Prandelli non si accontenta: "A Belgrado sarà partita vera"
CalcioL'Italia è già qualificata a Euro 2012, ma il ct non vuole black out contro la Serbia: "Mi aspetto molto, voglio una grande prestazione". Rossi farà coppia in attacco con Cassano: Pepito sta bene e giocherà dall'inizio con FantAntonio. GUARDA LE FOTO
FOTO: La Nazionale dell'era Prandelli - Sulle tracce di Prandelli: la fotostoria del ct azzurro - L'album: Serbia, la follia hooligans a Genova
"Rossi sta bene e giocherà dall'inizio con Cassano". La conferma sulla coppia d'attacco che scenderà in campo a Belgrado contro la Serbia arriva dalle parole del ct azzurro, Cesare Prandelli, nel corso della conferenza stampa della vigilia. Il tecnico schiererà Buffon tra i pali, linea difensiva composta da Maggio, Bonucci, Barzagli e Chiellini, a centrocampo De Rossi, Pirlo e Marchisio, con Montolivo dietro la coppia Rossi-Cassano.
"Nonostante l'emergenza - ha dichiarato Prandelli - mi aspetto molto dai prossimi 90 minuti. La Serbia si giocherà contro di noi le ultime possibilità di conquistare per un posto ai play off, quindi sarà una partita vera. L'obiettivo è quello di mettere in campo una grande prestazione, chiedo continuità alla squadra e personalità. La voglio da tutti, come da Rossi e Cassano nel modo di gestire il possesso di palla". Una partita che, sebbene l'Italia affronti con la qualificazione in tasca, presenta notevoli insidie: "Ho detto ai ragazzi che dobbiamo farci trovare pronti ad affrontare una gara in un clima particolare, senza il supporto dei nostri tifosi e con quelli serbi che sosterranno la propria squadra a caccia di un traguardo importante. Quindi dobbiamo essere preparati sia sotto il profilo tecnico che dal punto di vista psicologico, è il tipo di gare che affronteremo all'Europeo". Nessuna preoccupazione ambientale da parte di Prandelli: "Quello che è successo all'andata, nella gara di Genova, è stato un fatto straordinario. Sono convinto che troveremo un pubblico caldo ma corretto, deciso ad aiutare la propria squadra.
Qui Serbia - Dejan Stankovic, il centrocampista dell'Inter e capitano della nazionale serba, ha invitato a dimenticare i disordini e le violenze di un anno fa allo stadio di Genova, per concentrarsi sulla partita di venerdì con l'Italia, importantissima per la qualificazione della Serbia all'Europeo e per la quale si attende un "grande spettacolo al Maracanà di Belgrado".
"Mi aspetto una partita-spettacolo ma anche un match difficile", ha detto Stankovic in una conferenza stampa al Centro tecnico della Federcalcio serba a Stara Pazova, 40 km circa a nord di Belgrado. "Gli Azzurri vengono a Belgrado tranquilli e senza troppe pressioni (avendo già in tasca la qualificazione), e questo potrebbe crearci qualche problema in più. Sarebbe stato meglio forse se gli italiani avessero avuto la necessità di fare punti qui da noi", ha aggiunto Stankovic.
"Giocando bene contro gli Azzurri e con il sostegno e il calore del Maracanà gremito sono sicuro che potremo garantirci l'accesso ai playoff già venerdì, prima della trasferta (martedì) in Slovenia", ha detto il giocatore dell'Inter, che ha sottolineato di non attendersi problemi con la sicurezza.
Stankovic - che in conferenza stampa ha affiancato il ct della Serbia Vladimir Petrovic - ha ammesso che negli ultimi giorni ha dato numerosi consigli al suo allenatore e ai suoi compagni di squadra vista l'ottima conoscenza che ha dei giocatori azzurri. "E' chiaro che il pericolo maggiore viene da Pirlo, che dopo la scorsa stagione non eccellente al Milan sta giocando ora molto bene nella Juventus. Sicuramente per noi non sarà facile". Molto pericolosi, per Stankocic, sono anche Rossi e Giovinco. Gli Azzurri, ha osservato, hanno migliorato di molto il loro gioco sotto la guida di Prandelli.
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"Nonostante l'emergenza - ha dichiarato Prandelli - mi aspetto molto dai prossimi 90 minuti. La Serbia si giocherà contro di noi le ultime possibilità di conquistare per un posto ai play off, quindi sarà una partita vera. L'obiettivo è quello di mettere in campo una grande prestazione, chiedo continuità alla squadra e personalità. La voglio da tutti, come da Rossi e Cassano nel modo di gestire il possesso di palla". Una partita che, sebbene l'Italia affronti con la qualificazione in tasca, presenta notevoli insidie: "Ho detto ai ragazzi che dobbiamo farci trovare pronti ad affrontare una gara in un clima particolare, senza il supporto dei nostri tifosi e con quelli serbi che sosterranno la propria squadra a caccia di un traguardo importante. Quindi dobbiamo essere preparati sia sotto il profilo tecnico che dal punto di vista psicologico, è il tipo di gare che affronteremo all'Europeo". Nessuna preoccupazione ambientale da parte di Prandelli: "Quello che è successo all'andata, nella gara di Genova, è stato un fatto straordinario. Sono convinto che troveremo un pubblico caldo ma corretto, deciso ad aiutare la propria squadra.
Qui Serbia - Dejan Stankovic, il centrocampista dell'Inter e capitano della nazionale serba, ha invitato a dimenticare i disordini e le violenze di un anno fa allo stadio di Genova, per concentrarsi sulla partita di venerdì con l'Italia, importantissima per la qualificazione della Serbia all'Europeo e per la quale si attende un "grande spettacolo al Maracanà di Belgrado".
"Mi aspetto una partita-spettacolo ma anche un match difficile", ha detto Stankovic in una conferenza stampa al Centro tecnico della Federcalcio serba a Stara Pazova, 40 km circa a nord di Belgrado. "Gli Azzurri vengono a Belgrado tranquilli e senza troppe pressioni (avendo già in tasca la qualificazione), e questo potrebbe crearci qualche problema in più. Sarebbe stato meglio forse se gli italiani avessero avuto la necessità di fare punti qui da noi", ha aggiunto Stankovic.
"Giocando bene contro gli Azzurri e con il sostegno e il calore del Maracanà gremito sono sicuro che potremo garantirci l'accesso ai playoff già venerdì, prima della trasferta (martedì) in Slovenia", ha detto il giocatore dell'Inter, che ha sottolineato di non attendersi problemi con la sicurezza.
Stankovic - che in conferenza stampa ha affiancato il ct della Serbia Vladimir Petrovic - ha ammesso che negli ultimi giorni ha dato numerosi consigli al suo allenatore e ai suoi compagni di squadra vista l'ottima conoscenza che ha dei giocatori azzurri. "E' chiaro che il pericolo maggiore viene da Pirlo, che dopo la scorsa stagione non eccellente al Milan sta giocando ora molto bene nella Juventus. Sicuramente per noi non sarà facile". Molto pericolosi, per Stankocic, sono anche Rossi e Giovinco. Gli Azzurri, ha osservato, hanno migliorato di molto il loro gioco sotto la guida di Prandelli.
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