"Nereo Rocco" bis, il Cagliari va ancora a Trieste

Calcio
Il Caglieri giocherà una partita "casalinga" ancora a Trieste: lunedì 16 aprile contro il Catania (Foto Getty)
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Il match contro il Catania della 33.a giornata posticipato a lunedì 16 maggio (ore 20.45). Ancora problemi allo stadio Sant'Elia e così, dopo la "fuga" di Pasqua contro l'Inter, i rossoblù giocheranno ancora lontano dalla Sardegna

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Cagliari in "esilio" a Trieste anche per la gara con il Catania. Un colpo a sorpresa arrivato nel primo pomeriggio dal sito ufficiale della società rossoblù: match con i siciliani posticipato a lunedì 16, alle 20.45 (domenica pomeriggio al Nereo Rocco giocherà la Triestina).

Le comunicazioni di rito al Catania e alla Lega erano già state trasmesse. E da entrambi è arrivato il via libera allo spostamento di data e orario. La tifoseria e, forse anche il Comune di Cagliari, si aspettavano il ritorno a casa dopo la "fuga" di Pasqua contro l'Inter. Pomo della discordia sempre le condizioni del Sant'Elia: anche questa mattina gli operai comunali erano al lavoro per sistemare le reti di protezione davanti agli ingressi del settore Distinti, chiuso ormai da gennaio. Interventi che non sono bastati a convincere il presidente rossoblù Massimo Cellino che, evidentemente, chiedeva tempi certi per la chiusura dei cantieri.

Il Comune, dal canto suo, lavori terminati o meno, fa leva sulla agibilità concessa allo stadio per 14 mila posti. Insomma, secondo l'amministrazione Zedda la conclusione degli interventi nel settore distinti non sarebbe determinante per la scelta del terreno di gioco: il Sant'Elia - questo secondo quanto riferito giovedì scorso in conferenza stampa dall'assessore ai Lavori Pubblici Luisa Anna Marras - potrebbe ottenere tranquillamente una nuova deroga che consenta di ovviare al limite minimo di capienza, 20 mila spettatori, indicato dalla Lega.

"La nuova trasferta? Siamo sereni, i lavori al Sant'Elia - conferma l'assessore anche poche ore dopo l'ufficialità del Trieste bis - procedono e stiamo facendo il possibile. Ma non bisogna dimenticare che lo stadio è agibile a prescindere dai distinti". Due posizioni diverse, dunque, quelle di Comune e club rossoblù. E guerra per il campo che continua. E che probabilmente potrebbe proseguire anche per le ultime gare interne del campionato, con il Chievo (gara già anticipata a sabato 28 aprile dalla Lega) e con la Juventus, il 6 maggio.

Il sindaco Massimo Zedda, nei giorni scorsi, leggendo alcuni articoli della Convenzione sull'uso dello stadio, aveva avvertito: "Ci sono già le condizioni per la rescissione". Ma aveva concesso un'apertura sui crediti accumulati negli anni nei confronti della società e soprattutto aveva "offerto" un'area in via San Paolo per la realizzazione del nuovo impianto. Ora l'ennesimo colpo di scena. E trattative, mai decollate, che sembrano davvero una missione impossibile.

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