Allegri verso Pechino: "La formazione? Non ho ancora deciso"
CalcioIl tecnico del Milan si prepara per il primo derby di stagione contro l'Inter in occasione della partita di Supercoppa che si giocherà sabato prossimo in Cina: "Siamo pronti, anche se per il fuso orario alcuni giocatori non riescono a dormire"
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In attesa del primo derby della stagione - nel quale cercherà di superare i "cugini" interisti e conquistare la Supercoppa nella partita di sabato prossimo a Pechino - il Milan si rilassa. "La formazione? Certo che ci ho pensato, ma ancora non ho deciso", dice mister Massimiliano Allegri durante un "evento" - la presentazione di un libro fotografico sui giocatori campioni d'Italia - nello sfolgorante negozio di Dolce&Gabbana nel Central Business District (Cbd), il quartiere delle multinazionali nel cuore di Pechino.
Allegri e la squadra sono venuti per rispettare uno dei tanti impegni di public relations che stanno affrontando in questi giorni le squadre milanesi, venute a giocarsi la Supercoppa ma anche a promuovere il calcio italiano, il calcio in generale e se stesse nel mercato del futuro. Secondo indiscrezioni, il mister avrebbe intenzione di far riposare almeno uno dei due attaccanti brasiliani, probabilmente Robinho perché Pato è così popolare tra le giovani fan cinesi che difficilmente potrà essere lasciato in panchina. La squadra è stata accolta dalla ormai solita folla di fans, che hanno applaudito a lungo e tormentato i giocatori per farsi firmare magliette le magliette rossonere o per convincerli a posare con loro per una foto.
"Non sono preoccupato per questi impegni di pubbliche relazioni, noi del Milan ci siamo abituati, i giocatori sanno che fa parte dei loro compiti", ha spiegato Allegri. Luca Antonini gli fa eco: "nessun problema, è un modo come un altro per uscire dall' albergo", ha sostenuto il difensore milanista. Nel tardo pomeriggio locale (tra la Cina e l'Italia ci sono sei ore di differenza), la squadra ha sostenuto una seduta di allenamento. "Alcuni giocatori si lamentano perché non riescono a dormire e non hanno assorbito la differenza di fuso orario", ha sottolineato Allegri. Clarence Seedorf, da parte sua, ha voluto sfatare la leggenda del "clima impossibile" di Pechino. "Non è così terribile - ha affermato - niente al confronto dei problemi che abbiamo avuto nel 2003 a New York".
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In attesa del primo derby della stagione - nel quale cercherà di superare i "cugini" interisti e conquistare la Supercoppa nella partita di sabato prossimo a Pechino - il Milan si rilassa. "La formazione? Certo che ci ho pensato, ma ancora non ho deciso", dice mister Massimiliano Allegri durante un "evento" - la presentazione di un libro fotografico sui giocatori campioni d'Italia - nello sfolgorante negozio di Dolce&Gabbana nel Central Business District (Cbd), il quartiere delle multinazionali nel cuore di Pechino.
Allegri e la squadra sono venuti per rispettare uno dei tanti impegni di public relations che stanno affrontando in questi giorni le squadre milanesi, venute a giocarsi la Supercoppa ma anche a promuovere il calcio italiano, il calcio in generale e se stesse nel mercato del futuro. Secondo indiscrezioni, il mister avrebbe intenzione di far riposare almeno uno dei due attaccanti brasiliani, probabilmente Robinho perché Pato è così popolare tra le giovani fan cinesi che difficilmente potrà essere lasciato in panchina. La squadra è stata accolta dalla ormai solita folla di fans, che hanno applaudito a lungo e tormentato i giocatori per farsi firmare magliette le magliette rossonere o per convincerli a posare con loro per una foto.
"Non sono preoccupato per questi impegni di pubbliche relazioni, noi del Milan ci siamo abituati, i giocatori sanno che fa parte dei loro compiti", ha spiegato Allegri. Luca Antonini gli fa eco: "nessun problema, è un modo come un altro per uscire dall' albergo", ha sostenuto il difensore milanista. Nel tardo pomeriggio locale (tra la Cina e l'Italia ci sono sei ore di differenza), la squadra ha sostenuto una seduta di allenamento. "Alcuni giocatori si lamentano perché non riescono a dormire e non hanno assorbito la differenza di fuso orario", ha sottolineato Allegri. Clarence Seedorf, da parte sua, ha voluto sfatare la leggenda del "clima impossibile" di Pechino. "Non è così terribile - ha affermato - niente al confronto dei problemi che abbiamo avuto nel 2003 a New York".
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