Sciopero serie A, Tommasi: "Si gioca solo con la firma"
CalcioNel faccia a faccia proposto da Sky Calcio Show tra il presidente dell'Aic e il numero 1 della Lega calcio, Maurizio Beretta, i giocatori hanno ribadito la volontà di non scendere in campo senza l'accordo collettivo. Il braccio di ferro continua. I VIDEO
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VIDEO - Tutte le clip sullo sciopero dei calciatori - Sciopero, il confronto Beretta-Tommasi a Sky Calcio Show
"Da dicembre a maggio abbiamo giocato sulla base della fiducia concessa lo scorso dicembre, quando eravamo arrivati ad un accordo del quale non si è fatto più niente fino allo scorso 31 maggio. Oggi quella fiducia sta venendo meno e quindi si gioca soltanto sulla base della firma". Lo ha detto il presidente dell'Assocalciatori, Damiano Tommasi, nel confronto con Maurizio Beretta, presidente della Lega Calcio a "Sky Calcio Show". "Se rimane questa nostra posizione? Sì, non è questione di deroghe", ha aggiunto Tommasi.
Il presidente della Lega Calcio ha respinto qualsiasi addebito: "Sono i calciatori che hanno deciso per lo sciopero - ha spiegato - Si potevano adottare altre iniziative senza fermare il campionato e continuare a trattare". Il problema, tuttavia, per i calciatori è che essi stessi non considerano l'ipotesi di una trattativa: "Un accordo era stato già trovato sui fuori rosa, il testo dell'articolo sarebbe rimasto lo stesso e avrebbe avuto valore l'interpretazione del presidente della Figc che c'era stata e poi è cambiata", ha detto ancora Tommasi.
La tassa di solidarietà - Nessun calciatore ha mai tirato fuori il discorso della super-tassa, nessun calciatore ha detto "io non pago la super-tassa", anzi hanno detto la pagheremo quando sarà in vigore, nei tempi e nei modi che stabilirà le legge - ha spiegato Tommasi - Nell'accordo del 2005 le società hanno voluto introdurre la possibilità di mettere gli importi al netto, perché si sperava nell'abbassamento delle aliquote. Oggi, se fosse stato firmato l'accordo di dicembre, il problema non ci sarebbe, perché c'è scritto che gli importi tornano solo al lordo.
Beretta e l'accordo - Noi vogliamo un accordo collettivo, innovativo, capace di affrontare i problemi strutturali del calcio italiano, abbiamo la necessità di assicurare la sostenibilità economica e gestionale di questo calcio negli anni futuri. Questo obiettivo dovrebbe essere condiviso dai calciatori. Vorremmo fare l'accordo collettivo in modo da avere delle proiezioni che guardano al futuro. Lo sciopero in queste condizioni credo sia un'enormità.
Le posizioni, dunque, restano distanti, da lunedì si ritiornerà a trattare. I tifosi sono infastiditi da questa situazione. La speranza è quella di tornare a giocare per la seconda giornata. Verrà trovato un accordo?
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Beretta e l'accordo - Noi vogliamo un accordo collettivo, innovativo, capace di affrontare i problemi strutturali del calcio italiano, abbiamo la necessità di assicurare la sostenibilità economica e gestionale di questo calcio negli anni futuri. Questo obiettivo dovrebbe essere condiviso dai calciatori. Vorremmo fare l'accordo collettivo in modo da avere delle proiezioni che guardano al futuro. Lo sciopero in queste condizioni credo sia un'enormità.
Le posizioni, dunque, restano distanti, da lunedì si ritiornerà a trattare. I tifosi sono infastiditi da questa situazione. La speranza è quella di tornare a giocare per la seconda giornata. Verrà trovato un accordo?
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