Scommesse, gli arresti a Bari: "Sono vittime di Masiello"

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Sarebbero "vittime di Andrea Masiello" i due giovani arrestati a Bari per associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva (Foto Getty)
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Così l'avvocato Frattasi, difensore di Gianni Carella e Fabio Giacobbe, i due giovani in carcere con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva. Il legale del giocatore: "Posizione chiarita". Mercoledì l'interrogatorio. I VIDEO

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Sarebbero vittime delle menzogne di Andrea Masiello, secondo l'avvocato Mario Russo Frattasi i due giovani baresi Gianni Carella e Fabio Giacobbe  in carcere a Bari accusati insieme al calciatore, di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva, che sono stati sottoposti a interrogatorio di garanzia. I due oggi, davanti ai magistrati "hanno chiarito tutto quello che emergeva dall'ordinanza cautelare e hanno sottolineato tutti gli elementi del mendacio rappresentato da Masiello", ha raccontato il difensore ai giornalisti alla fine dell'interrogatorio "e anche nell'ordinanza si evince che è uno che ha detto mille bugie".

Quanto al derby Bari-Lecce sempre secondo quello che riporta il difensore di Giacobbe e Carella: "La combine ipotizzata fra le due società è un'invenzione di Masiello, che lui utilizza per far partecipare Carella all'opera di convincimento verso altri calciatori del Bari, i quali però avrebbero rifiutato".
Carella avrebbe infatti ammesso di aver preso parte al famoso incontro in un hotel dove la squadra del Bari era in ritiro prima della partita. Lì, in una stanza di fronte ad alcuni compagni di squadra e dello stesso Masiello, avrebbe fatto il gesto di mostrare delle banconote che aveva in tasca a dimostrare che erano disponibili delle somme per truccare la partita, mentre lo stesso Masiello presente avrebbe fatto finta di nulla, sempre per avvalorare l'esistenza di un accordo tra le due società.

Il legale di Masiello -  "Masiello si è già recato spontaneamente due volte alla Procura di Bari, oltre che a quella di Cremona, per chiarire un po' la sua posizione, tenuto conto che da tempo, ormai, i giornali parlavano di questa vicenda di calcioscommesse e ha chiarito la sua posizione". Così il legale di Andrea Masiello, Francesco Rotunno, ai microfoni di Sky, parla della posizione del suo assistito arrestato ieri. "Da ultimo, proprio negli ultimi giorni della settimana scorsa, ha depositato anche una memoria integrativa, per chiarire eventuali ulteriori aspetti rimasti poco chiari. Naturalmente, questa misura un po' lo ha sorpreso, perché pensava di aver chiarito un po' di situazioni che potevano riguardarlo. Domani abbiamo l'interrogatorio e cercheremo di dare quelle spiegazioni che servono e che il giudice non ha ritenuto esaustive fino a questo momento".

Osti, ds del Lecce
- "Quello che accade fuori dal campo non deve interessare in questo momento alla squadra, che deve avere la forza di riuscire a lavorare serenamente, come ha fatto sino a questo punto della stagione". E' categorico in merito alla vicenda calcioscommesse il direttore sportivo Carlo Osti che oggi ha fatto visita alla squadra del Lecce che ha ripreso la preparazione questa mattina a Calimera. E' questo l'unico riferimento che Osti ha fatto in merito alla vicenda del calcioscommesse in cui la squadra è coinvolta. "Prima dell'allenamento - ha riferito Osti nel corso di un incontro con i giornalisti - abbiamo avuto un confronto all'interno dello spogliatoio". Alle porte la delicatissima gara con la Roma, crocevia della stagione giallorossa. "Tutti quanti crediamo ancora nella salvezza, che è distante cinque punti, che possono essere tanti, ma possono essere anche pochi: dipenderà da noi".

Il Bari: "Difenderemo la nostra storia" - "Difenderemo la nostra storia e quella del calcio della nostra terra": il Bari Calcio prende posizione sulla vicenda del calcioscommesse con un comunicato sul sito ufficiale del club. "Dopo trentacinque anni di gestione - è scritto - apprezzata dalle istituzioni calcistiche per correttezza e rispetto delle regole, la nostra società subisce l'onta e la mortificazione di comportamenti illeciti ed amorali tenuti da propri calciatori ai quali ha trasmesso sempre sani principi e sentimenti di familiarità". "Pur con profonda amarezza - prosegue la nota - è forte la volontà di difendere la nostra storia e quella del calcio della nostra terra, in ogni contesto e in tutte le sedi istituzionali". Il documento si chiude con un appello all'equilibrio e alla vicinanza a Torrente e squadra. "In questo momento così turbolento ci rivolgiamo al senso di responsabilità di tutte le parti sociali ad ogni livello, affinchè tutti insieme si trovi una comune linea comportamentale ispirata alla difesa dei valori che appartengono alla nostra cultura. Un ulteriore sollecitazione e ringraziamento va alla migliore tifoseria che, pur nella sofferenza del momento, dimostra e dimostrerà sempre attaccamento alla nostra squadra".