Conte avvisa il Palermo: "Per noi sarà una finale mondiale"

Calcio
Tutta la grinta di Antonio Conte
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Gli impegni con le nazionali e uno stop che in campionato dura ormai da tre settimane non spaventano il tecnico della Juventus, che parla chiaro alla vigilia del match contro i rosanero: "Niente alibi, eravamo pronti prima e lo siamo anche adesso"

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"Niente alibi, eravamo pronti prima e lo siamo anche adesso. La sfida col Palermo deve valere quanto una finale di coppa del mondo". E' questa la parola d'ordine di Antonio Conte, tecnico della Juventus, alla vigilia del match contro i rosanero. Una partita delicata contro un cliente particolarmente difficile per la Juve: "Ci sono in palio tre punti importantissimi sia per noi che per loro e non dimentichiamo che il Palermo negli ultimi tre anni ha espugnato il nostro campo. Dovremo dimostrare che qualcosa è cambiato", avverte il tecnico. Un'incognita è rappresentata anche dalla condizione dei giocatori, dopo gli impegni con le rispettive nazionali e uno stop che in campionato dura ormai da tre settimane.

"Se vogliamo vedere l'aspetto positivo della pausa, ho avuto la possibilità di lavorare e concentrarmi su gente che doveva trovare la migliore condizione", spiega Conte. "Ora - aggiunge - sono tutti a disposizione, non c'è da recuperare nessuno e quindi da domani in avanti le mie scelte saranno esclusivamente tecniche. Certo, non giocare così a lungo può spezzare il ritmo e interrompere una situazione favorevole, ma eravamo pronti prima e lo saremo anche ora. Chi è rimasto qui ha fatto un gran lavoro e chi è andato in Nazionale si è allenato e ha giocato, quindi niente alibi".

Il tecnico non teme condizionamenti da parte della classe arbitrale dopo una settimana di polemiche e dibattiti su Calciopoli: "Non credo proprio, altrimenti smetterei oggi stesso di fare l'allenatore", dice Conte, concentrato esclusivamente sul campo da dove "arrivano i verdetti più veri".

"Domani saranno passati 22 giorni dall'ultima volta che siamo scesi in campo - sottolinea Conte - ed è inevitabile leggere qualche perplessità su come ci ripresenteremo. Abbiamo iniziato a lavorare insieme da giovedì, cercando di far rituffare tutti i giocatori in clima campionato e nel mondo Juventus, perché dopo dieci, dodici giorni lontano da qui è facile prendere altri ritmi".

Nessuna polemica sul rinvio della sfida col Napoli. Anzi, il tecnico puntualizza qual è il suo pensiero sia sul rinvio, sia sul presunto 'mal di pancia' per la chiamata del 'blocco Juve' in nazionale. "Ho letto di un Conte arrabbiato, ma io non ho mai rilasciato dichiarazioni ufficiali. Il giornalista può pensare che l'allenatore sia arrabbiato, ma una cosa è pensarlo e una cosa è sentirlo dire dal diretto interessato. Pregherei quindi di riportare il 'sentito' e non il 'sentito dire' . Del resto la decisione andava rispettata e lo abbiamo fatto in maniera molto serena, perché a volte la realtà deve superare lo sport".

Il tecnico apre poi una parentesi su Arturo Vidal, al centro di un caso di indisciplina con la nazionale del Cile: "Ha sbagliato a presentarsi in ritardo in ritiro ma devo dire che quanto accaduto mi ha sorpreso, perché Arturo ha sempre tenuto un comportamento esemplare, come tutti gli altri. Ha dimostrato maturita' nello scusarsi e nel sottolineare l'amore per la sua nazionale. E' giovane e deve utilizzare questa esperienza negativa, per presentarsi invece di un'ora dopo, un giorno prima".