Napoli, missione Juve: la gara che vale una stagione
CalcioCavani e compagni si giocano domenica un'importante fetta di possibilità per agguantare il terzo posto in classifica e la qualificazione alla prossima Champions. Prima del viaggio verso Torino, la parola d'ordine è stata "concentrazione" a Castel Volturno
DOSSIER: Errori ed orrori arbitrali in Serie A
FOTO: L'album della Serie A
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Una partita che può valere un intero campionato. Questa è Juventus-Napoli per gli azzurri. Ed i partenopei sono pronti. Domenica sera, allo Juventus Stadium, Cavani e compagni si giocano davvero un'importante fetta di possibilità di agguantare il terzo posto in classifica e la qualificazione per la Champions League del prossimo anno. Ma dall'altro lato del campo ci sarà una squadra che non ha ancora riposto le speranze di raggiungere un traguardo ancor più prestigioso, lo scudetto.
Il Napoli arriva a questa gara in condizioni difficili sul piano psicologico. Il pareggio interno con il Catania, per il modo in cui è maturato, ha lasciato non pochi strascichi. Le dichiarazioni di Edinson Cavani che, a caldo, negli spogliatoi, lanciò accuse seppure generiche ai compagni di non 'volere' la vittoria, la rabbia di Lavezzi dopo la sostituzione, quella di Mazzarri che spacco' la porta del suo spogliatoio: tutti segnali di un malessere diffuso che inevitabilmente si è trascinato ancora per qualche giorno non solo nella mente dei protagonisti, ma più genericamente in tutto l'ambiente.
Il Napoli ha la necessità di reagire e di farlo presto e bene. Edinson Cavani, nella giornata di giovedì, ha detto che è venuto il momento, per la Juventus, di subire la prima sconfitta del campionato. Un modo brusco per caricare l'ambiente e per far sentire ai compagni di squadra la voce del leader che sprona tutti in uno dei momenti piu' delicati dell'intera stagione.
La squadra ha lasciato da parte le parole e si è concentrata sull'allenamento. Nel pomeriggio, a Castel Volturno, Mazzarri ha guidato una seduta molto articolata: dopo un iniziale riscaldamento con il pallone, il tecnico ha diviso la squadra divisa in più gruppi, quindi si è dedicato al lavoro tecnico-tattico, poi ad una partitella a tocchi ridotti con le quattro porte piccole ed infine ad esercitazioni atletiche. In chiusura, applicazione con schemi attacco-difesa tre contro tre. Domani seduta pomeridiana e di seguito partenza per Torino.
Qualche buona notizia per Mazzarri arriva dal settore medico. Christian Maggio è praticamente guarito dal problema muscolare che accusò a Udine e sicuramente potra' essere in campo a Torino. Si tratta di un ritorno importante che consentirà a Mazzarri di riportare Zuniga sulla fascia sinistra, con Dossena in panchina. Non sono attese sorprese. L'allenatore farà quasi sicuramente scendere in campo tutti e undici i suoi 'titolarissimi', i pretoriani di cui si fida ciecamente, compresi i difensori che per la verità, negli ultimi tempi, hanno dato più di una preoccupazione. A tal proposito, l'unico che potrebbe avere una speranza di essere in campo allo Juventus Stadium è l'argentino Fernandez che ha giocato benissimo contro il Catania al centro dell'area di rigore.
Più difficile che Goran Pandev possa partire dal primo minuto di gioco, nonostante le splendide condizioni di forma dimostrate contro il Catania. Per fargli posto, Mazzarri sarebbe costretto a mettere in disparte uno dei tre tenori. E farlo in occasione di una partita cosi' importante e così sentita da tutto l'ambiente sarebbe una mossa troppo ardita e pericolosa in un momento determinante della stagione.
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Più difficile che Goran Pandev possa partire dal primo minuto di gioco, nonostante le splendide condizioni di forma dimostrate contro il Catania. Per fargli posto, Mazzarri sarebbe costretto a mettere in disparte uno dei tre tenori. E farlo in occasione di una partita cosi' importante e così sentita da tutto l'ambiente sarebbe una mossa troppo ardita e pericolosa in un momento determinante della stagione.
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