Milito difende Ranieri, Gasperini attacca l'Inter
CalcioL'argentino prende le parti dell'allenatore: "Siamo noi a scendere in campo. Noi siamo con lui". L'ex tecnico: "Penso che meritassi di essere sostenuto in modo diverso". Cambiasso gli risponde subito: "Anche lui ha le sue responsabilità". IL VIDEO
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"Penso che meritassi di essere sostenuto in modo diverso": Gian Piero Gasperini torna - in una intervista esclusiva a Sky - sul suo esonero da allenatore dell'Inter. L'ex allenatore nerazzurro non risponde su Moratti: "Mi avvalgo della facoltà di non rispondere. Un allenatore quando non va bene può essere esonerato però troppi alibi, proprio il trionfo degli alibi buttati un po' troppo addosso a me. Potevo non andar bene, potevo non essere magari quello che loro pensavano".
"Quando io sono arrivato all'Inter - sottolinea - non avevo mai conosciuto né Moratti né Branca, la prima volta che ho parlato con loro è quando mi hanno chiamato quindi non è che ci sono arrivato perchè eravamo amici o perchè andavamo a cena insieme. E quindi penso di essere arrivato all'Inter perchè loro avevano creduto, in base a quello che avevo fatto nella mia carriera, che fossi l'allenatore che potesse andare bene per loro".
Cambiasso risponde a Gasperini - Inutile cercare i colpevoli di quest'annata che finora ha regalato ben poche soddisfazioni, Cambiasso si assume le colpe della squadra, ma manda una stoccata anche a Gasperini l'allenatore con cui i nerazzurri avevano iniziato la stagione. "La responsabilità non è solo di una persona, nelle sconfitte come nelle vittorie. Ognuno, come calciatore, deve prendersi le sue responsabilità quando le cose vanno male, così come l'allenatore e i dirigenti e prendersi i propri meriti quando le cose vanno bene – spiega l'ex Real Madrid - Tutto ha una percentuale che, sicuramente, è impossibile decifrare perchè è impossibile capire con una percentuale quanto sia responsabile l'uno o l'altro. Tutti quelli che fanno parte di questa realtà, per tutta la stagione, anche mister Gasperini, hanno la loro responsabilità e devono assumersela, ma senza andare oltre e senza prenderne di meno".
Milito difende Ranieri - "La prima cosa che voglio chiarire è che noi siamo col mister, sappiamo che nelle difficoltà i primi a pagare sono gli allenatori, ma noi siamo quelli che scendiamo in campo e dispiace": Diego Milito, a Inter Channel, fa il punto della situazione non troppo positiva per l'Inter che domenica affronta il Catania di Montella. "Noi - aggiunge - siamo con lui e cercheremo di dare il massimo già da domenica per trovare più sicurezza con una vittoria. Cercheremo di dare il massimo come squadra e altrettanto farò io come singolo, anche per ripagare la fiducia che i tifosi hanno in noi. Fa piacere che la gente sia con noi, è importantissimo".
Il bomber riconosce di non essere soddisfatto della prestazione di Napoli: "Non sono contento, ma, senza cercare alibi, venivo anche da una settimana difficile, in cui ero stato a letto sei giorni per l'influenza, non stavo bene. Comunque cerchiamo sempre di dare il massimo: in qualche partita certo abbiamo anche avuto un po' di sfortuna, come col Novara ad esempio, mentre la gara più brutta che abbiamo fatto è stata con la Roma. Non mi piace questo momento, vorrei sempre essere nella posizione in cui l'Inter è giusto che sia. Non dimentichiamoci che 13 mesi fa eravamo Campioni del Mondo. Lavoriamo per tornare noi stessi".
Commenta le parole di Milito, Gasperini e Cambiasso nel forum dell'Inter
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"Penso che meritassi di essere sostenuto in modo diverso": Gian Piero Gasperini torna - in una intervista esclusiva a Sky - sul suo esonero da allenatore dell'Inter. L'ex allenatore nerazzurro non risponde su Moratti: "Mi avvalgo della facoltà di non rispondere. Un allenatore quando non va bene può essere esonerato però troppi alibi, proprio il trionfo degli alibi buttati un po' troppo addosso a me. Potevo non andar bene, potevo non essere magari quello che loro pensavano".
"Quando io sono arrivato all'Inter - sottolinea - non avevo mai conosciuto né Moratti né Branca, la prima volta che ho parlato con loro è quando mi hanno chiamato quindi non è che ci sono arrivato perchè eravamo amici o perchè andavamo a cena insieme. E quindi penso di essere arrivato all'Inter perchè loro avevano creduto, in base a quello che avevo fatto nella mia carriera, che fossi l'allenatore che potesse andare bene per loro".
Cambiasso risponde a Gasperini - Inutile cercare i colpevoli di quest'annata che finora ha regalato ben poche soddisfazioni, Cambiasso si assume le colpe della squadra, ma manda una stoccata anche a Gasperini l'allenatore con cui i nerazzurri avevano iniziato la stagione. "La responsabilità non è solo di una persona, nelle sconfitte come nelle vittorie. Ognuno, come calciatore, deve prendersi le sue responsabilità quando le cose vanno male, così come l'allenatore e i dirigenti e prendersi i propri meriti quando le cose vanno bene – spiega l'ex Real Madrid - Tutto ha una percentuale che, sicuramente, è impossibile decifrare perchè è impossibile capire con una percentuale quanto sia responsabile l'uno o l'altro. Tutti quelli che fanno parte di questa realtà, per tutta la stagione, anche mister Gasperini, hanno la loro responsabilità e devono assumersela, ma senza andare oltre e senza prenderne di meno".
Milito difende Ranieri - "La prima cosa che voglio chiarire è che noi siamo col mister, sappiamo che nelle difficoltà i primi a pagare sono gli allenatori, ma noi siamo quelli che scendiamo in campo e dispiace": Diego Milito, a Inter Channel, fa il punto della situazione non troppo positiva per l'Inter che domenica affronta il Catania di Montella. "Noi - aggiunge - siamo con lui e cercheremo di dare il massimo già da domenica per trovare più sicurezza con una vittoria. Cercheremo di dare il massimo come squadra e altrettanto farò io come singolo, anche per ripagare la fiducia che i tifosi hanno in noi. Fa piacere che la gente sia con noi, è importantissimo".
Il bomber riconosce di non essere soddisfatto della prestazione di Napoli: "Non sono contento, ma, senza cercare alibi, venivo anche da una settimana difficile, in cui ero stato a letto sei giorni per l'influenza, non stavo bene. Comunque cerchiamo sempre di dare il massimo: in qualche partita certo abbiamo anche avuto un po' di sfortuna, come col Novara ad esempio, mentre la gara più brutta che abbiamo fatto è stata con la Roma. Non mi piace questo momento, vorrei sempre essere nella posizione in cui l'Inter è giusto che sia. Non dimentichiamoci che 13 mesi fa eravamo Campioni del Mondo. Lavoriamo per tornare noi stessi".
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