Capello ricorda Chinaglia: "Giorgione era un amico vero"
CalcioLo stupore del tecnico italiano alla notizia della morte dell'ex centravanti della Lazio e della nazionale italiana: "Mi è rimasto vicino anche dopo che abbiamo smesso di giocare, lo sentivo spesso. Ho perso una persona cara". GUARDA LE FOTO
FOTO: Long John, da bomber della Lazio all'avventura nei Cosmos
"Giorgione mi è rimasto vicino anche dopo che abbiamo smesso di giocare, lo sentivo spesso: per me era un amico vero". Fabio Capello è rimasto di stucco nel ricevere la notizia della morte dell'ex centravanti della Lazio e della nazionale italiana. "Il gol di Wembley che ci diede la prima vittoria in Inghilterra? E' vero, nacque da una sua fuga sulla destra, io misi la palla dentro ma a pensarci adesso non me ne frega proprio niente. Piuttosto il mio ricordo va alle telefonate che mi faceva negli ultimi tempi per intervistarmi, con me si è sempre comportato bene: perdo una persona cara".
Il ricordo del figlio di Valcareggi - "Nonostante i media per tanto tempo abbiano sottolineato lo screzio tra Giorgio Chinaglia e mio padre Ferruccio, quel gesto venne subito sanato con un abbraccio e le scuse". Così Furio Valcareggi, figlio dell'ex ct della Nazionale, ricorda Chinaglia, sottolineando che "era una grande persona, uno innamorato della Lazio". Furio Valcareggi ricorda l'episodio del gestaccio che Chinaglia fece a suo padre in occasione di una sostituzione durante una gara della Nazionale. "Avvenne a Monaco, ai Mondiali del 1974, nella gara contro Haiti. Al momento della sostituzione, con un plateale gesto del braccio mandò a quel paese papà, poi entrò negli spogliatoi e spaccò tutte le bottiglie. Ma quando a fine gara mio padre rientrò negli spogliatoi Chinaglia si avvicinò a lui e lo abbraccio chiedendogli scusa per quel vaffa.... Fu un bel gesto che mio padre apprezzò".
Lazio in lutto - Sul sito ufficiale, il club biancoceleste "si unisce al cordoglio della famiglia Chinaglia per la scomparsa di Giorgio, nato a Carrara il 24 gennaio 1947 e morto oggi negli Stati Uniti". La Lazio ricorda che Chinaglia "fu giocatore del club biancoceleste dal 1969 al 1976 (Campione d'Italia nella stagione 1973-1974) e presidente dal 1983 al 1985.
Addio a Giorgio Chinaglia, commenta nel Forum della Lazio
"Giorgione mi è rimasto vicino anche dopo che abbiamo smesso di giocare, lo sentivo spesso: per me era un amico vero". Fabio Capello è rimasto di stucco nel ricevere la notizia della morte dell'ex centravanti della Lazio e della nazionale italiana. "Il gol di Wembley che ci diede la prima vittoria in Inghilterra? E' vero, nacque da una sua fuga sulla destra, io misi la palla dentro ma a pensarci adesso non me ne frega proprio niente. Piuttosto il mio ricordo va alle telefonate che mi faceva negli ultimi tempi per intervistarmi, con me si è sempre comportato bene: perdo una persona cara".
Il ricordo del figlio di Valcareggi - "Nonostante i media per tanto tempo abbiano sottolineato lo screzio tra Giorgio Chinaglia e mio padre Ferruccio, quel gesto venne subito sanato con un abbraccio e le scuse". Così Furio Valcareggi, figlio dell'ex ct della Nazionale, ricorda Chinaglia, sottolineando che "era una grande persona, uno innamorato della Lazio". Furio Valcareggi ricorda l'episodio del gestaccio che Chinaglia fece a suo padre in occasione di una sostituzione durante una gara della Nazionale. "Avvenne a Monaco, ai Mondiali del 1974, nella gara contro Haiti. Al momento della sostituzione, con un plateale gesto del braccio mandò a quel paese papà, poi entrò negli spogliatoi e spaccò tutte le bottiglie. Ma quando a fine gara mio padre rientrò negli spogliatoi Chinaglia si avvicinò a lui e lo abbraccio chiedendogli scusa per quel vaffa.... Fu un bel gesto che mio padre apprezzò".
Lazio in lutto - Sul sito ufficiale, il club biancoceleste "si unisce al cordoglio della famiglia Chinaglia per la scomparsa di Giorgio, nato a Carrara il 24 gennaio 1947 e morto oggi negli Stati Uniti". La Lazio ricorda che Chinaglia "fu giocatore del club biancoceleste dal 1969 al 1976 (Campione d'Italia nella stagione 1973-1974) e presidente dal 1983 al 1985.
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