Lazio-Udinese show, la Roma sgretola il Napoli

Calcio
Pinzi esulta dopo il 2-2 dell'Udinese a Roma contro la Lazio
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Gol e spettacolo nei posticipi della 16.a giornata di Serie A: all'Olimpico finisce 2-2, con i friulani costretti ad abbandonare il primo posto in classifica. I giallorossi passano al San Paolo 3-1 e agguantano a quota 21 la squadra di Mazzarri

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Chi si aspettava gol e spettacolo dagli anticipi della 16.a giornata è stato ampiamente accontentato. Lazio e Udinese divertono e chiudono sul 2-2 la loro 16.a giornata, mentre la Roma passa a Napoli con un pesante 3-1. Uno show pirotecnico all'Olimpico come al San Paolo, per una specie di capodanno anticipato del quale gode solo la Juventus, unica capolista del torneo (33 punti).

Un cagnaccio rabbioso che non ha nessuna intenzione di mollare l'osso. Questa, nonostante la frenata, è l'Udinese di Guidolin. Passa in vantaggio, va sotto di un gol e alla fine riacciuffa la Lazio pur scivolando al secondo posto della classifica. Piazza comunque preziosa, da dividere con il Milan (31 punti) e che non deprime in vista della sfida-rivelazione di mercoledì contro la Juve. Ma per carità, non chiamatela più sorpresa della stagione questa Udinese. No, perché è chiaro ormai che siamo di fronte a una big consacrata, capace di giocarsela a viso aperto al cospetto di un'altra grande. Cagnaccio sì, insomma, ma pur sempre col pedigree. Il guizzo di Lulic e il cinismo del solito Klose sul fronte laziale non sono bastati a spegnere i bianconeri, avanti al 27' con Floro Flores (primo gol stagionale) e poi, nella ripresa, salvati da Pinzi. Il tutto shakerato con il talento di Di Natale, il cui ingresso al 65' (meglio tardi che mai) è coinciso con il pari friulano.

Due napoletani, Floro Flores e Di Natale, e un romano, Pinzi, uniti dalla stessa causa. L'esatto opposto di quello che è accaduto al San Paolo, dove la formazione di Mazzarri, quel Napoli implacabile in Champions (zona ora lontana 10 punti), si è sgretolato sotto i colpi della prima vera grande Roma della stagione. L'autorete di De Sanctis e i gol di Osvaldo e Simplicio hanno dato sostanza al decantato progetto Roma di Luis Enrique, ma anche evidenziato la fragilità della difesa campana (gravi le indecisioni di Aronica e Campagnaro). Non un caso la media di due gol a partita registrata nelle ultime cinque gare.

Per un progetto giallorosso che prende forma, c'è invece un progetto Napoli da rivedere, almeno per quello che riguarda il campionato (raggiunto dalla Roma a 21 punti, -2 dall'Inter). E' Hamsik a rendere meno amara la sconfitta di una squadra che ha dovuto fare i conti anche con un pizzico di sfortuna, se si pensa alla traversa colpita da Lavezzi, poi uscito per infortunio. Ma il Napoli ha avuto il merito di non tirare mai i remi in barca. Unico segnale positivo in vista degli ultimi novanta minuti dell'anno in programma mercoledì. Il Genoa è avvertito.

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