Cissé: "Per la Lazio ho detto no a 20 milioni dalla Cina"

"Pensavo che la serie A non facesse per me. Ma solo gli idioti non cambiano idea". Dopo aver giocato in Francia, Inghilterra e Grecia, Djibril Cissé ha pensato di misurarsi anche col campionato italiano. E così, dopo aver deciso di lasciare il Panathinaikos, ha detto sì alla Lazio, rinunciando anche a una faraonica proposta arrivata dalla Cina. E' lo stesso 30enne attaccante a raccontarlo, in un'intervista a 'France Football'. "In estate mi hanno fatto un'offerta folle, da matti. I campioni di Cina (il Guangzhou Evergrande, ndr) erano pronti a darmi quasi 20 milioni di euro per due anni e mezzo di contratto - rivela - ma è troppo presto per andare lì e poi ho ancora un conto in sospeso: non voglio andare troppo lontano perchè voglio tornare a giocare con la nazionale francese. Sono migliorato, mi sento ancora più forte di prima, sia mentalmente sia fisicamente. Sono più completo, magari sono meno veloce ma ho più senso tattico. E solo quando smetterò di giocare potrete dire che per la nazionale è come se fossi morto".

La Lazio, dunque, è una chance che Cissè vuole sfruttare anche per convincere Blanc. "Ho iniziato abbastanza bene - continua - finora sono sempre stato titolare e anche quando non segno sono decisivo. Sono molto felice di essere qui, vogliamo ottenere il massimo e ci giocheremo le nostre carte. La Lazio non soffre alcun complesso". L'ex attaccante di Auxerre e Liverpool racconta poi come è stato convinto a sposare il progetto biancoceleste. "Quando i dirigenti della Lazio mi hanno contattato, ho capito subito che la loro volontà di prendermi era sincera, che ero una priorità - aggiunge - ho avuto subito un buon feeling con Tare ma anche con l'allenatore. Reja ha insistito per avermi, mi voleva già dalla scorsa stagione".

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