Calciopoli, Della Valle attacca Moratti: "Offende e scappa"
CalcioIl patron della Fiorentina risponde con un duro comunicato alle recenti affermazioni del presidente dell'Inter sui fatti del 2006: "Insiste nel fuggire dalle proprie responsabilità, continuando invece a nascondersi dietro battute offensive e inopportune"
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"A proposito di Calciopoli Moratti insiste nel fuggire dalle proprie responsabilità, continuando invece a nascondersi dietro battute offensive e inopportune rilasciate agli angoli di una strada o al tavolo di un bar al mare. Dal mio punto di vista il suo è un comportamento offensivo per chi è stato vittima di una situazione assurda, non chiara, e che dovrà essere (e mi auguro sarà) ben analizzata, senza preconcetti per quanto riguarda quello che la Fiorentina ha dovuto subire".
Comincia così il comunicato di Diego Della Valle, inviato all'ANSA, in risposta alle recenti affermazioni del patron dell'Inter su Calciopoli e la proposta, lanciata di recente dallo stesso proprietario viola e condivisa da diversi addetti ai lavori fra i quali il ct Cesare Prandelli, di organizzare un tavolo chiarificatore e pacificatore prima che inizi il campionato, con l'obiettivo di fare appunto chiarezza sullo scandalo che ha coinvolto cinque anni fa il calcio italiano e di stemperare il clima fra i tifosi dopo le recenti posizioni del procuratore Stefano Palazzi che chiamano in causa diverse società fra cui l'Inter.
"Il suo comportamento - prosegue Della Valle - è altrettanto inopportuno in quanto Moratti stesso è stato considerato colpevole di un comportamento scorretto, sportivamente parlando, ed avrebbe dovuto essere giudicato per questo, se non fosse sopraggiunta una prescrizione arrivata con la precisione di un cronometro. Questi sono i fatti che nessun atteggiamento sprezzante e supponente può cancellare, queste sono ombre, o più che ombre macigni che Moratti ha sopra la sua reputazione personale. Per chiarire anche la sua posizione, l'unico modo serio e civile da parte di Moratti può essere solo quello di accettare un confronto leale, nel quale potrà spiegare dal suo punto di vista cosa è successo prima e durante lo scandalo del calcio, qual è stato il suo ruolo, il suo comportamento personale, senza nascondersi dietro persone per bene che non ci sono più e tanto meno senza nascondersi dietro i propri tifosi, che in questa faccenda non c'entrano nulla e nulla hanno fatto di male. Pertanto gli rinnovo l'invito a sedersi al tavolo del chiarimento prima che inizi il campionato, in modo che si possa tentare di mandare allo stadio i tifosi, tutti i tifosi, con uno stato d'animo più sereno, cosa ancora più indispensabile in un momento così difficile e socialmente incerto".
"Per fare questo - conclude - non servono battute estemporanee, ma serve solo senso del proprio ruolo e delle proprie responsabilità, rispetto delle persone e dei valori e un po' di coraggio".
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Comincia così il comunicato di Diego Della Valle, inviato all'ANSA, in risposta alle recenti affermazioni del patron dell'Inter su Calciopoli e la proposta, lanciata di recente dallo stesso proprietario viola e condivisa da diversi addetti ai lavori fra i quali il ct Cesare Prandelli, di organizzare un tavolo chiarificatore e pacificatore prima che inizi il campionato, con l'obiettivo di fare appunto chiarezza sullo scandalo che ha coinvolto cinque anni fa il calcio italiano e di stemperare il clima fra i tifosi dopo le recenti posizioni del procuratore Stefano Palazzi che chiamano in causa diverse società fra cui l'Inter.
"Il suo comportamento - prosegue Della Valle - è altrettanto inopportuno in quanto Moratti stesso è stato considerato colpevole di un comportamento scorretto, sportivamente parlando, ed avrebbe dovuto essere giudicato per questo, se non fosse sopraggiunta una prescrizione arrivata con la precisione di un cronometro. Questi sono i fatti che nessun atteggiamento sprezzante e supponente può cancellare, queste sono ombre, o più che ombre macigni che Moratti ha sopra la sua reputazione personale. Per chiarire anche la sua posizione, l'unico modo serio e civile da parte di Moratti può essere solo quello di accettare un confronto leale, nel quale potrà spiegare dal suo punto di vista cosa è successo prima e durante lo scandalo del calcio, qual è stato il suo ruolo, il suo comportamento personale, senza nascondersi dietro persone per bene che non ci sono più e tanto meno senza nascondersi dietro i propri tifosi, che in questa faccenda non c'entrano nulla e nulla hanno fatto di male. Pertanto gli rinnovo l'invito a sedersi al tavolo del chiarimento prima che inizi il campionato, in modo che si possa tentare di mandare allo stadio i tifosi, tutti i tifosi, con uno stato d'animo più sereno, cosa ancora più indispensabile in un momento così difficile e socialmente incerto".
"Per fare questo - conclude - non servono battute estemporanee, ma serve solo senso del proprio ruolo e delle proprie responsabilità, rispetto delle persone e dei valori e un po' di coraggio".
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