Lazio, Lotito deferito per il "tintinnio di manette"
CalcioIl presidente della Lazio, dopo la gara con la Juve dello scorso 2 maggio, parlò di task force e fece un paragone con Tangentopoli: oggi il procuratore Palazzi lo ha deferito per "giudizi e rilievi lesivi" dell'istituzione federale
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Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, è stato deferito dal procuratore federale alla Disciplinare per le dichiarazioni rilasciate dopo la sfida Lazio-Juventus del 2 maggio scorso. Commentando la sconfitta dei biancocelesti Lotito aveva affermato: "Quello che stiamo vedendo è scontato. Quando ho parlato della task force, intendevo sottolineare non una mia idea personale, ma di una serie di istituzioni che vuole impegnarsi perché tutto sia regolare. Mi ricordo il tempo di Tangentopoli, quando si diceva sento un tintinnio di manette. Dico solo che credo nella giustizia, come in passato è già accaduto".
Secondo il procuratore federale, Lotito ha espresso "giudizi e rilievi lesivi della reputazione dell'istituzione arbitrale e delle istituzioni federali nel loro complesso, adombrando dubbi sulla regolarità del campionato a causa di circostanze idonee ad influenzarne il regolare svolgimento integranti, a suo dire, fattispecie penali tali da originare l'emissione di misure cautelari e ledendo, altresì, la credibilità della Giustizia Sportiva e della sua capacità di operare". Stefano Palazzi rileva che "nelle 48 ore successive non sono state pubblicate rettifiche a quanto riportato dai quotidiani" e, dopo avere ascoltato per due volte Lotito, ha perciò deciso di deferirlo. Per responsabilità diretta è stata deferita anche la Lazio.
Lotito deferito. Parlane nel forum della Lazio
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Secondo il procuratore federale, Lotito ha espresso "giudizi e rilievi lesivi della reputazione dell'istituzione arbitrale e delle istituzioni federali nel loro complesso, adombrando dubbi sulla regolarità del campionato a causa di circostanze idonee ad influenzarne il regolare svolgimento integranti, a suo dire, fattispecie penali tali da originare l'emissione di misure cautelari e ledendo, altresì, la credibilità della Giustizia Sportiva e della sua capacità di operare". Stefano Palazzi rileva che "nelle 48 ore successive non sono state pubblicate rettifiche a quanto riportato dai quotidiani" e, dopo avere ascoltato per due volte Lotito, ha perciò deciso di deferirlo. Per responsabilità diretta è stata deferita anche la Lazio.
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