Roma, l'era DiBenedetto. Enrique: "Giocheremo all'attacco"
CalcioL'imprenditore statunitense si è presentato alla stampa e ha parlato dei progetti del club: "Punteremo sui giovani e servirà del tempo, Roma non è stata costruita in un giorno". Il tecnico: "Abbiamo grandi potenzialità e le idee molto chiare". VIDEO
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E' cominciata l'era degli americani a Roma, Thomas Di Benedetto si è presentato alla stampa in attesa del "closing" con cui si definirà la cessione del club all'imprenditore statunitense. Precise le parole di Di Benedetto: "Per la Roma sta cominciando una nuova era, sarà un sogno che avrà bisogno di tempo". Il ringraziamento, doveroso, è per la famiglia Sensi: "Loro mi hanno preceduto e ringrazio anche la squadra che ho appena conosciuto".
La Roma verrà "rivoluzionata" a livello gestionale: "Il primo obiettivo è di poter creare un nuovo managment per dare vita a un nuovo tipo di business anche se il nostro obiettivo primario è quello che viene sul campo, nelle prossime settimane la situazione sarà più chiara su quello che sarà la squadra, stiamo valutando giovani calciatori, occorre un po' di pazienza sappiamo che possono commettere degli errori".
Se da un lato Di Benedetto non crea illusioni dall'altro ha ben chiari quali sono gli obiettivi della piazza: "Speriamo di vincere il campionato prima possibile, Totti è il più grande giocatore che abbiamo, lui vuole vincere, noi vogliamo vincere, ma Roma non è stata costruita in un giorno, tutto lo staff farà il massimo per mettere in campo la squadra migliore". Sul mercato e sull'eventuale budget (non indicato) l'imprenditore americano dà piena fiducia ai suoi collaboratori: "Saranno Baldini, Sabatini e Luis Enrique a decidere sui giocatori da acquistare e noi lo faremo in base anche alle prestazioni ed esigenze della squadra". Quanto alla questione De Rossi, DiBenedetto è stato chiaro: "Lo apprezziamo per qualità umane e tecniche, quindi vogliamo che resti".
Luis Enrique - Si è presentato alla stampa anche Luis Enrique, neo tecnico, che ha già cominciato a lavorare con la squadra: "Scusate l'italiano sarà meglio tra due mesi o tra due anni non so - ha esordito - Quando la Roma ha deciso di prendermi ha voluto prendere un gruppo di giovani e abbiamo bisogno di giocatori di valore". L'idea di gioco è quella di proporre un calcio offensivo: "Quando ho parlato con i dirigenti loro sapevano ch avrebbero preso un allenatore offensivo a cui piace attaccare, a cui piace la qualità del gioco. A me piace fare impressione sui tifosi, è un'idea di gioco molto attraente, è il mio unico modo di giocare il calcio vedremo se questa idea attecchirà.
Si è parlato anche di calciomercato: "Sono questioni che lascio a Sabatini: "Il portiere? Stekelenburg o Kameni sono due soluzioni ottime - ha spiegato - Quanto a Vucinic io penso a farlo lavorare sul campo e a inculcargli una mentalità vincente". Scontato il paragone con Guardiola: "E' una cosa che piace ai giornalisti ma io sono molto lontano da lui per tutti i titoli che ha vinto - ha spiegato - Io comincio alla Roma la mia avventura al massimo livello e spero di vincere titoli e raggiungere gli obiettivi del club". Ed ancora: "Non importerò il gioco del Barcellona ma qualcosa che gli assomiglia, perché il gioco del Barça non lo si può fare senza quegli interpreti, io mi adatterà ai giocatori che ho ma la mia squadra dovrà fare possesso palla e dominare il gioco". Infine: "Sono qui per lavorare, ci sono potenzialità enormi".
Arriva Baldini, c'è l'ok della FA - La Federcalcio inglese ha diffuso un comunicato in cui conferma che "il manager della nazionale inglese Franco Baldini passerà alla AS Roma immediatamente dopo che in autunno si sara' conclusa la fase delle qualificazione all'Europeo".