Paoloni resta in carcere, Bellavista no: 15 giorni d'inferno
CalcioIl Gip di Cremona Guido Salvini ha rinviato la decisione sulla richiesta di scarcerazione presentata dai legali del portiere: nelle prossime ore un nuovo interrogatorio. Per l'ex capitano del Bari, invece, sono stati disposti i domiciliari. FOTO E VIDEO
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Interrogatorio Paoloni - Sarà interrogato nelle prossime ore dal gip di Cremona Guido Salvini l'ex portiere della Cremonese, ora del Benevento, Marco Paoloni. Il giudice ha voluto, infatti, ascoltare il calciatore dopo che questo si era avvalso dell'interrogatorio di garanzia per decidere sull'istanza di scarcerazione presentata dai suoi legali.
A quanto si è saputo nei primi giorni della settimana prossima saranno nuovamente interrogati dal pm Di Martino il titolare di agenzie di scommesse Massimo Erodiani e il commercialista bolognese Francesco Giannone.
Paoloni in carcere, Bellavista ai domiciliari - Non tornerà a casa, almeno per il momento, Marco Paoloni ex portiere della Cremonese, ora al Benevento, e personaggio chiave dell'inchiesta sul calcio scommesse. Il Gip di Cremona Guido Salvini, infatti, non ha disposto la scarcerazione per il giocatore che sarà nuovamente interrogato riguardo ad alcune circostanze contraddittorie di cui Paoloni ha parlato nell'interrogatorio davanti al procuratore della Repubblica Roberto Di Martino. Il portiere aveva principalmente negato la sua responsabilità in relazione alla somministrazione di un tranquillante ai propri compagni di squadra in occasione di Cremonese-Paganese del 12 novembre 2010. Torna a casa, ai domiciliari, invece, Antonio Bellavista, ex capitano del Bari. "Ho passato 15 giorni d'inferno ma sono sicuro che ne uscirò pulito. Non c'entro nulla con questa situazione. La mia posizione sarà chiarita quanto prima" ha detto al TG1 l'ex attaccante del Bari.
Altre due gare sospette - Oltre alle 18 gare citate nell'ordinanza di custodia cautelare, ci sono anche Atletico Roma-Viareggio e Mantova-Sassuolo tra le partite contestate ad Antonio Bellavista. Lo si evince dal provvedimento con cui il gip Guido Salvini lo scarcera. Il giudice rileva come siano confermate "la continuità e la stabilità del suo impegno nello sfruttare a proprio vantaggio e a vantaggio dei complici le partite truccate". In intercettazioni, compaiono "anche riferimenti a partite non prese in considerazione nell'ordinanza quali Atletico Roma-Viareggio e Mantova-Sassuolo" mentre sono "numerosissimi gli accordi presi con Parlato e Bressan (altri due indagati, ndr), chiamati non a caso 'soci' e i riferimenti a Giuseppe Signori chiamato anche il 'cinese' per il suo intervento sui siti asiatici nell'interesse del gruppo".
Il giudice spiega che, dopo gli interrogatori di garanzia e quelli davanti al pm da parte degli indagati, "sono stati raccolti elementi che, per ampiezza e concordanza, hanno fornito piena conferma di quasi tutti gli episodi di frode sportiva citati nell'ordinanza di custodia cautelare e del contesto associativo in cui si sono sviluppati". E' per questa ragione che nei confronti di Bellavista sono "grandemente scemate" le esigenze di custodia cautelare. Paoloni è il solo rimasto in carcere tra i 16 arrestati che, via via, hanno avuto un'attenuazione della misura cautelare: chi finendo ai domiciliari, chi ottenendo la piena libertà.
Il legale di Doni - "Il mio assistito Cristiano Doni sin dal primo giugno scorso, data in cui è divenuta nota l'operazione denominata 'last bet', e' costretto, impotente, a leggere sui giornali ed ascoltare in televisione accuse sempre piu' sconcertanti, formulate da sconosciuti nei suoi confronti". Lo afferma l'avv. Salvatore Pino, legale del calciatore Cristiano Doni. "Per questo motivo abbiamo già manifestato la nostra intenzione di rendere l'interrogatorio al fine di chiarire l'estraneità del calciatore ai fatti oggetto di indagine, e di tutelarne l'immagine che rischia ormai di venire irrimediabilmente compromessa", conclude il legale.
In prospettiva - L'inchiesta penale proseguirà con gli accertamenti da parte degli investigatori della Squadra mobile di Cremona e dello Sco (Servizio centrale operativo) della Polizia su quanto dichiarato nei loro interrogatori dopo l'arresto dai vari indagati che hanno aggiunto nuovi episodi che vanno al di là delle 18 partite ritenute truccate già raccolte nell'ordinanza di custodia cautelare. Approfondimenti necessari, dopo che uno degli indagati, il dentista Marco Pirani, aveva parlato di altre partite sospette, anche di serie A.
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Interrogatorio Paoloni - Sarà interrogato nelle prossime ore dal gip di Cremona Guido Salvini l'ex portiere della Cremonese, ora del Benevento, Marco Paoloni. Il giudice ha voluto, infatti, ascoltare il calciatore dopo che questo si era avvalso dell'interrogatorio di garanzia per decidere sull'istanza di scarcerazione presentata dai suoi legali.
A quanto si è saputo nei primi giorni della settimana prossima saranno nuovamente interrogati dal pm Di Martino il titolare di agenzie di scommesse Massimo Erodiani e il commercialista bolognese Francesco Giannone.
Paoloni in carcere, Bellavista ai domiciliari - Non tornerà a casa, almeno per il momento, Marco Paoloni ex portiere della Cremonese, ora al Benevento, e personaggio chiave dell'inchiesta sul calcio scommesse. Il Gip di Cremona Guido Salvini, infatti, non ha disposto la scarcerazione per il giocatore che sarà nuovamente interrogato riguardo ad alcune circostanze contraddittorie di cui Paoloni ha parlato nell'interrogatorio davanti al procuratore della Repubblica Roberto Di Martino. Il portiere aveva principalmente negato la sua responsabilità in relazione alla somministrazione di un tranquillante ai propri compagni di squadra in occasione di Cremonese-Paganese del 12 novembre 2010. Torna a casa, ai domiciliari, invece, Antonio Bellavista, ex capitano del Bari. "Ho passato 15 giorni d'inferno ma sono sicuro che ne uscirò pulito. Non c'entro nulla con questa situazione. La mia posizione sarà chiarita quanto prima" ha detto al TG1 l'ex attaccante del Bari.
Altre due gare sospette - Oltre alle 18 gare citate nell'ordinanza di custodia cautelare, ci sono anche Atletico Roma-Viareggio e Mantova-Sassuolo tra le partite contestate ad Antonio Bellavista. Lo si evince dal provvedimento con cui il gip Guido Salvini lo scarcera. Il giudice rileva come siano confermate "la continuità e la stabilità del suo impegno nello sfruttare a proprio vantaggio e a vantaggio dei complici le partite truccate". In intercettazioni, compaiono "anche riferimenti a partite non prese in considerazione nell'ordinanza quali Atletico Roma-Viareggio e Mantova-Sassuolo" mentre sono "numerosissimi gli accordi presi con Parlato e Bressan (altri due indagati, ndr), chiamati non a caso 'soci' e i riferimenti a Giuseppe Signori chiamato anche il 'cinese' per il suo intervento sui siti asiatici nell'interesse del gruppo".
Il giudice spiega che, dopo gli interrogatori di garanzia e quelli davanti al pm da parte degli indagati, "sono stati raccolti elementi che, per ampiezza e concordanza, hanno fornito piena conferma di quasi tutti gli episodi di frode sportiva citati nell'ordinanza di custodia cautelare e del contesto associativo in cui si sono sviluppati". E' per questa ragione che nei confronti di Bellavista sono "grandemente scemate" le esigenze di custodia cautelare. Paoloni è il solo rimasto in carcere tra i 16 arrestati che, via via, hanno avuto un'attenuazione della misura cautelare: chi finendo ai domiciliari, chi ottenendo la piena libertà.
Il legale di Doni - "Il mio assistito Cristiano Doni sin dal primo giugno scorso, data in cui è divenuta nota l'operazione denominata 'last bet', e' costretto, impotente, a leggere sui giornali ed ascoltare in televisione accuse sempre piu' sconcertanti, formulate da sconosciuti nei suoi confronti". Lo afferma l'avv. Salvatore Pino, legale del calciatore Cristiano Doni. "Per questo motivo abbiamo già manifestato la nostra intenzione di rendere l'interrogatorio al fine di chiarire l'estraneità del calciatore ai fatti oggetto di indagine, e di tutelarne l'immagine che rischia ormai di venire irrimediabilmente compromessa", conclude il legale.
In prospettiva - L'inchiesta penale proseguirà con gli accertamenti da parte degli investigatori della Squadra mobile di Cremona e dello Sco (Servizio centrale operativo) della Polizia su quanto dichiarato nei loro interrogatori dopo l'arresto dai vari indagati che hanno aggiunto nuovi episodi che vanno al di là delle 18 partite ritenute truccate già raccolte nell'ordinanza di custodia cautelare. Approfondimenti necessari, dopo che uno degli indagati, il dentista Marco Pirani, aveva parlato di altre partite sospette, anche di serie A.