Il Milan espugna l'Olimpico, il Napoli si ferma a Catania

Calcio
Ibrahimovic autore di una doppietta all'Olimpico contro la Roma (Foto Getty)
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I rossoneri passano 3-2 in casa della Roma e sono secondi dopo la vittoria della Juve. Doppietta di Ibra e gol di Nesta. Bojan spaventa nel finale la squadra di Allegri (espulso come Boateng). Al Massimino, Montella batte Mazzarri 2-1. LE PAGELLE

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Da Catania a Milano passando per Roma, punti pesanti per la lotta scudetto spalmati lungo 1.352 chilometri. Il viaggio negli anticipi della 10.a giornata di Serie A è iniziato con le vittorie di Catania e Milan, rispettivamente contro Napoli e Roma. Quella dei rossoneri, in particolare, vale il secondo posto in classifica. La Juventus, infatti, è riuscita a riconquistare la vetta espugnando San Siro

ROMA-MILAN 2-3
- LE PAGELLE
17' pt e 33' st Ibrahimovic (M), 28' Burdisso (R), 30' Nesta (M)
, 42' st Bojan

Quarta vittoria consecutiva per il Milan, che passa all'Olimpico contro la Roma in quella che il tecnico Massimiliano Allegri alla vigilia non aveva esitato a definire una vera sfida scudetto. Prima del fischio d'inizio occhi puntati sulle panchine, dove è arrivata l'attesa stretta di mano tra Mauro Tassotti, assistente del tecnico rossonero, e l'allenatore giallorosso Luis Enrique. E' stato Tassotti a fare il primo passo verso lo spagnolo al quale, quando i due erano giocatori, provocò la frattura del setto nasale con una gomitata nel corso del quarto di finale Italia-Spagna al Mondiale '94.

Partita importante in chiave scudetto, si diceva, roba da duri. E quando il gioco si fa duro, quando cioè il calendario mette in palio un succulento bottino, ecco che spunta Ibrahimovic. È dello svedese la rete che permette ai campioni d'Italia di sbloccare il risultato. Vantaggio piuttosto casuale, poiché il Milan per oltre venti minuti si limita ad attendere la Roma. Troppo timido però l'attacco giallorosso per fare male all'avversario. Non stupisce allora che il pareggio sia Burdisso, un difensore. Ma la situazione di parità dura poco. Nesta, milanista da nove stagioni ma che da ex laziale un sottile piacere di segnare alla Roma lo covava ancora, riporta avanti gli ospiti in due minuti.

Nella ripresa Ibra firma la doppietta, che è anche il quarto gol di testa dell'incontro. La Roma si sbilancia nel disperato tentativo di riaprire la contesa: ci va vicina con Osvaldo alla mezzora, poi accorcia con Bojan al 43'. Quanto basta per mettere un po' di pepe sul finale. Ma sono di fatto le uniche occasioni che un Milan abbottonato concede ai capitolini. Allegri, espulso per proteste, ha centrato il primo posto, obiettivo rilanciato con forza la scorsa settimana. Nel prossimo turno al suo Milan toccherà difendere il momento magico contro un sorprendente Catania. Dovrà farlo però senza Boateng, espulso, anche lui per proteste, dopo la sostituzione con Emanuelson.

CATANIA-NAPOLI 2-1
- LE PAGELLE
29'' pt Cavani (N), 25' pt Marchese (C), 3' st Bergessio


Non basta il vantaggio arrivato dopo soli 29 secondi al Napoli, che esce sconfitto e in parte ridimensionato dal confronto con il Catania. E' Cavani a realizzare la rete più veloce della stagione: l'uruguaiano resta però lontano dal podio dei gol-lampo in Serie A. Il primato assoluto è di Paolo Poggi (Piacenza), che il 2 dicembre 2001 segnò a Firenze dopo 8 secondi e 9 decimi. Un gol a freddo quello al quale hanno assistito gli spettatori del Massimino e che paradossalmente blocca il Napoli e sblocca la squadra di Montella. I rossazzurri impiegano un po' per assorbire il colpo, ma pian piano scardinano la difesa ospite e cambiano volto all'incontro. Gomez il trascinatore dei siciliani, Marchese l'autore del pareggio (primo gol in campionato), Santana quello che condanna il Napoli a un secondo tempo tutto in salita. Mazzarri dà fiducia al centrocampista ex Fiorentina, titolare al posto Dzemaili, che però lo ripaga facendosi espellere (doppio giallo) poco prima del break.

Il Catania sfrutta la superiorità numerica e raddoppia con Bergessio al 3' del secondo tempo. La partita finisce qui. Il Napoli si butta in avanti ma lo fa senza una logica di gioco. Ci provano con la grinta Maggio e Hamsik, ma quello che manca a tutta la formazione campana sono lucidità e fiato. Il Catania vince con merito, si conferma squadra rivelazione del torneo e in classifica agguanta proprio l'avversario di giornata (14 punti).

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