato dello stesso club e dell'ex vicepresidente della Federcalcio. stati inibiti per 5 anni, con proposta di preclusione, nei procedimenti sportivi del 2006 legati allo scandalo calciopoli.
La Commissione presieduta dall'avvocato Sergio Artico ha accolto le richieste del procuratore federale Stefano Palazzi con la decisione resa nota in un documento di 16 pagine. I provvedimenti si fondano sulle "sentenze rese": la Commissione ha accolto la linea del procuratore, secondo cui "sino a oggi non risulta essere intervenuta alcuna decisione a modifica della decisione della Corte federale" del 2006, "né in sede di giustizia penale e amministrativa, né all'interno dell'Ordinamento sportivo, non essendo stata proposta alcuna impugnazione per revocazione o revisione delle delibere assunte dagli Organi della giustizia federale". Adesso per Moggi, Giraudo e Mazzini la possibilità di ricorrere alla Corte di Giustizia federale.
Moggi: "Farò ricorso" - "Non ci vogliono nel calcio - ha detto Moggi a LiberoTv - ma chi fa queste cose, pagherà le conseguenze. Mi aspettavo questa decisione, assolutamente".
Moggi, come Giraudo e Mazzini, può presentare ricorso alla Corte di giustizia federale e, successivamente, all'Alta Corte. "Meglio stare lontano da un mondo come il calcio attuale. La federazione ha qualche scheletro nell'armadio, vediamo cosa viene fuori". Poi aggiunge: "Io farò ricorso, non mi arrendo. Prima però voglio leggere le motivazioni, evidentemente si sono fermati al 2006", dice riferendosi alla decisione della Commissione.
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Luciano Moggi, Antonio Giraudo e Innocenzo Mazzini sono radiati. Lo ha deciso la commissione disciplinare, presieduta da Sergio Artico, che ha accolto la richiesta del Procuratore federale, Stefano Palazzi, decretando "la preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della Figc" nei confronti dell'ex direttore generale della Juventus, dell'ex amministratore delegato dello stesso club e dell'ex vicepresidente della Federcalcio. stati inibiti per 5 anni, con proposta di preclusione, nei procedimenti sportivi del 2006 legati allo scandalo calciopoli.
La Commissione presieduta dall'avvocato Sergio Artico ha accolto le richieste del procuratore federale Stefano Palazzi con la decisione resa nota in un documento di 16 pagine. I provvedimenti si fondano sulle "sentenze rese": la Commissione ha accolto la linea del procuratore, secondo cui "sino a oggi non risulta essere intervenuta alcuna decisione a modifica della decisione della Corte federale" del 2006, "né in sede di giustizia penale e amministrativa, né all'interno dell'Ordinamento sportivo, non essendo stata proposta alcuna impugnazione per revocazione o revisione delle delibere assunte dagli Organi della giustizia federale". Adesso per Moggi, Giraudo e Mazzini la possibilità di ricorrere alla Corte di Giustizia federale.
Moggi: "Farò ricorso" - "Non ci vogliono nel calcio - ha detto Moggi a LiberoTv - ma chi fa queste cose, pagherà le conseguenze. Mi aspettavo questa decisione, assolutamente".
Moggi, come Giraudo e Mazzini, può presentare ricorso alla Corte di giustizia federale e, successivamente, all'Alta Corte. "Meglio stare lontano da un mondo come il calcio attuale. La federazione ha qualche scheletro nell'armadio, vediamo cosa viene fuori". Poi aggiunge: "Io farò ricorso, non mi arrendo. Prima però voglio leggere le motivazioni, evidentemente si sono fermati al 2006", dice riferendosi alla decisione della Commissione.
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