Il bilancio di Allegri: "Un ottimo anno. Cassano ci manca"

Calcio
Massimiliano Allegri, allenatore del Milan, fa il bilancio del 2011 (Foto Getty)
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L'allenatore del Milan tira le fila del 2011 che si sta per chiudere e guarda avanti: "Bisogna migliorare nella costruzione del gioco". Attende il barese, è dispiaciuto per Inzaghi, esalta Ibrahimovic e spera che Pato torni "il giocatore che è"

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"E' stato un ottimo anno con la vittoria in campionato e in Supercoppa, quest'anno dobbiamo cercare di confermarci in campionato e fare meglio in Champions". L'allenatore del Milan Massimiliano Allegri fa il bilancio del suo 2011, anche se l'obiettivo è sempre quello di guardare avanti e pensare alle prossime vittorie. "Siamo partiti da 4 nelle prime 5 partite -afferma Allegri a Sky Sport24 - e poi da 8-9 nelle restanti 11 e la squadra sta navigando verso il 7. La caratteristica migliore è quella di mettersi sempre in discussione, bisogna migliorare nella costruzione del
gioco e concedere meno sia in fase offensiva che difensiva".

Un Milan che ha dovuto rinunciare ad Antonio Cassano, probabilmente nel suo momento migliore: "Cassano ci manca tanto, il periodo col Milan penso sia stato tra i migliori della carriera a livello tecnico e fisico". E restando in tema attaccanti, uno è piuttosto deluso: "Dispiace per Inzaghi che ha fatto la storia del Milan come tantissimi campioni che sono passati da qui, ha grande entusiasmo, io faccio delle scelte, da un po' di tempo non si allena con la squadra e per questo non lo prendo in considerazione, non l'ho avuto a disposizione".

Un capitolo a parte merita Zlatan Ibrahimovic, sempre determinante: "Ibra sta facendo grandissime cose come l'anno
scorso. E' stato determinate anche all'Inter, alla Juve e nonostante le critiche ha fatto una grande annata a Barcellona,
quindi Ibra non è discutibile. Pato? Vorrei che tornasse al più presto il giocatore che è". Sul rapporto con il
presidente Berlusconi torna a ribadire: "E' ottimo, parliamo e ci confrontiamo spesso, ascolto le sue opinioni, gli do delle
spiegazioni, l'allenatore ha il polso giornaliero della situazione e deve fare le scelte in funzione della squadra.
Quando si allena il Milan è normale che si debba cercare di vincere, sono stato fortunato a lavorare qui in questi due anni in cui la società ha fatto un ottimo mercato. Il contratto? Credo si metterà a posto".

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