Il Cagliari torna a sorridere, Pinilla affonda il Cesena 3-0
CalcioUna tripletta del cileno, arrivato a gennaio dal Palermo, decide l'anticipo di mezzogiorno della 28esima giornata. Il ritorno vincente sulla panchina dei sardi dell'ex Ficcadenti spegne forse definitivamente ogni speranza di salvezza degli emiliani
DOSSIER: Errori ed orrori arbitrali in Serie A
FA CUP - paura per Fabrice Muamba
FOTO: L'album della Serie A
Guarda le pagelle
Guarda la cronaca del match
CAGLIARI-CESENA 3-0
14' e 46' pt e 57' rig. Pinilla
La vendetta dell’ex nel giorno del ritorno dell’ex. Il Cagliari ritrova i tre punti proprio nel giorno in cui sulla panchina sarda, dopo quattro mesi, si rivede Massimo Ficcadenti. Il tecnico, che nella passata stagione ha guidato il Cesena, fa andare di traverso il pranzo della 28esima giornata di Serie A ai tifosi emiliani. Il Cagliari passa 3-0 ritrovando un successo che mancava dall'11 febbraio scorso (2-1 al Palermo). Ficcadenti però deve ringraziare e non poco Mauricio Pinilla. Una tripletta del cileno chiude infatti i giochi già all’inizio del secondo tempo.
Una zampata da bomber d’area e due calci di rigore valgono il quinto, il sesto ed il settimo centro stagionale per l’attaccante cileno, arrivato in Sardegna nel mercato gennaio dal Palermo, ma soprattutto una bella boccata d’ossigeno in chiave salvezza per la squadra di Cellino. Grazie a questo successo infatti il Cagliari sale a quota 34, scavalca momentaneamente in un sol colpo Fiorentina, Genoa, Siena e Atalanta, ma soprattutto stacca di ben 9 lunghezze il Lecce terz’ultimo. Il cambio in panchina sembra aver sortito dunque gli esiti sperati da Cellino: il Cagliari è tornato vivo e vincente.
Il Cesena invece vede affievolirsi sempre più le speranze di restare in Serie A. Gli uomini di Beretta non sono mai stati in partita. L’1-2 inflitto da Pinilla nel primo tempo è risultato fatale. Mutu non hai mai trovato il guizzo giusto e Parolo è sembrato in evidente difficoltà nel ruolo di trequartista. I bianconeri sono parsi in totale balia dell’avversario, mostrando tutta la propria fragilità in occasione delle espulsioni di capitan Colucci prima, ammonito due volte per proteste, e Marco Rossi poi. Segni questi, forse, di una squadra che ha smesso di lottare. Quello del Sant’Elia poteva essere forse l’ultimo treno per riaccendere qualche speranza di salvezza. Il pesante ko finale invece sembra spegnare ogni illusione. D’altra parte l’ultimo posto in classifica con 17 punti, a 14 dal Parma quart’ultimo, pesa come un macigno sulle pochissime possibilità di permanenza in Serie A degli emiliani.
FA CUP - paura per Fabrice Muamba
FOTO: L'album della Serie A
Guarda le pagelle
Guarda la cronaca del match
CAGLIARI-CESENA 3-0
14' e 46' pt e 57' rig. Pinilla
La vendetta dell’ex nel giorno del ritorno dell’ex. Il Cagliari ritrova i tre punti proprio nel giorno in cui sulla panchina sarda, dopo quattro mesi, si rivede Massimo Ficcadenti. Il tecnico, che nella passata stagione ha guidato il Cesena, fa andare di traverso il pranzo della 28esima giornata di Serie A ai tifosi emiliani. Il Cagliari passa 3-0 ritrovando un successo che mancava dall'11 febbraio scorso (2-1 al Palermo). Ficcadenti però deve ringraziare e non poco Mauricio Pinilla. Una tripletta del cileno chiude infatti i giochi già all’inizio del secondo tempo.
Una zampata da bomber d’area e due calci di rigore valgono il quinto, il sesto ed il settimo centro stagionale per l’attaccante cileno, arrivato in Sardegna nel mercato gennaio dal Palermo, ma soprattutto una bella boccata d’ossigeno in chiave salvezza per la squadra di Cellino. Grazie a questo successo infatti il Cagliari sale a quota 34, scavalca momentaneamente in un sol colpo Fiorentina, Genoa, Siena e Atalanta, ma soprattutto stacca di ben 9 lunghezze il Lecce terz’ultimo. Il cambio in panchina sembra aver sortito dunque gli esiti sperati da Cellino: il Cagliari è tornato vivo e vincente.
Il Cesena invece vede affievolirsi sempre più le speranze di restare in Serie A. Gli uomini di Beretta non sono mai stati in partita. L’1-2 inflitto da Pinilla nel primo tempo è risultato fatale. Mutu non hai mai trovato il guizzo giusto e Parolo è sembrato in evidente difficoltà nel ruolo di trequartista. I bianconeri sono parsi in totale balia dell’avversario, mostrando tutta la propria fragilità in occasione delle espulsioni di capitan Colucci prima, ammonito due volte per proteste, e Marco Rossi poi. Segni questi, forse, di una squadra che ha smesso di lottare. Quello del Sant’Elia poteva essere forse l’ultimo treno per riaccendere qualche speranza di salvezza. Il pesante ko finale invece sembra spegnare ogni illusione. D’altra parte l’ultimo posto in classifica con 17 punti, a 14 dal Parma quart’ultimo, pesa come un macigno sulle pochissime possibilità di permanenza in Serie A degli emiliani.