Italia, Prandelli lancia Ogbonna e sceglie Matri-Giovinco
CalcioNell'amichevole di stasera a Marassi contro gli Usa di Klinsmann giocheranno il difensore del Torino e l'inedita coppia d'attacco. Il ct: "Sì, attacco da ricostruire". Ad assistere all'allenamento anche Cassano. E l'Under21 fa 1-1 con la Francia. FOTO
DOSSIER: Errori ed orrori arbitrali in Serie A
FOTO: L'album della Serie A - Buffon come Zoff: 112 partite fra i pali della Nazionale - La prima volta non si scorda mai, Balotelli segna e bacia la maglia - La Nazionale dell'era Prandelli - Sulle tracce di Prandelli: la fotostoria del ct azzurro - Zoff, i 70 anni dell'eroe silenzioso del Mundial - La nuova maglia da trasferta degli azzurri - Cassano va fisita agli azzurri
Guarda anche: Professione mister. A lezione all'Università di Coverciano
"Gioca Criscito in difesa, a centrocampo ho deciso per un rombo sperimentale con Pirlo davanti alla difesa e Thiago Motta dietro le due punte, anche se non è proprio il suo ruolo. Davanti giocheranno Matri e Giovinco, sono complementari e possono stare assieme senza problemi, possono fare bene". Cesare Prandelli spiega così le scelte per la sfida di stasera contro gli Usa, nell'amichevole in programma al Ferraris di Genova. Tra i pali giocherà Buffon. La linea difensiva sarà composta da Ogbonna e Barzagli centrali e da Maggio e Criscito terzini, mentre a centrocampo spazio anche a Marchisio e Nocerino.
"Io integralista? Non è vero, dico solo che ci sono delle regole e che vanno rispettate, il padre deve dare regole ai propri figli e quando Balotelli comincerà a comportarsi bene lo
convocherò. Otto giornate di squalifica per un attaccante sono tante. Quindi devi arrivare preparato e arrivare preparato vuol dire essere in grado di accettare anche la provocazione che è un limite di un giocatore mediocre. I grandi calciatori non devono accettare le provocazioni".
"Nella formazione che ho in testa, Balotelli è titolare agli Europei, ora deve dimostrare di avere una continuità di comportamenti, di non accettare provocazioni" le parole pronunciate ieri dal ct azzurro. Per quanto riguarda la partita, Prandelli chiede massima concentrazione: "Anche se è un'amichevole è comunque importante per il rispetto della gente e tutti i giocatori devono sentirsi parte di questo gruppo in vista degli Europei. Dove possiamo arrivare? Dipende anche dall'ambiente". Di sicuro il reparto offensivo è quello da studiare con maggiore attenzione. "Non so cosa può succedere da qui alla fine del campionato, mi auguro che non succeda nulla da un punto di vista degli infortuni ma devo essere preparato e queste partite servono anche a questo. L'attacco è un po' da ricostruire. Io ho detto più volte che voglio aspettare fino all'ultimo Giuseppe Rossi e Antonio Cassano prima di completare la batteria degli attaccanti". "Bonucci? Mi è venuto a parlare, era un po' agitato per la vicenda del calcio scommesse, gli ho detto di stare tranquillo". E a un cronista francese che gli chiedeva di Mexes squalificato per 3 giornate e probabile capitano della Francia domani, ha risposto: "Come mi sarei regolato? Da noi non sarebbe venuto...".
La visita di Cassano - L'allenamento degli azzurri allo stadio Ferraris, a porte aperte per i ragazzi della scuola calcio Sampdoria e per un centinaio di tifosi, è iniziato con un'ovazione per Gigi Buffon, capitano al centro delle polemiche dopo le dichiarazioni post Milan-Juve. Ad assistere alla rifinitura della nazionale di Prandelli anche Antonio Cassano. L'attaccante barese del Milan è ancora fermo dopo l'intervento al cuore, ma non ha voluto far mancare il proprio appoggio al gruppo azzurro. Dopo un breve colloquio con il professor Castellacci, medico della Nazionale, Cassano, in abiti sportivi e con addosso il giaccone della Nazionale, ha raggiunto Cesare Prandelli a bordo campo.
Il ritorno di Jürgen -"Abbiamo il piacere di giocare contro l'Italia, per noi è un'opportunità per vedere dove siamo arrivati come squadra". Così il ct degli Stati Uniti, Jürgen Klinsmann, alla vigilia dell'amichevole contro gli azzurri. "È chiaro che non siamo ancora al livello dell'Italia ma vogliamo dimostrare di essere una squadra vera - ha proseguito l'ex attaccante dell'Inter -. Siamo venuti qui a Genova per giocarcela, tutti i nostri giocatori giocano in Premier League o in Bundesliga".
Due casi paralleli: quello di Prandelli, che lascia a casa non il genio di Balotelli ma la sua sregolatezza; e quello di Klinsmann, che convocò Johns, squalificato per quattro giornate per aver calpestato un avversario. Perché Klinsmann capisce benissimo la necessità del 'codice etico’ applicato dal ct azzurro, ma riconosce che "ogni caso è diverso. Vero è che un codice etico è necessario nella società e non solo nello sport".
A Jürgen Klinsmann piace Cesare Prandelli, ed è "contento" che il ct azzurro abbia accettato "di organizzare questa sfida": ma non per questo l'amichevole Italia-Usa, domani sera al Ferraris di Genova, sarà una passeggiata. "Siamo qui per fare un altro passo verso il Mondiale del Brasile - ha detto Klinsmann -, siamo qui per giocare e non per difenderci". A conferma, l'utilizzo di due punte di qualità come Altidore e Buddle, in una formazione fatta principalmente di esperienza.
Klinsmann, l'ex: torna nel suo Ferraris - è lontana l'esperienza della Sampdoria - e parla della sua grande Inter, quando lo chiamavano 'Klinsì: "Non posso giudicare la situazione dei nerazzurri - confessa -, sono tifoso". "Orgoglioso" di allenare gli Stati Uniti, Klinsmann risponde con pacatezza a tutte le domande - anche a quella sul capitano, e bandiera, della Juventus Alessandro Del Piero - senza mai cadere in trappola: "Se chiamerei Del Piero? Il campionato americano è affascinante, è un'esperienza che cresce, un'esperienza forte e che può piacere anche a giocatori a fine carriera e anche no... come Beckham".
L'amichevole dell'Under 21 - Aspettando i "grandi", gli azzurrini hanno pareggiato 1-1 contro la Francia nell'amichevole giocata a Cannes. I transalpini sono andati in vantaggio 29' del primo tempo con Lacazette. Il pari dell'Italia, al 24' della ripresa, l'ha firmato Paloschi.
FOTO: L'album della Serie A - Buffon come Zoff: 112 partite fra i pali della Nazionale - La prima volta non si scorda mai, Balotelli segna e bacia la maglia - La Nazionale dell'era Prandelli - Sulle tracce di Prandelli: la fotostoria del ct azzurro - Zoff, i 70 anni dell'eroe silenzioso del Mundial - La nuova maglia da trasferta degli azzurri - Cassano va fisita agli azzurri
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"Gioca Criscito in difesa, a centrocampo ho deciso per un rombo sperimentale con Pirlo davanti alla difesa e Thiago Motta dietro le due punte, anche se non è proprio il suo ruolo. Davanti giocheranno Matri e Giovinco, sono complementari e possono stare assieme senza problemi, possono fare bene". Cesare Prandelli spiega così le scelte per la sfida di stasera contro gli Usa, nell'amichevole in programma al Ferraris di Genova. Tra i pali giocherà Buffon. La linea difensiva sarà composta da Ogbonna e Barzagli centrali e da Maggio e Criscito terzini, mentre a centrocampo spazio anche a Marchisio e Nocerino.
"Io integralista? Non è vero, dico solo che ci sono delle regole e che vanno rispettate, il padre deve dare regole ai propri figli e quando Balotelli comincerà a comportarsi bene lo
convocherò. Otto giornate di squalifica per un attaccante sono tante. Quindi devi arrivare preparato e arrivare preparato vuol dire essere in grado di accettare anche la provocazione che è un limite di un giocatore mediocre. I grandi calciatori non devono accettare le provocazioni".
"Nella formazione che ho in testa, Balotelli è titolare agli Europei, ora deve dimostrare di avere una continuità di comportamenti, di non accettare provocazioni" le parole pronunciate ieri dal ct azzurro. Per quanto riguarda la partita, Prandelli chiede massima concentrazione: "Anche se è un'amichevole è comunque importante per il rispetto della gente e tutti i giocatori devono sentirsi parte di questo gruppo in vista degli Europei. Dove possiamo arrivare? Dipende anche dall'ambiente". Di sicuro il reparto offensivo è quello da studiare con maggiore attenzione. "Non so cosa può succedere da qui alla fine del campionato, mi auguro che non succeda nulla da un punto di vista degli infortuni ma devo essere preparato e queste partite servono anche a questo. L'attacco è un po' da ricostruire. Io ho detto più volte che voglio aspettare fino all'ultimo Giuseppe Rossi e Antonio Cassano prima di completare la batteria degli attaccanti". "Bonucci? Mi è venuto a parlare, era un po' agitato per la vicenda del calcio scommesse, gli ho detto di stare tranquillo". E a un cronista francese che gli chiedeva di Mexes squalificato per 3 giornate e probabile capitano della Francia domani, ha risposto: "Come mi sarei regolato? Da noi non sarebbe venuto...".
La visita di Cassano - L'allenamento degli azzurri allo stadio Ferraris, a porte aperte per i ragazzi della scuola calcio Sampdoria e per un centinaio di tifosi, è iniziato con un'ovazione per Gigi Buffon, capitano al centro delle polemiche dopo le dichiarazioni post Milan-Juve. Ad assistere alla rifinitura della nazionale di Prandelli anche Antonio Cassano. L'attaccante barese del Milan è ancora fermo dopo l'intervento al cuore, ma non ha voluto far mancare il proprio appoggio al gruppo azzurro. Dopo un breve colloquio con il professor Castellacci, medico della Nazionale, Cassano, in abiti sportivi e con addosso il giaccone della Nazionale, ha raggiunto Cesare Prandelli a bordo campo.
Il ritorno di Jürgen -"Abbiamo il piacere di giocare contro l'Italia, per noi è un'opportunità per vedere dove siamo arrivati come squadra". Così il ct degli Stati Uniti, Jürgen Klinsmann, alla vigilia dell'amichevole contro gli azzurri. "È chiaro che non siamo ancora al livello dell'Italia ma vogliamo dimostrare di essere una squadra vera - ha proseguito l'ex attaccante dell'Inter -. Siamo venuti qui a Genova per giocarcela, tutti i nostri giocatori giocano in Premier League o in Bundesliga".
Due casi paralleli: quello di Prandelli, che lascia a casa non il genio di Balotelli ma la sua sregolatezza; e quello di Klinsmann, che convocò Johns, squalificato per quattro giornate per aver calpestato un avversario. Perché Klinsmann capisce benissimo la necessità del 'codice etico’ applicato dal ct azzurro, ma riconosce che "ogni caso è diverso. Vero è che un codice etico è necessario nella società e non solo nello sport".
A Jürgen Klinsmann piace Cesare Prandelli, ed è "contento" che il ct azzurro abbia accettato "di organizzare questa sfida": ma non per questo l'amichevole Italia-Usa, domani sera al Ferraris di Genova, sarà una passeggiata. "Siamo qui per fare un altro passo verso il Mondiale del Brasile - ha detto Klinsmann -, siamo qui per giocare e non per difenderci". A conferma, l'utilizzo di due punte di qualità come Altidore e Buddle, in una formazione fatta principalmente di esperienza.
Klinsmann, l'ex: torna nel suo Ferraris - è lontana l'esperienza della Sampdoria - e parla della sua grande Inter, quando lo chiamavano 'Klinsì: "Non posso giudicare la situazione dei nerazzurri - confessa -, sono tifoso". "Orgoglioso" di allenare gli Stati Uniti, Klinsmann risponde con pacatezza a tutte le domande - anche a quella sul capitano, e bandiera, della Juventus Alessandro Del Piero - senza mai cadere in trappola: "Se chiamerei Del Piero? Il campionato americano è affascinante, è un'esperienza che cresce, un'esperienza forte e che può piacere anche a giocatori a fine carriera e anche no... come Beckham".
L'amichevole dell'Under 21 - Aspettando i "grandi", gli azzurrini hanno pareggiato 1-1 contro la Francia nell'amichevole giocata a Cannes. I transalpini sono andati in vantaggio 29' del primo tempo con Lacazette. Il pari dell'Italia, al 24' della ripresa, l'ha firmato Paloschi.